20080826 12:09:00 redazione-IT
Tra questi 13 sono i neonati morti annegati nel Mediterraneo. I dati di Fortress Europe: 48 persone morte tra Libia, Malta e Italia; 30 annegate sulle rotte tra Marocco e costa spagnola dell’Andalusia. 18 i deceduti al largo delle Canarie
ROMA – Centocinquantotto: è questo il numero, probabilmente approssimato per difetto, dei migranti che hanno perso la vita nel solo mese di luglio nel tentativo di raggiungere l’Europa. E tra questi ben 13 sono i neonati morti annegati nel Mediterraneo: 11 al largo delle coste andaluse e 2 nel Canale di Sicilia dove sono annegate anche 2 donne incinte. A renderlo noto è il resoconto mensile di Fortress Europe, il blog del giornalista Gabriele Del Grande, che fa il punto mese dopo mese sulle vittime dell’immigrazione. Almeno 48 persone sono morte lo scorso luglio tra Libia, Malta e Italia – si legge nel resoconto – tra cui 2 bambini di 2 e 4 anni e 2 donne incinte. Mentre altre 30 persone sarebbero annegate sulle rotte tra il Marocco e la costa spagnola dell’Andalusia, tra le quali almeno 5 donne e 11 neonati. E altri 18 migranti sarebbero morti al largo delle isole Canarie. Sempre in Spagna, inoltre, secondo voci raccolte Fortress Europe, due imbarcazioni si sarebbero rovesciate tra l’Algeria e la Sardegna, facendo 38 dispersi. Di 6 morti e numerosi dispersi sarebbe, invece, il bilancio di un naufragio al largo dell’isola francese di Mayotte, nell’oceano Indiano. Due uomini avrebbero perso la vita nei pressi di Calais, in Francia e altre 2 persone sarebbero rimaste uccise sotto il fuoco della polizia di frontiera egiziana, al confine con Israele.
E ancora: il cadavere di un rifugiato iracheno sarebbe stato rinvenuto in un container sbarcato nel porto di Venezia e proveniente dalla Grecia. Mentre a Istanbul, in Turchia, sarebbero stati ritrovati i corpi senza vita di 13 uomini, abbandonati dall’autista del camion dentro il quale erano morti per asfissia. I 13 – precisa Fortress Europe – viaggiavano nascosti in un container con decine di altre persone, cercando di raggiungere la Grecia, meta sempre più ambita, soprattutto dopo la stretta anti-immigrazione voluta dalla Spagna.
E infatti – si legge nel resoconto – già nel 2007 gli arrivi alle Canarie sarebbero crollati del 60% rispetto al 2006. Mentre nei primi 7 mesi del 2008 gli arrivi registrati nelle isole spagnole sarebbero stati 4.557 contro i 5.594 dello stesso periodo nel 2007. Il merito – secondo Fortress Europe – sarebbe dei respingimenti in mare operati dalle missioni Frontex e degli accordi di riammissione, che per Marocco e Senegal riguardano anche i minori non accompagnati. Di pari passo – precisa il resoconto – gli arrivi sulle coste italiane sarebbero triplicati nei primi sei mesi del 2008. Così come sarebbero aumentati gli arrivi sulle isole greche dell’Egeo: nei primi 7 mesi del 2008 sarebbero state infatti intercettate 7.263 persone nell’Egeo, contro le 9.240 dell’intero 2007.
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EmiNews 2008
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