4872 Crisi alimentare: Narducci (PD) "Fondamentale recuperare uno spazio etico supportato dal diritto"

20080428 12:23:00 redazione-IT

Crisi alimentare: Narducci (PD) "Fondamentale recuperare uno spazio etico supportato dal diritto affinchè non prevalga la speculazione che va sempre a discapito dei più deboli"

"All’art. 25 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo del 1948 compare per la prima volta, a livello internazionale, il riconoscimento del diritto all’alimentazione – osserva Franco Narducci Deputato del PD e eletto nel collegio Estero – Europa – tale diritto è stato ripreso più volte non ultimo nel Vertice del Millennio dove i Capi di Stato e di Governo hanno delineato degli obiettivi da raggiungere entro il 2015 tra cui l’eliminazione della fame nel mondo".

"Credo però – ha proseguito Narducci – che le cose non stiano andando per il verso giusto visto che è in atto una crisi alimentare mondiale dovuta anche ad una inflazione altissima del costo dei prodotti agroalimentari, che ha raggiunto il 56% quest’anno in alcuni Paesi poveri, ed alla concentrazione della produzione alimentare esportabile in pochi Paesi causando la migrazione dei ceti agricoli dei PVS dalle campagne verso zone urbane con inevitabile ripercussioni, dato che si calcola che l’80% del salario è speso per l’alimentazione".

" Di fronte a questo scenario – ha osservato l’on. Franco Narducci – è necessario riaffermare con forza che la sicurezza alimentare rappresenta un diritto umano fondamentale, di terza generazione, in stretta realazione con il principio dello sviluppo sostenibile e che esso non è un diritto isolato ma costituisce parte e complemento di altri diritti indispensabili per la realizzazione della piena dimensione umana". "Quindi – prosegue Narducci – bisogna che i governi, in un quadro di governance globale, mutino il loro atteggiamento nei confronti delle vittime della fame facendo fede agli impegni presi e accogliendo l’imperativo di giustizia attraverso mezzi concreti che lo realizzino tra cui anche un Fondo mondiale contro la fame trovando risorse addizionali in modo da non erodere altri programmi di sostegno alla povertà ed allo sviluppo".

"Il Fondo Monetraio Internazionale, l’Organizzazione Mondiale del Commercio e le multinazionali devono assumersi le proprie responsabilità nei confronti del rispetto del diritto all’alimentazione astenendosi dal promuovere politiche e progetti che hanno un impatto negativo su tale diritto – ha continuato Narducci – evitando di incoraggiare la sostituzione di coltivazioni ad uso locale con coltivazioni commerciali destinate all’esportazione".

"Fondamentale è recuperare uno spazio etico supportato dal diritto affinchè non prevalga la speculazione che va sempre a discapito dei più deboli – ha concluso Franco Narducci – pertanto sarebbe opportuno promuovere un sistema politico globale che sappia governare le turbolenze e nella fattispecie quella agroalimentare organizzando un mercato che sappia venire incontro alle esigenze dei più deboli che non assume l’aspetto della carità ma di un diritto fondamentale riconosciuto come quello alla sicurezza alimentare".

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EmiNews 2008

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