4838 IMMIGRAZIONE, TRATTA:Aumentano le nazionalità, ma le più sfruttate sono sempre le nigeriane

20080419 14:34:00 redazione-IT

Il fenomeno visto dalle Unità di strada: lunedì a Torino seminario con esperienze di chi opera in prima linea. Con l’ingresso della Romania e della Bulgaria nell’Ue, calano le denunce. I dati del Piam e del Gruppo Abele

TORINO – Aumentano le nazionalità di provenienza delle donne vittime di sfruttamento sessuale. Con l’ingresso della Romania e della Bulgaria nell’Ue, calano le denunce da parte delle donne romene. Sono queste alcune tendenze che saranno oggetto di riflessione nel corso del seminario che si terrà lunedì prossimo, 21 aprile, a Torino (9.30-13, presso la Fabbrica delle “E”). L’appuntamento sarà occasione per riflettere anche sul ruolo degli sfruttatori e sulle richieste dei clienti.

Tra le associazioni che presenzieranno al seminario, Piam (Progetto Integrazione Accoglienza Migranti, operante tra le province di Asti, Alessandria, Torino e Cuneo), Tampep (Transnational aids/std prevention among migrant prostitutes in Europe project) e l’Unità di Strada del Progetto Prostituzione e Tratta del Gruppo Abele presenteranno nel corso della mattinata alcuni dati utili per comprendere ed analizzare il fenomeno della prostituzione nella Regione Piemonte. Non mancheranno i contributi di realtà operanti in tutta Italia, tra cui il Mit (Movimento identità transessuale) di Bologna e il Comune di Venezia (Free Woman Project).

L’associazione Tampep, da anni operante sul territorio di Torino e Provincia, ha valutato la condizione delle persone vittime di sfruttamento sessuale come "grave e preoccupante". E’ stato infatti costante negli anni – secondo i responsabili dell’associazione – “l’arrivo di ragazze nuove, giovanissime, in fuga da situazioni di povertà e sofferenza, con grandi aspettative di vita e benessere”.

“Il fenomeno della prostituzione – continuano – ha subito in questi anni alcuni mutamenti sia rispetto alla provenienza delle vittime, sia rispetto ai luoghi in cui viene esercitata la prostituzione. La maggior parte delle vittime della tratta e della prostituzione forzata provengono dall’Africa, soprattutto Nigeria (nel 2007 sono stati 443 i contatti dell’Unità di Strada Tampep con persone provenienti dalla Nigeria), e dai Paesi dell’Europa orientale (214 contatti), ma negli ultimi anni si è notato un aumento, rispetto agli anni scorsi, di persone che provengono dai Paesi Sud Americani e dall’Asia (in particolare Cina e Thailandia)”.

Rispetto ai luoghi, Tampep sottolinea come lo sfruttamento non avvenga più solo sulla strada, ma anche "indoor", all’interno di locali notturni e di appartamenti.

I dati dell’Unità di Strada del Piam su un campione di 96 donne rispetto alle oltre 2000 contattate nel 2007 confermano le osservazioni di Tampep: più del 40% delle persone contattate è di provenienza nigeriana, il 24% delle donne proviene dalla Romania, mentre poco meno del 20% è di origine albanese.

L’età prevalente delle donne incontrate dal Piam è compresa tra i 18 e i 30 anni (78%) e il 4% è composto da minorenni.

Da parte sua, l’Unità di Strada del Gruppo Abele, operativa dal mese di maggio 2007, ha contattato, nei primi otto mesi di attività 846 persone, con una media di 2/3 uscite settimanali in strada. I gruppi più numerosi sono risultati quelli delle nigeriane (548 contatti), romene 136 (contatti), albanesi 78 (contatti). Tra le altre nazionalità emerge la presenza di donne provenienti dall’Ucraina, dalla Bulgaria, dall’Italia, dal Marocco e dalla Cina. In percentuale minore sono presenti donne provenienti dalla Russia, dalla Moldavia, dall’Ungheria, dalla Polonia, dalla Lituania, dalla Tunisia, dall’Egitto, dal Brasile.

Dati più dettagliati sia sul Piemonte che sulla situazione monitorata attraverso altre Unità di Strada operanti in Italia verranno comunicate durante la mattinata di seminario.

http://www.redattoresociale.it/

 

 

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EmiNews 2008

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