5327 Si, le misure del governo Berlusconi sono razziste!

20080805 13:21:00 redazione-IT

di Piero Soldini *

E’ veramente impressionante come questo governo sta trattando la questione Immigrazione.
Penso che, al di la di ogni ragionevole dubbio, si tratti di razzismo. Infatti, dopo aver montato e cavalcato una campagna mediatica di odio nei confronti degli immigrati clandestini accusati di essere responsabili dei peggiori crimini e nefandezze ha messo in fila una serie di provvedimenti che colpiscono indiscriminatamente tutti, anzi fatta eccezione per la proposta di reato ed aggravante per i clandestini, le altre colpiscono solo i cittadini immigrati regolari, che lavorano:
1) L’esenzione dell’ICI è stata finanziata con l’azzeramento del fondo per l’integrazione degli immigrati, del fondo contro la violenza sulle donne e del fondo sull’istituto di monitoraggio delle malattie degli immigrati.

2) Sulla manovra finanziaria si sono operati tagli alla copertura sanitaria sia per gli immigrati extracomunitari che comunitari.

3) Sempre sulla manovra finanziaria il governo ed il Parlamento hanno deciso una restrizione odiosa ed assolutamente ingiustificata del diritto all’assegno sociale per gli ultrasessantacinquenni senza reddito, ed accecati dalla mania di persecuzione degli immigrati hanno rischiato di coinvolgere 700.000 anziani italiani.
Gli immigrati che percepiscono tale assegno sono appena il 2,5% sul totale.

4) Hanno emesso un’ordinanza per chiedere le impronte digitali ai bambini Rom.

5) Hanno dichiarato lo stato d’emergenza nazionale per gli sbarchi pur sapendo che l’aumento degli sbarchi era assolutamente previsto per le condizioni di carestia e di guerre di gran parte del continente africano tanto è vero che aumentano in particolare le richieste di asilo e che soltanto per imbecillità o malafede si poteva pensare che gli sbarchi cessassero o si riducessero.perché il governo fa la faccia feroce.
Ho sentito fare a Castelli, Bossi, Calderoni e La Russa, subito dopo le elezioni, affermazioni del tipo: “manderemo un messaggio chiaro e vedrete che con noi al governo, d’immigrati ne arriveranno meno” chissà se ci credevano davvero?

6) Il ministro Maroni ha presentato inoltre 3 Decreti legislativi con l’intento di restringere il diritto d’asilo, il diritto alla mobilità dei cittadini comunitari, e soprattutto il diritto ai ricongiungimenti familiari. Queste restrizioni oltre che ingiuste sono miopi perché colpiscono i flussi più legali d’immigrazione che più rispondono alle caratteristiche di una immigrazione scelta e più facilmente integrabile,

In questo contesto stanno proliferando in modo pericolosissimo episodi e comportamenti discriminatori, razzisti e violenti nei confronti di Rom e di immigrati in generale.
Rispetto a questa situazione non sono mancate prese di posizione allarmate da parte di molte autorità, la Chiesa, l’ONU, il Consiglio di’Europa che hanno cercato di fermare la furia xenofoba di questo governo.
In diversi casi, queste prese di posizione, hanno dato luogo a furbesche marce indietro del governo, ma senza modificare la direzione di marcia. Per quanto riguarda i 3 decreti legislativi, il Ministro Maroni ha pensato, per evitare ulteriori incidenti di percorso di richiedere il parere informale dell’UE, prima di vararli definitivamente.
Il Ministro Maroni vuol far credere di confrontarsi con tutti, sembra che abbia sentito anche il Ministro Ombra del PD on. Minniti, ma stranamente Maroni non ha sentito il dovere di ascoltare CGIL, CISL, UIL che rappresentano oltre 700.000 lavoratori immigrati e che da oltre due mesi hanno chiesto di incontrare il Ministro dell’Interno.
Senza contare che ci sarebbero delle emergenze vere che dovrebbero essere affrontate da un governo responsabile che riguardano il fenomeno del lavoro nero, sommerso e gravemente sfruttato dei lavoratori immigrati, il blocco dei flussi (soltanto 70mila domande esaminate rispetto alle 750.000 raccolte con il click Day del dicembre 2007, ed il blocco dei rinnovi, dei permessi di soggiorno elettronico richiesti alle poste, dietro pagamento di oltre 70 euro a testa da circa 1.600.000 immigrati che a distanza di 20 mesi , la stragrande maggioranza di essi non hanno ricevuto risposta.
Se il governo continuerà su questa strada sarà inevitabile una risposta di mobilitazione del sindacato a tutela di tutti i lavoratori compresi gli immigrati.

*Res. Dipartimento Immigrazione Cgil Nazionale

 

 

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EmiNews 2008

 

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