20080709 12:54:00 redazione-IT
"Io voglio mettere ordine nei campi"
"Davanti alle polemiche di questi giorni, tengo a precisare di non aver mai disposto alcun censimento per i rom, una misura di cui non ho mai parlato perché sarebbe su base etnica". Il ministro Maroni offre a Repubblica una precisazione e lancia un attacco al suo predecessore.
"Ho invece disposto un censimento per i campi nomadi, dove con ogni evidenza ci sono rom ma anche extracomunitari. Dunque la mia non è una iniziativa sui rom, ma sui campi nomadi, e le due cose non possono e non devono essere confuse. In questo modo, ho corretto l’impostazione (questa sì etnica) di Amato e Minniti che avevano decretato l’emergenza per i rom".
Anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno prende posizione sulla questione delle impronte digitali: "Io sono contrario alle impronte prese ai bambini, questo è evidente", ha detto il primo cittadino della capitale.
Alemanno, però, difende il titolare del Viminale: "Sono convinto che il ministro Maroni non voglia schedare nessuno, ma tutelare i bambini: c’è stato un equivoco, una sorta di forzatura". Per il sindaco, l’iniziativa di Maroni, che ieri ha fornito alcuni chiarimenti in sede Ue, ha il fine di "garantire i doveri degli adulti e tutelare i bambini".
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5197-il-ministro-maroni-a-repubblica-la-vera-scelta-razzista-fu-quella-di-amato-e-minniti
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EmiNews 2008
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