5210 Ruedeberg: “No ai tagli dei servizi consolari a Berna”

20080708 11:46:00 redazione-IT

“La riduzione del Consolato di Berna e l’accorpamento all’Ambasciata d’Italia come Cancelleria Consolare è un problema da analizzare in modo serio e approfondito, coinvolgendo le collettività italiane e le associazioni. La sistematica riduzione del personale, infatti, avrà come conseguenza l’impossibilità di garantire i servizi, già inadeguati, ad una popolazione consolare che supera le 50 mila unità”. E’ chiara Anna Ruedeberg Pompei, consigliere del CGIE, nell’affrontare un nodo che da qualche settimana a questa parte ha scatenato le perplessità dei tanti italiani residenti in Svizzera che domani, in segno di protesta, occuperanno in modo simbolico e pacifico tutte le sedi consolari.

“Abbiamo chiesto con ogni mezzo la pubblicazione della proposta formale avanzata dal Ministero degli Esteri e dal Governo, affinché ciascuno possa essere messo in condizione di valutare e di esprimersi con responsabilità. A tutt’oggi nulla pervenuto e nulla è stato chiarito, nonostante ci sia ampia disponibilità al dialogo e a mettere sul tavolo proposte concrete in grado di risolvere in modo differente il problema. Volontà che condivido con altri colleghi del Cgie e dei Comites svizzeri che hanno chiesto e meritano chiarezza e risposte concrete. E’ importante capire – prosegue Anna Ruedeberg Pompei – se esistono davvero dei consistenti risparmi economici per il MAE, se c’è davvero l’intenzione di potenziare quella che sarà la futura Cancelleria e soprattutto capire in base a quale criteri e con quale metro sia stata adottata una decisione così rilevante. Inutile nascondere che la scelta del MAE e del Governo appare affrettata e poco chiara agli occhi delle collettività italiane all’estero, che già devono fare i conti con i noti problemi di disorganizzazione e con gli incredibili e ingiustificati tagli alle risorse per gli italiani all’estero deliberati recentemente dal governo Berlusconi. E comunque una cosa deve essere certa: né il Ministero degli Affari Esteri né il Governo possono presentare scelte di tagli come semplici atti amministrativi da passare sotto silenzio e senza il coinvolgimento degli ambiti politici e istituzionali propri. Scelte di ridimensionamento di questo tipo sono atti politici e istituzionali specifici che vanno nella direzione dei tagli di bilancio nonostante vengano mantenuti inalterati privilegi antichi e sprechi inaccettabili. L’occupazione di domani, che avverrà non solo a Berna, capitale della Svizzera, ma contemporaneamente anche in tutte le sedi consolari e rappresentanze consolari italiane in Svizzera – conclude la Ruedeberg – , avrà un forte valore simbolico che, si spera, possa aprire quel dialogo che finora non è stato possibile intraprendere a causa dell’evidente mancanza di chiarezza da parte delle istituzioni. Noi siamo persone corrette, aperte e disponibili, ma se il dialogo chiediamo dovesse, e non certo per nostra responsabilità, venire meno, di una cosa è bene che si tenga conto: noi non abbasseremo l’attenzione e aumenteremo l’iniziativa politica e istituzionale”.

 

 

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EmiNews 2008

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