5336 Incontro Ferrero-Fava: ad ottobre Sinistra in piazza

20080805 23:14:00 redazione-IT

Dopo il mese dei congressi, la Sinistra si mette al lavoro. «Un lavoro comune per costruire una piattaforma tra tutti i soggetti della sinistra, sia i partiti che le associazioni, con l’obiettivo di creare una grande mobilitazione, molto probabilmente una manifestazione, contro le politiche del governo Berlusconi». A parlare sono i due leader di Sinistra democratica Claudio Fava e del Prc Paolo Ferrero. Per più di un’ora i due ne hanno discusso in un faccia a faccia alla Camera dei Deputati.

Ferrero aveva incontrato, sempre nella mattinata, il segretario del Pd Walter Veltroni. Gli incontri tra il neo leader del Prc con i diversi soggetti della sinistra erano già avviati da qualche giorno.

Il segretario di Rifondazione ha già incontrato Grazia Francescato dei Verdi, ha sentito al telefono Oliviero Diliberto ed in settimana incontrerà anche i partiti a sinistra del Prc: Sinistra Critica di Salvatore Cannavò, e il Partito comunista dei lavoratori di Marco Ferrando.

«Abbiamo discusso – spiega Ferrero – la possibilità di costruire una grande manifestazione che coinvolga tutta la sinistra. Questo è solo il primo di una serie di incontri». Il progetto avrà tempi diversi rispetto alla manifestazione del Pd in programma per il 25 ottobre: «Lavoriamo per farla prima – sottolinea il leader del Prc – altrimenti diventa solo una manifestazione di commento, mentre la manovra economica incide sul piano sociale».

Lo spirito con cui verrà convocata la manifestazione, osserva Claudio Fava «è inclusivo e non esclusivo» e poi aggiunge «abbiamo bisogno di una mobilitazione che si faccia carico della complessità dei problemi». Parlando della manifestazione del Pd e dell’ipotesi di confluire su un’unica piattaforma Fava spiega: «Dobbiamo mettere in campo un’opposizione di tutta la sinistra. La manifestazione del 25 ottobre è stata organizzata dal Pd e lì ci sono "padroni di casa" ed "ospiti", mentre serve una cosa che coinvolga tutta la sinistra». «Dobbiamo renderci contro – prosegue il Claudio Fava – che da parte del governo c’è uno stravolgimento della Costituzione».

Per Ferrero, dunque, «il problema è costruire un’opposizione di sinistra che tenga insieme l’opposizione sociale al governo, le questioni ambientali e diritti civili». Il segretario di Rifondazione non nasconde le distanze con il leader del Partito Democratico: «Tra Veltroni e Fava – dice – sono molto più vicino al secondo». L’ipotesi dunque di arrivare ad un’unica mobilitazione di tutta la sinistra appare impossibile: «Sia io che Veltroni – sottolinea il segretario del Prc – sappiamo che non si può mettere insieme un piattaforma unitaria, non siamo arrivati ad una disponibilità su questo punto». Il problema,aggiunge ancora il leader del Prc, è «qualitativo e cioè che tipo di opposizione si fa al governo ma anche alle politiche di Confindustria che è dietro determinate scelte. Non basta dire – sottolinea – che si è contro il governo Berlusconi. Confindustria, la Bce ed il governo spingono verso una direzione e proprio perché c’e una crisi economica è giusto costruire un’opposizione sociale».

L’incontro tra il coordinatore di Sd e il segretario di Rifondazione però non vuol dire la messa in cantiere di una nuova Sinistra Arcobaleno: «La sinistra – spiega Fava – si è presa un breve ma inteso momento di silenzio, crediamo che sia arrivato il momento di tornare visibili». E poi, precisa Fava «rimettere in campo la sinistra non è in contrapposizione con il progetto della costituente». Ferrero ribadisce la sua contrarietà alla costituente della sinistra ma aggiunge: «Noi abbiamo detto che l’unità della sinistra parte dal fare le cose. Abbiamo criticato l’unità solo degli stati maggiori».

Ferrero e Veltroni. Il primo incontro tra Veltroni e Ferrero conferma una differenza di vedute e l’impossibilità di un’alleanza a livello nazionale.

Al termine del colloquio, che si è svolto nella sede del Pd, Ferrero spiega: «È stato un primo scambio di vedute. Io ho posto due nodi: come si affronta l’opposizione al Governo e a Confindustria e la nostra contrarietà ad una modifica della legge elettorale per le europee che inserisca lo sbarramento». Secondo il segretario del Prc «bisogna aumentare il grado di opposizione visti i disastri che stanno combinando» e «il tipo di opposizione che il Pd farà in autunno dirà anche della qualità delle nostre relazioni, se sarà più seria va bene altrimenti non ci sono superfici di contatto». Attualmente, infatti, riguardo al rapporto tra Pd e Prc, Ferrero osserva: «Abbiamo preso atto delle differenze di valutazioni consistenti e delle prospettive diverse che rendono inimmaginabile un’alleanza a livello nazionale. A livello amministrativo invece si verificherà caso per caso sulla base del programma».

Il segretario del Prc ha posto anche il problema della legge per le europee: «L’introduzione dello sbarramento espellerebbe la sinistra dal Parlamento europeo. Secondo noi non c’è bisogno di cambiare la legge attuale perché in Europa non c’è un problema di governabilità». Inoltre Ferrero è contrario all’abolizione delle preferenze perché anche questa «impedirebbe alla sinistra di entrare e lascerebbe a pochi soggetti il potere di decidere chi fa il parlamentare europeo. Sarebbe una riduzione della democrazia molto pesante».

www.unita.it

 

 

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EmiNews 2008

 

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