20081008 19:52:00 redazione-IT
di Tito Pulsinelli
L’onda sismica della bancarotta di Wall Street è arrivata in Europa, colpendola frontalmente e con grande brutalità. La Gran Bretagna ha nazionalizzato otto banche, l’Islanda una, e si ignora con esattezza quante siano quelle azzoppate o in grande affanno. Già sono insostenibili gli eufemismi dei ministri dell’area economica, che fino a pochi giorni fa facevano gli gnorri o mentivano maldestramente.
Ieri la Spagna di Zapatero ha annunciato che l’erario pubblico sborserà ben 40 miliardi di euro per correre in soccorso di quei banchieri che -fino a prova contraria- sono i medesimi che hanno provocato una catastrofe che oltrepassa i confini della "finanza".
In sostanza, i dirigenti che attualmente dirigono le nazioni "occidentali" elargiscono un premio alla voracità plutocratica e alle tendenze anti-sociali di una ultra-minoranza di truffatori che hanno sacrificato il bene comune.
I pennivendoli della catena di montaggio mediatica fanno straordinari per convincerci che finanziare con denari pubblici i banchieri sarebbe il male minore… e che se si interompe il creditosi paralizzano gli imprenditori.
Ma allora perchè non finanziano direttamente il mondo produttivo? Perchè la riserva monetaria non sostiene direttamente la produzione reale e il lavoro? Perchè tutti si schierano con il fronte unito della socializzazione delle perdite?
Perchè gli estremisti della "privatizzazione dei guadagni" e dello Stato-minimo, ora esigono un welfare a fondo perduto?
Nel vertice d’emergenza dell’Unione Europea non è passata la linea di un intervento unico e massiccio del Banco centrale europeo -sulla falsariga dei 700 miliardi concessi a Wall Street- e si procederà in ordine sparso: ognuno provveda a risolvere come preferisce o come può.
Ieri in Spagna, si sono garantiti i depositi fino a 100mila euro, vale a dire che si proteggeranno i risparmi micro-imprenditori e della base elettorale dei partiti. E scongiurare così lo spettro dell’Argentina, l’assedio alle banche da parte dei correntisti, e il "que se vayan todos!"
Che farà l’Italia che ha il terzo debito del mondo e che è già in crescita zero da tempo? Che farà un governo che -a parte la gratuita esibizione di muscoli anabolizzati mediaticamente- sostanzialmente non riesce a prendere decisioni? E’ sintomatico il varo di varie leggi che hanno una applicabilità post-datata?
Quel che è chiaro è che l’intervento della Banca d’Italia a sostegno della casta finanziaria significherà un aumento gravoso del debito pubblico. Quel che elargiranno ai depredatori finanziari dovranno toglierlo ai salariati, pensionati e classe media: meno consumi, meno diritto allo studio, salute e previdenza sociale.
L’intervento dello Stato è consentito solo quando fa la Crocerossina per il 5% della popolazione?
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EmiNews 2008
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