4888 Sono oltre 73 mila gli studenti latinoamericani in Italia

20080430 14:58:00 redazione-IT

I dati Caritas-Migrantes su minori, inserimento scolastico e universitario. Dei 15 mila bimbi latinoamericani nati in Italia tra il 2000 e il 2006, un terzo è rappresentato da bimbi ecuadoriani, un altro terzo da quelli peruviani

CAPODARCO DI FERMO – La presenza dei latinoamericani in Italia si caratterizza anche per una significativa quota di minori, per lo più ricongiunti nel corso degli anni e in misura minore arrivati al seguito della famiglia. In termini numerici, tuttavia, una parte sempre più importante è quella costituita dai minori latinoamericani nati direttamente in Italia.

Lo si evidenzia dai dati presentati a Buenos Aires dai redattori del Dossier Caritas-Migrantes.

A partire dall’anno 2000 fino al 2006 i nuovi nati stranieri in Italia sono stati secondo le stime dell’Istat circa 280 mila, di cui latinoamericani quasi 15 mila (stima del “Dossier”). In questo arco di anni, infatti, le nascite di bimbi latinoamericani sono passate dalle 1.125 del 2000 alle oltre 3.300 del 2006, registrando una crescente incidenza sulle nuove nascite avvenute in Italia, ormai superiore al 5%. Dei 15 mila bimbi latinoamericani nati in Italia tra il 2000 e il 2006 un terzo esatto è rappresentato da bimbi ecuadoriani, un altro terzo da quelli peruviani; il restante terzo riguarda tutti i rimanenti paesi latinoamericani, guidati da Repubblica Dominicana, Brasile, Colombia ed El Salvador a una quota inferiore compresa tra i mille e i cinquecento neonati.

Come rilevano le ultime note statistiche dell’Istat dell’ottobre 2007, in termini generali la natalità delle donne immigrate, pur generalmente inferiore rispetto a quella registrata nel paese di origine, sta contribuendo in Italia ad alzare il tasso di natalità medio della popolazione. Grazie, infatti, ad una media di 2,41 minori ogni donna straniera presente in Italia, in termini onnicomprensivi di tutta la popolazione presente in Italia, si è passati dagli 1,19 figli del 1995 a 1,32 del 2005. Le donne sudamericane si collocano al di sotto della media delle donne straniere, che viene tenuta alta soprattutto dalle donne del Nord Africa (più di 4 figli) e asiatiche (intorno a 3 figli si collocano le donne di Bangladesh, India Pakistan e Cina) e nello stesso tempo molto al di sopra della media delle donne presenti in Italia: si va dalla media di 1,58 bimbi per ogni donna brasiliana a 1,72 delle donne ecuadoriane o al 2,03 di quelle peruviane.

In termini generali, l’incidenza dei minori latinoamericani è pari ad un quarto del totale dei soggiornanti (24,3%). I dati sui minori disaggregati per paesi di provenienza non sono attualmente disponibili tuttavia è possibile predisporre una stima verosimile partendo dal dato complessivo dei minori stranieri presenti in Italia, pari nel 2006 a 665.625, secondo le ultime pubblicazioni dell’Istat.

La stima proposta parte dall’ipotesi che esista una corrispondenza percentuale abbastanza omogenea tra iscritti a scuola e totale dei minori: partendo da questo assunto si è ritenuto di poter applicare l’incidenza degli alunni latinoamericani, pari all’11% e abbastanza superiore al 9% dell’incidenza dei soggiornanti, al totale dei minori stranieri in maniera da riuscire a ripartire il valore assoluto pari a 73.200. A quest’ultimo, quindi, si è applicata la percentuale della distribuzione territoriale dei latinoamericani iscritti nelle scuole italiane.

I capoluoghi di Lombardia, Lazio, Liguria e Piemonte insieme accolgono da soli la metà della presenza complessiva di minori latinoamericani. Andando più nello specifico, uno su 4 vive a Milano, uno su 10 a Roma e Genova e uno su 20 a Torino. I due terzi dei minori latinoamericani vivono nel Nord Ovest: 28 mila in Lombardia, 8 mila in Liguria e quasi 7 mila in Piemonte. Anche il Lazio raggiunge le 8 mila presenze di minori latinoamericani, seguito a quota 4 mila da Veneto, Emilia Romagna e Toscana.

La distribuzione degli alunni nei vari gradi del sistema scolastico porta in evidenza il gran numero di iscritti nelle scuole di secondo grado, cioè quelle frequentate da allievi con una età più matura (29,8% vs il 20,1% relativo al totale degli alunni stranieri).

Questo sbilanciamento degli iscritti a scuola verso le età più mature trova una parziale conferma nel grande protagonismo degli studenti universitari latinoamericani: nell’anno accademico 2005/2006 erano infatti 2.828 gli studenti universitari latinoamericani su un totale di 41.589 stranieri iscritti nelle Università italiane, con una incidenza sul totale pari al 6,8%. Gli atenei di Roma (28,4%) e di Milano (19,3%) soddisfano almeno la metà delle iscrizioni universitarie da parte di studenti latinoamericani. A questi fanno seguito poi gli atenei delle grandi città settentrionali dove è maggiore la presenza di latinoamericani come Torino, Genova e Bologna, a conferma che gli studenti universitari latinoamericani non sono tanto giovani che partono dal proprio paese per venirsi espressamente a formare in Italia, quanto piuttosto membri di famiglie da tanti anni residenti in Italia. Le facoltà preferite sono senz’altro le più prestigiose e quelle che possono garantire le maggiori possibilità di ascesa sociale, come Medicina (20,5%) e Ingegneria (13,5%).

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EmiNews 2008

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