5200 Arrestato finanziere legato a caso Telecom Brasile

20080710 13:40:00 redazione-IT

Il banchiere è anche accusato di aver trasferito fondi al partito del presidente Lula nello scandalo finanziario del 2006 – (da Italia chiama Italia)

Arrestati in Brasile il banchiere Daniel Dantas, l’ex sindaco di San Paolo Celso Pitta e lo speculatore di origine libanese Naji Nahas, già coinvolto nel caso Telecom Italia-Telecom Brasile.
La polizia federale ha eseguito 24 arresti, mentre 56 persone risultano latitanti. L’avvocato del banchiere Dantas si è scagliato contro l’operazione definita "arbitraria e inutile", perché "Dantas è una persona riconosciuta per le sue qualità, mentre ora è considerato quasi come se fosse un nemico pubblico".

La polizia invece parla di un’organizzazione criminale, comandata proprio da Dantas. L’organizzazione era basata su un gruppo di imprese legali e su un gruppo di imprese dedite al lavaggio di denaro. Il secondo gruppo sarebbe stato guidato da Naji Nahas. Altre frodi nel mercato azionario, basate sul ricevimento di informazioni riservate, colpevolizzano soprattutto Nahas, che avrebbe avuto un contatto ad altissimo livello con la FED degli Stati Uniti, tanto da poter conoscere con anticipo le operazioni di rialzo del tasso di interesse speculando cifre molto ingenti.

Daniel Dantas fa parte del fondo Opportunity, fondato nel 1993, associatosi poi con Citigroup per la formazione del consorzio che vinse la gara di concessioni per la telefonia brasiliana, da cui nacque Brasil Telecom (ancora oggi Telecom è molto forte nella telefonia mobile con TIM Brasil). Nel fondo Opportunity, basato sulle isole Cayman, sarebbero transitati due miliardi dollari tra il 1992 e il 2004, denaro da riciclare proveniente da privatizzazioni.

Dopo una denuncia da parte di Citigroup e di Telecom Italia Dantas è stato accusato di spionaggio industriale. Il banchiere è anche accusato di aver trasferito fondi al partito del presidente Lula nello scandalo finanziario del 2006. Molti documenti sono stati sequestrati a Rio de Janeiro, sede della Brasil Telecom Italia. Dantas avrebbe cercato di corrompere un investigatore poco prima di essere arrestato. Il pagamento di un milione di dollari sarebbe stato effettuato con l’approvazione della polizia federale, così da costituire un’altra prova contro il banchiere.

Nahas è conosciuto nelle cronache giudiziarie italiane perché avrebbe ricevuto 25,4 milioni di euro dai vertici di Telecom Italia (su un fondo di 85 milioni destinati a "consulenze"). L’importo è stato versato in diverse rate a partire dal 2002, secondo i dati contenuti nell’ordinanza del gip Giuseppe Gennari.

A quanto pare Telecom Italia lo pagava proprio per trattare con Daniel Dantas la partecipazione italiana a Brasil Telecom. Secondo l’ex capo della Security di Telecom, Giuliano Tavaroli, Tronchetti Provera e Buora dissero che l’utilizzo di Naji Nahas era necessario perché "per trattare con un bandito, ci vuole un bandito". Secondo quanto risulta nelle inchieste italiane Nahas era ben collegato col ministero delle Finanze di Brasilia ed era in grado di corrompere i membri di una commissione parlamentare brasiliana.

L’avvocato di Dantas ha affermato di avere tre documenti che provano il pagamento di tangenti al PT del premier brasiliano Lula. Le tangenti sarebbero sempre legate all’affaire Telecom Italia-Telecom Brasile.

Italia chiama Italia/Eminotizie

 

 

5200-arrestato-finanziere-legato-a-caso-telecom-brasile

5942

EmiNews 2008

Views: 0

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.