4885 Latinoamericani in Italia: stimati quasi 302 mila soggiornanti

20080430 14:50:00 redazione-IT

La presenza ufficiale parla però di 217 mila persone, pari al 9% della presenza straniera. I permessi di soggiorno rilasciati nel corso del 2006 sono stati 18.551. A guidare la graduatoria delle provenienze sono Perù, Ecuador e Brasile

CAPODARCO DI FERMO – Ancora spunti dal convegno promosso dal Dossier statistico sull’immigrazione Caritas-Migrantes a Buenos Aires. Nella capitale argentina infatti si sta svolgendo un interessante meeting che ha lo scopo di confrontarsi sul particolare fenomeno che ha portato, nel corso dei decenni, migliaia di italiani a trasferirsi in America latina e altrettanti latino-americani ad arrivare nel nostro Paese. E dopo aver visto il fenomeno dalla parte degli italiani, è la volta di analizzare la presenza e l"evoluzione dei flussi migratori verso il Belpaese. A parlarne saranno Alessandra Ciurlo e Antonio Ricci, redattori del Dossier Caritas-Migrantes.

Storia. La presenza dei latinoamericani in Italia risale agli anni ’70, quando la recessione economica mondiale frenò le speranze di sviluppo, di modernizzazione e di industrializzazione del subcontinente americano, acuendone i forti problemi politici e socio-economici. Tutto il ‘Cono sud’ dell’area precipitò in una serie di colpi di stato e dittature militari, che non ebbero alcun riguardo nel violare i diritti umani. Tali avvenimenti furono accompagnati da migrazioni verso l’Europa, per lo più di studenti, intellettuali e soggetti altamente qualificati, per sottrarsi alle persecuzioni politiche. I flussi erano composti anche da discendenti di emigranti, diretti nei paesi dei loro avi e in molti casi intenzionati a recuperare la cittadinanza europea. In Italia arrivarono, così, gruppi consistenti di cileni e poi successivamente di argentini e uruguayani, attirati anche dalla disponibilità all’accoglienza dimostrata dalla società nei loro confronti. Fino agli anni ’90 comunque, nelle migrazioni latinoamericane prevalsero i flussi verso gli Stati Uniti, sulla base della vicinanza geografica e degli stretti vincoli e dipendenze economiche e commerciali. Da quel momento in poi si verificò un’intensificazione del fenomeno insieme alla diversificazione dei paesi di origine e di destinazione e si registrò anche un forte aumento dei flussi verso l’Europa.

Tra le cause complesse ed articolate dei flussi, si possono annoverare fattori strutturali, congiunturali e contingenti di vario ordine in America Latina. Inoltre, ha operato il forte richiamo di manodopera, in maggioranza non qualificata, da parte di alcuni paesi occidentali, così come la creazione e il consolidamento di reti informali familiari ed amicali. Si deve anche tenere conto dei legami storici pregressi tra le due aree, sia quelli di origine coloniale, sia quelli attivati dalle migrazioni europee dell’ottocento e del novecento.

Ingressi. I dati più aggiornati sui soggiornanti, relativi al 1° gennaio 2007, permettono di ricostruire un quadro generale della presenza delle collettività latinoamericane in Italia quanto mai ricco di specificità, a testimonianza di una pressione migratoria che dura nel tempo ma che comunque ha assunto un carattere secondario rispetto ai flussi dall’Europa Centro Orientale. I permessi di soggiorno a beneficio di cittadini latinoamericani rilasciati per nuovi ingressi nel corso del 2006 e ancora in vigore alla fine dell’anno, sono stati 18.551, pari a circa un nuovo rilascio ogni dieci stranieri.

Le tendenze registrate nel corso dell’ultimo anno vanno a consolidare un quadro complessivo abbastanza omogeneo, con una presenza ufficiale di latinoamericani in Italia di 217 mila persone, pari al 9% della presenza straniera complessiva. Questo dato, tuttavia, risulta parzialmente sottostimato poiché non può registrare la quota dei minori infraquattordicenni a carico dei genitori e soffre di una serie di ritardi nella registrazione delle pratiche di rinnovo. Perciò, secondo i noti criteri di stima elaborati nel "Dossier Statistico Immigrazione 2007 Caritas e Migrantes” la presenza complessiva regolare dei latinoamericani è stata rivalutata a 301.719 soggiornanti.

A guidare la graduatoria delle provenienze, secondo le stime del “Dossier Caritas/Migrantes” sono il Perù (primo paese dell’America Latina, ma 13° in graduatoria generale, con 72 mila soggiornanti, minori inclusi), seguito da Ecuador (16°, 70 mila presenze) e Brasile (21°, 45 mila). Seguono, quindi: tra le 15-20 mila presenze Repubblica Dominicana (33°, 22 mila), Colombia (34°, 21 mila), Cuba (35°, 18 mila), Argentina (36°, 16 mila); tra le 4-7 mila presenze Bolivia (50°, 7 mila), Venezuela (53°, 6,2 mila), El Salvador (55°, 6,1 mila), Messico (58°, 5,7 mila), Cile (67°, 4,4 mila); sotto le 2 mila presenze Uruguay (85°, 2 mila), Paraguay (98°, 1,2 mila) e via via a decrescere tutti gli altri paesi.

I motivi di ingresso relativi al totale degli immigrati in Italia sono fortemente caratterizzati da una intenzione di inserimento stabile: nel 39,5% dei casi si tratta di ricongiungimenti familiari e nel 38,0% di ingressi per motivi di lavoro. Assumono un carattere semi-stabile le rimanenti tipologie di ingresso, tra cui spicca il rilevante numero di nuovi ingressi per motivi di studio. Per quanto riguarda lo specifico caso dei latinoamericani, i motivi di ingresso hanno confermato nel corso del 2006 una forte polarizzazione verso i ricongiungimenti familiari, con una media del 57,1% e punte del 77,8% e dell’85,4% degli ingressi rispettivamente per Ecuador e Repubblica Dominicana.

Considerati a parte i motivi di studio, perfettamente allineati alla media nazionale cioè pari all’8,7%, sono tutte le rimanenti tipologie di soggiorno a raccogliere insieme il 23,8%, raggiungendo anche il 35,4% e il 44,0% nel caso di Argentina e Brasile (contro una media nazionale molto contenuta, pari al 13,9%). Interessante notare che nella diversificazione delle tipologie uno spazio importante viene ricoperto anche dai motivi religiosi e dai permessi per adozione, questi ultimi in gran parte a favore di bambini provenienti da Brasile e Colombia.

Nel corso del 2006 il 59,6% degli ingressi di latinoamericani ha riguardato donne, soprattutto brasiliane (3.500) e peruviane (1.500), con punte eccezionali sopra la media per le donne della Repubblica Dominicana (63,7%) e al di sotto per quelle dell’Ecuador (49,5%). Per i latinoamericani, inoltre, si può parlare a maggior diritto di una presenza giovane se si considera che i due terzi dei nuovi arrivati hanno una età compresa tra i 18 e i 40 anni, tuttavia per quanto riguarda i minori, il dato è incompleto perché agli infraquattordicenni non viene rilasciato un permesso di soggiorno individuale. Un terzo dei nuovi rilasci ha riguardato circa 6 mila brasiliani, seguiti da peruviani (meno di 3 mila) ed ecuadoriani (circa 2 mila) e attorno a mille nuovi soggiornanti da Colombia, Argentina e Repubblica Dominicana.

www.redattoresociale.it

 

 

4885-latinoamericani-in-italia-stimati-quasi-302-mila-soggiornanti

5631

EmiNews 2008

Views: 11

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.