4750 ARGENTINA:Il costo salato del blocco padronale

20080404 20:02:00 redazione-IT

di Tito Pulsinelli www.selvas.org

E’ stato sospeso il blocco della rete stradale che aveva fatto scomparire molti beni di prima necessità dai negozi di Buenos Aires. Il grande raduno di massa nella Plaza de Mayo per condannare lo sciopero padronale è stato decisivo per la svolta. Gli agro-industriali si sono trovati di fronte alla realtà: la gran parte della società respinge il loro ricatto e sta a fianco del governo di Cristina Fernandez.

La Presidente argentina ha annunciato che la tassa sulle esportazioni agricole sarebbe stata rivista e corretta, facendo una distinzione tra chi possiede un centinaio di ettari e quelli che dispongono di decine di migliaia di ettari di terre. Differenziando tra multinazionali e piccoli proprietari.
Questa mossa ha sbloccato la situazione, e il fronte comune telecomandato dai grandi papaveri dell’agro-business si è sgretolato. E’ così venuta a galla la finalità esclusivamente politica del blocco dei rifornimenti alle grandi città.

Il conto però è salato: sono stati buttati nella spazzatura migliaia di tonnellate di alimenti, con conseguenze negative per i piccoli agro-produttori che hanno già annunciato licenziamenti e necessità di indebitarsi.
Le multinazionali e i grandi latifondisti, invece, ritengono che il prezzo è giusto e che l’intento era nobile. Hanno perso -però- la partita: non sono riusciti a recuperare con la forza quel che avevano perso tre mesi fa con i voti.

L’arma alimentare per creare artificialmente scarsità e carestia è stata neutralizzata dalla società argentina che si è imposta sul corporativismo e l’oltranzismo della destra oligarchica.
E nemmeno l’uso estremista dei mezzi di comunicazione è risultato decisivo per ribaltare un governo ed una politica volta all’interesse nazionale.
"Nei golpes moderni non c’è più bisogno di carri armati -aveva detto Cristina- bastano i generali mediatici…".

No, non bastano! O non sono decisivi. Questo è il monito da non sottovalutare per le oligarchie sudamericane e per la destra continentale convenuta -guarda la coincidenza!- proprio in Argentina e durante il "paro patronal", al lato degli Aznar, dei Fox, del delirante Vargas Llosa e della risacca del neofranchismo colonialista.

Tito Pulsinelli

 

 

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EmiNews 2008

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