4978 IMMIGRAZIONE: Frontex riprende i pattugliamenti del Canale di Sicilia

20080516 20:42:00 redazione-IT

Partecipano Italia, Francia, Germania e Malta. Durerà sei mesi. Migranti e rifugiati saranno respinti in Libia. Intanto dimezzano le richieste d’asilo politico negli Stati membri dell’Ue

ROMA – E’ partita in questi giorni nelle acque del Canale di Sicilia la missione europea di pattugliamento anti-immigrazione Nautilus III. Durerà sei mesi, partecipano Malta, Italia, Francia e Germania. L"annuncio arriva da Varsavia, dove ha sede l’agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne Frontex. La missione sarebbe dovuta partire già dallo scorso 22 aprile 2008, ma gli Stati partecipanti non riuscivano a trovare un accordo su chi dovesse prendersi carico dei migranti salvati nelle acque di ricerca e soccorso (Sar) di competenza libica.

Alla fine l’accordo è stato trovato. Un comunicato dell’agenzia informa: "i migranti salvati nelle acque di ricerca e soccorso libiche saranno portati in Libia”. Peccato che secondo l’Acnur dalla Libia arrivino non solo migranti ma anche rifugiati.

La Libia non ha mai firmato la Convenzione di Ginevra dell’Onu sui rifugiati ed è accusata da Amnesty International, Human Rights Watch e Fortress Europe di gravi violazioni dei diritti dei migranti e rifugiati arrestati e deportati dal Paese in condizioni inumane e degradanti. Il diritto marittimo internazionale, in caso di soccorso in mare, impone di portare “nel più vicino porto sicuro” i naufraghi, in base alle convenzioni Sar e Solas. Nautilus III rispetterà queste norme, dal momento che i migranti intercettati nelle acque Sar italiane e maltesi saranno portati a Lampedusa e Malta. Non saranno invece rispettate la Carta europea dei diritti umani, che vieta le deportazioni collettive, la Convenzione internazionale contro la tortura, che vieta la riammissione in un Paese terzo di un cittadino che vi rischi la tortura, e la Convenzione dell’Onu sui rifugiati, che vieta il rimpatrio di rifugiati. Sui rischi del respingimento dei rifugiati si è espresso anche Christopher Hein, direttore del Cir, che ha dichiarato: “’Immigrati e richiedenti asilo sbarcano insieme. Così si rischia di respingere tutti”. E le critiche arrivano anche dall’“European Council on Refugees and Exiled” (Ecre): “Frontex deve dimostrare esplicitamente in che modo le proprie attività rispettino gli obblighi di non respingimento dei rifugiati a cui sono sottoposti gli Stati membri”.

Forse anche le missioni di Frontex contribuiscono alla diminuzione delle richieste d’asilo politico in Europa. Il calo è drastico. Lo sostiene una ricerca Eurostat: 192.000 domande d’asilo nei 27 dell’Ue nel 2006, contro le 670.000 domande nel 1992 nei soli 15 Stati membri di allora. Le richieste sono dimezzate negli ultimi 5 anni, nel 2006 il calo è stato del 15%. Tutto questo mentre i rifugiati nel mondo sono aumentati del 14% secondo l’“Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati” (Acnur). Ma i dati dell’asilo in Europa sono in realtà molto differenziati a livello geografico. Diminuiscono negli Stati centrali e aumentano lungo le frontiere. Più 116% in Grecia nel 2006, più 262% a Malta e addirittura più 378% a Cipro. Segno che in Europa è sempre più difficile arrivare. Grazie a Frontex, ma anche ai respingimenti alla frontiera di potenziali rifugiati fatti sulla base degli accordi di riammissione, come i rifugiati afgani rinviati in Grecia dai porti dell’Adriatico e dalla Grecia rispediti in Turchia. Dall’altra ci sono le missioni di Frontex nel Mediterraneo. (gdg)

http://www.redattoresociale.it

 

 

4978-immigrazione-frontex-riprende-i-pattugliamenti-del-canale-di-sicilia

5723

EmiNews 2008

Views: 0

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.