5078 VENEZIA-Mestre, centri sociali occupano la sede della Lega

20080604 14:29:00 redazione-IT

Un gruppo di attivisti dei Centri sociali ha occupato mercoledì mattina la sede della Lega Nord a Mestre. «L’iniziativa – ha spiegato Michele Valentini, portavoce dei Centri sociali veneziani – è la risposta alla manifestazione della Lega contro la costruzione di un campo nomadi per i Sinti a Favaro Veneto».
All’occupazione hanno partecipato una sessantina di giovani che hanno sventolato bandiere con il Leone di San Marco e scandito slogan di sostegno ai Sinti, l’etnia Rom a cui è destinato il campo nomadi non gradito alle “camicie verdi”. All’esterno della sede della Lega è stato esposto uno striscione con la scritta «Fuori i razzisti da Venezia».

Tommaso Cacciari, del centro sociale Rivolta ha detto che «è stata sgombrata la sede della Lega. Gli abbiamo dato lo sfratto». La sede è posta al piano terra di un palazzo di tre piani. I manifestanti hanno portato all’esterno tutte le cose che erano all’interno della piccola sala: tavolini, sedie, stampanti, pc, una sagoma in legno con la scritta ritagliata Lega Nord e Alberto da Giussano con la spada sguainata, fotografie e altro materiale di propaganda politica. L’occupazione si è conclusa alle 12:00. I manifestanti si sono allontanati, senza incidenti e senza aver provocato danni alla sede, lasciando sul posto solo gli striscioni.

Intanto la protesta contro il campo nomadi capitanata dalla Lega prosegue. Per impedire l’ingresso dei mezzi nell’area interessata sulla strada di accesso sono stati sistemati mercoledì mattina un trattore e alcune automobili. I manifestanti erano circa una sessantina; un’altra ventina di persone hanno presidiato un secondo accesso all’area. I leghisti hanno esposto cartelli contro il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, e la sua giunta.

La Lega, capofila della protesta, tuona contro Cacciari accusandolo di tutelare i diritti degli “zingari” e dei centri sociali a scapito di quelli dei veneziani. Per il capogruppo della Lega nel Consiglio comunale di Venezia, Alberto Mazzonetto, i centri sociali che mercoledì mattina hanno occupato la sede della Lega, sono il «braccio armato della maggioranza di centrosinistra a Venezia». Mazzonetto ha chiesto le dimissioni del questore e del prefetto di Venezia che – a suo parere – «sono responsabili di non aver sotto controllo la situazione in città. A Venezia regna la legalità dei nomadi e dei centri sociali». Come al solito l’eurodeputato del Carroccio Mario Borghezio arroventa i toni usando un lessico violento e provocatorio, piu consono ad un paramilitare che ad un esponente delle istituzioni democratiche. «Siamo pronti in migliaia, Volontari Verdi, Camicie Verdi, Alpini Padani e Patrioti Padani anche senza tessera a marciare su Venezia e ovunque necessiti, per difendere le sacrosante iniziative della Lega in difesa della nostra gente dall’invasione di rom e clandestini». Continua Borghezio. «I No Global delle varie bande se lo mettano ben in testa: non ci fermeranno! Il repulisti della Padania è già cominciato: quando i Padani, usciti dalle riserve, dissotterrano l’ascia di guerra, non ce n’è più per nessuno!».

Ai proclami della Lega risponde il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari: «Una bieca manovretta politica, si sentono forti e fanno i prepotenti perchè hanno preso tanti voti e hanno il vento che soffia in tutta Europa dalla loro parte sul tema dell’immigrazione, ma sono comunque – sottolinea – le grida di una minoranza isolatissima. A Mestre – conclude – il campo Sinti si realizzerà senza ombra di dubbio: i Sinti sono cittadini veneziani a tutti gli effetti».

 

 

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EmiNews 2008

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