4828 VOTO ALL’ESTERO CHIOCCHETTI (PD): OTTIMO IL RISULTATO DEL PARTITO DEMOCRATICO NEL MONDO

20080416 23:22:00 redazione-IT

VOTO ALL’ESTERO CHIOCCHETTI (PD): OTTIMO IL RISULTATO DEL PARTITO DEMOCRATICO NEL MONDO ED ORA SIAMO PRONTI AL DIALOGO

ROMA – Quello del Partito Democratico all’estero è stato un "ottimo risultato" e se avesse ottenuto anche il senatore in Nord America, "dove ha vinto il PdL con circa 200 voti di scarto", il risultato sarebbe stato "eccezionale". È il primo commento di Maurizio Chiocchetti, responsabile del PD per gli Italiani nel Mondo, ai risultati definitivi del voto all’estero per queste politiche 2008. Elezioni che in Italia hanno visto la netta vittoria di Silvio Berlusconi, ma che all’estero hanno registrato un dato "in controtendenza", ha osservato Chiocchetti nel corso di un incontro con i giornalisti al quale hanno preso parte anche Eugenio Marino del coordinamento del PD e Laura Garavini, prima degli eletti alla Camera in Europa.

A fronte degli 8,5 punti percentuali in più conquistati dal Partito delle Libertà rispetto al Pd sul territorio nazionale, ha proseguito il responsabile del PD, all’estero il partito di Veltroni insieme all’Italia dei Valori ha conquistato circa il 5% in più delle preferenze. A ciò si aggiunga che "la differenza a favore di PD" è maggiore alla Camera più che al Senato: il PD diventa perciò "il primo partito grazie alla fascia d’età tra i 18 e i 25 anni", ossia tra i più giovani.
Alla fine il PD, sempre insieme all’IdV, ha ottenuto 9 parlamentari eletti all’estero su 18. Resta il rammarico per il senatore uscente Renato Turano, che, ha evidenziato Chiocchetti, non è stato eletto pur avendo un numero maggiore di preferenze personali rispetto al candidato, poi risultato eletto, del PdL.
Ad ogni modo, ora si guarda avanti. E dopo aver ringraziato coloro che sono stati coinvolti nella campagna elettorale, primi fra tutti i candidati, Maurizio Chiocchetti ha annunciato i prossimi impegni. A livello di partito, consolidando la presenza del PD nel mondo e "riprendendo a tamburo battente per costruire insieme lo Stato all’estero". E a livello parlamentare, aprendo innanzitutto il dialogo con il Maie di Ricardo Merlo e Mirella Giai. Con loro ci sarà presto un incontro per valutare un eventuale "rapporto di collaborazione politica e parlamentare", ma attenzione, ha precisato Chiocchetti: "non ci saranno acquisti e compravendite, perché sono inutili". Quanto al resto del parlamento, "stiamo manifestando una chiara disponibilità al dialogo con la maggioranza di governo" per affrontare insieme i problemi che toccano gli italiani all’estero ed in particolare due questioni giunte all’ordine del giorno della Camera già prima che cadesse il governo Prodi: si tratta della revisione della legge sulla cittadinanza e dell’assegno di solidarietà. Questi "saranno i nostri primi atti parlamentari", ha annunciato Chiocchetti, e "contatteremo il PdL per un’adeguata iniziativa parlamentare". Come a dire: questa volta gli italiani all’estero non saranno decisivi e dunque occorre lavorare insieme, "con forza e serenità" e con la certezza di non esser ora come in passato nell’occhio del ciclone parlamentare, il che però "non vuol dire aver meno peso politico".
Un concetto, quest’ultimo, ribadito anche da Eugenio Marino, per il quale "gli eletti all’estero sono coscienti di quel che valgono", specie quelli del Partito Democratico che, durante la breve ma intensa campagna elettorale in giro per il mondo, hanno potuto toccar con mano "l’entusiasmo" dei connazionali.
Anche Marino, come Chiocchetti, ha voluto dare uno sguardo ai dati, e sottolineando la "tendenza negativa" del PdL rispetto ai dati nazionali, ha poi puntato l’attenzione sui Paesi a più alta concentrazione di italiani all’estero, dove pure "le organizzazioni partitiche sono più organizzate". Tra questi, ha spiegato, si registra uno scarto a favore del PD in Belgio (+15%), Francia (+15), Svizzera (+17), Brasile (+8) e Australia (+21), mentre lo scarto a favore del PdL è evidente in Germania, Gran Bretagna, Venzuela e Argentina, dove si arriva ad un +50%.
L’Argentina, appunto. E qui Maurizio Chiocchetti si è voluto togliere "alcuni sassolini dalle scarpe", tirando in ballo ancora una volta i dati. Se, infatti, ha spiegato ai giornalisti, in Nord America, Europa e Africa-Asia-Oceania i risultati delle politiche hanno rispecchiato, se pur con alcune differenze, l’andamento del voto di due anni fa, diverso è il caso del Sud America, dove il PdL ha visto quasi raddoppiare i voti a proprio favore con una "impennata sorprendente in Argentina e Venezuela". Eppure, ha ricordato Marino, persino "L’Italiano", che al PdL è legato, prima del voto aveva parlato di "medaglia di cartone" per il PdL in Sud America. Chiocchetti aveva allertato: "conteremo per bene il voto in Sud America" ed ora, ha aggiunto, "la Procura della Repubblica ha aperto un’indagine". Il riferimento a quanto emerso nei giorni scorsi non è neanche troppo velato, ma il responsabile del PD ha assicurato: "non faremo alcun ricorso", poiché "abbiamo segnalato a chi di dovere eventuali anomalie", né tanto meno "intendiamo mettere in discussione il voto all’estero". Dunque, semplicemente, si aspetta l’esito delle indagini.
Intanto i nuovi parlamentari "esteri" guardano ai prossimi impegni. E tra loro Laura Garavini, prima degli eletti in Europa con 25.070 preferenze – "un voto per ogni chilometro percorso in queste settimane", scherza con i giornalisti -, che porta una ventata di freschezza – giovane e donna – tra i 18 parlamentari che a Roma rappresenteranno i connazionali all’estero. Ad esclusione di Mirella Giai, gli altri sono infatti tutti uomini e non tutti giovanotti.
L’onorevole Garavini ci tiene però a sottolineare che la sua è stata una candidatura premiata non soltanto per il "dato anagrafico e di genere", bensì per il "lavoro continuativo svolto negli anni a favore degli italiani all’estero". E questo, ha aggiunto, dovrà essere anche il futuro messaggio del PD: "continuare a puntare sul rinnovamento, su persone normali, ma impegnate per l’ammodernamento del Paese".
Quanto al suo lavoro e a quello dei colleghi eletti, "il risultato nazionale ci ha rattristato, ma", ha aggiunto Laura Garavini, "resta tanto da fare, anche all’estero", sapendo di poter contare "su tanti connazionali entusiasti che ci spronano". A tutti loro, a coloro che hanno espresso la fiducia ed il sostegno ai candidati del PD, Laura Garavini ha rivolto il ringraziamento suo e degli altri parlamentari. "Io ci sarò. Sarò sul territorio", ha concluso, "là dove la gente chiede il mio impegno".

(raffaella aronicaaise)

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Il Pd analizza i risultati della consultazione elettorale nella circoscrizione Estero

Chiocchetti (responsabile del Pd per gli italiani all’estero): “Un dato ottimo, in controtendenza con il panorama nazionale”. Marino (coordinamento Pd per l’estero): “Una scelta consapevole, in continuità con i risultati emersi nel 2006”

ROMA – “E’ importante sottolineare da subito la controtendenza che emerge dai dati relativi allo scrutinio dei voti dei connazionali residenti all’estero rispetto al risultato che abbiamo registrato sul territorio nazionale”. Commenta così Maurizio Chiocchetti, responsabile del Partito democratico per gli italiani all’estero, l’esito delle elezioni politiche per la circoscrizione Estero in una conferenza stampa convocata oggi pomeriggio nella sede del Pd di via Nazionale a Roma.

Un risultato che assegna nove parlamentari su 18 al Pd (di essi un deputato è in quota Idv), 7 al Pdl e 2 al Movimento Associativo Italiani all’Estero in Sud America, e che è definito dal responsabile “ottimo, eccezionale se fossimo riusciti ad aggiudicarci anche un senatore nella ripartizione America settentrionale e centrale”. Renato Turano infatti, senatore uscente del Pd, e ricandidato in questa tornata elettorale, cede il seggio a Basilio Giordano del Popolo della Libertà, grazie alla maggioranza relativa conquistata da quest’ultima formazione politica in Nord America (il 45,12% contro il 43,88% del Pd).

“Il Pd è il primo partito alla Camera scelto dai connazionali all’estero – prosegue Chiocchetti – a dimostrare la condivisione del nostro progetto politico specie da parte delle fasce di età più giovani degli italiani nel mondo”.

Mentre il responsabile del Pd per l’estero dice di aspettarsi ora una chiamata analoga a quella che Veltroni ha fatto a Berlusconi a seguito della sua vittoria elettorale da parte del Pdl, tra gli impegni che si prospettano nell’immediato futuro, c’è l’incontro con il Movimento Associativo Italiani all’Estero, “per stabilire un rapporto di collaborazione politica e parlamentare – spiega Chiocchetti – sui temi che riguardano più da vicino i connazionali emigrati”. Un dialogo che non sembra difficile, dal momento che Mirella Giai, capolista del Movimento al Senato e neoeletta, faceva parte del movimento costituente del Pd.

Revisione delle legge sui termini per l’acquisizione della cittadinanza italiana e assegno di solidarietà le priorità che il Pd si impegna a promuovere nelle linee di lavoro del nuovo Parlamento italiano. “Discuteremo con il Pdl sulla possibilità di portare a termine sin da subito – aggiunge Chiocchetti – gli impegni assunti in questo senso nella passata legislatura”.

Per Eugenio Marino, del coordinamento Pd per gli italiani all’estero, il dato elettorale “conferma come i connazionali siano coscienti e consapevoli del contesto politico italiano e abbiano scelto – prosegue – in continuità con il parere espresso nel 2006”.

“Il dato favorevole al Pd nella circoscrizione Estero – egli aggiunge – ci conferma l’entusiasmo registrato nel corso dei nostri incontri elettorali, dove gli italiani all’estero ci hanno sostenuto in un processo di semplificazione politica estremamente condiviso perché già largamente compiuto nei Paesi di residenza delle collettività”.

Marino sottolinea, inoltre, come l’adesione al Pd sia cresciuta in tutti i Paesi di più antica e diffusa emigrazione: “del 15% in più rispetto ai dati del 2006 in Belgio per la Camera, in Francia del 7% in più alla Camera e del 15% in più al Senato, in Olanda del 16%, in Svizzera del 17% e in Uruguay del 2% per entrambi i rami del Parlamento rispetto ai voti ottenuti nel 2006”.

“Dove la presenza italiana è più alta – ha concluso Marino – e dove la struttura dei partiti e ben radicata sul territorio, il Pd è risultato vincente rispetto al Pdl”. L’impegno per il prossimo futuro è quello di proseguire in una discussione sullo statuto della nuova formazione politica capace di coinvolgere i connazionali all’estero.

Una grande soddisfazione per la neo eletta Laura Garavini, capolista alla Camera per la ripartizione Europa, presente in conferenza stampa. “C’è ancora un grande deficit di informazione tra i nostri connazionali all’estero che va colmato – ha detto Garavini – e nonostante l’iniziale frustrazione per la crisi del governo Prodi, la mia elezione riflette la condivisione dell’obiettivo di semplificazione e rinnovamento che il Pd si è posto”. Non solo, dunque, la preferenza accordata ad una giovane donna all’estero, per la voglia di rinnovamento che essa rappresenta, ma anche il frutto di una scelta mirata “a chi, come me – sottolinea Laura Garavini – da circa 20 anni vive all’estero e si impegna a mantenere la propria presenza su quella realtà territoriale”.

L’analisi coinvolge poi i dati del Pdl, valutati per la singole ripartizioni. E’ Chiocchetti a sottolineare un’anomalia nel numero di adesioni a quest’ultimo nell’America Meridionale: “mentre in America Settentrionale e Centrale, rispetto al 2006, – fa notare il responsabile per l’estero del Pd – il Pdl perde 3000 voti circa, in Europa ne acquista 4000 circa, in Oceania ne perde circa 5000, non può non saltare agli occhi il dato dell’America Meridionale, dove oggi vengono registrati circa 98.000 voti al Senato, rispetto ai 58.000 calcolati della analoga coalizione che due anni fa appoggiava allora la candidatura di Berlusconi”. Un dato che anche Marino giudica “un’impennata sorprendente”. (Viviana Pansa – Inform)

 

 

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EmiNews 2008

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