5744 LA CRISI FINANZIARIA DOMINA SCONTRO TRA OBAMA E MCCAIN

20081008 11:25:00 redazione-IT

(di Cristiano Del Riccio)

WASHINGTON (ANSA) – Un John McCain più rilassato ed un Barack Obama più aggressivo si sono affrontati martedì sera a Nashville nel secondo dibattito presidenziale affidato alle domande del pubblico e dominato dalla crisi finanziaria. Nessuno dei due candidati alla Casa Bianca ha commesso clamorosi errori. Ma era soprattutto McCain, in svantaggio nei sondaggi, ad avere bisogno di una svolta che non c’é stata. Obama ha ribadito che l’America sta vivendo "la più grave crisi finanziaria dalla Grande Depressione per colpa delle fallite politiche economiche degli ultimi otto anni, sostenute dal senatore McCain" ed ha sottolineato che il paese "ha bisogno di un vero mutamento" di guida. McCain, apparso più a suo agio nel formato delle domande del pubblico, ha ammesso che gli americani sono "arrabbiati e un po’ impauriti" per l’attuale situazione economica ed ha proposto che il governo federale rinegozi i mutui immobiliari a rischio per alleviare la difficile situazione dei proprietari delle case. Il senatore dell’Arizona ha accusato il rivale di voler aumentare le tasse.

Alla richiesta di indicare le sue priorità ha messo alla pari le riforme di energia, assistenza sanitaria e sicurezza sociale. Obama ha ribadito che il suo piano farà pagare meno tasse al 95 per cento degli americani. Ed ha indicato le sue priorità: al primo posto l’energia (con indipendenza dal petrolio del Medio Oriente entro dieci anni), al secondo posto la riforma della assistenza sanitaria e al terzo l’educazione. Alla richiesta di indicare un buon ministro del Tesoro nel loro governo entrambi, curiosamente, hanno menzionato il miliardario Warren Buffett. Una delle poche cose su cui i due si sono trovati d’accordo. La parte finale del dibattito è stata dedicata alla politica estera. Obama, con tono più aggressivo rispetto al primo dibattito, ha detto di "non avere ancora capito perché abbiamo invaso l’Iraq quando i terroristi dell’11/9 si nascondevano altrove". Ha accusato Bush e McCain di avere commesso "un errore di giudizio". Obama ha definito "inaccettabile" un Iran nucleare ed "una priorità uccidere Osama bin Laden e schiacciare Al Qaida".

McCain dal canto suo ha detto che Obama non capisce la politica estera "come ha dimostrato nel caso della invasione della Georgia o per la sua idea di attaccare il Pakistan". Con riferimento al problema Iran il candidato repubblicano ha detto che gli Stati Uniti faranno tutto quanto in loro potere per impedire all’Iran di dotarsi di un’arma nucleare "perché non possiamo permettere un secondo Olocausto". Alla domanda se la Russia è ancora l’impero del male, McCain ha risposto "forse" mentre Obama ha detto che la Russia "ha ancora impulsi nazionalisti che possono essere molto pericolosi". Il formato del dibattito, che impediva in pratica un duello verbale diretto tra i due rivali, è apparso il grande accusato della serata: sia il moderatore Tom Brokaw (che ha diretto il traffico delle domande del pubblico o via Internet) sia i due candidati hanno criticato la formula. Alla fine dell’evento, durato 90 minuti, McCain è andato via quasi subito dalla sala dove 80 indecisi hanno posto una decina di domande, mentre Obama e la moglie Michelle si sono trattenuti a lungo per conversare con gli spettatori.

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EmiNews 2008

 

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