5872 FCLIS e FIEI promuovono il Convegno sul voto amministrativo per i migranti

20081023 20:44:00 redazione-IT

Presentato al Senato l’appuntamento promosso da Fclis e Fiei per riflettere sull’importanza della partecipazione politica quale veicolo di integrazione dei migranti, in programma per il 7 novembre.
Micheloni: “I migranti non sono oggetti usati per vincere o perdere elezioni, ma soggetto politico, attori e protagonisti delle scelte che li riguardano”

ROMA – Presentato al Senato il Convegno internazionale “Integrazione: diritti, doveri. La partecipazione democratica dei migranti, strumento di integrazione”, organizzato dalla Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera (Fclis) presso la Sala Capitolare della Biblioteca del Senato, il prossimo 7 novembre. Un appuntamento per stimolare la riflessione sul diritto di voto amministrativo ai migranti e sui percorsi che più utilmente determinano l’inclusione sociale, compresa la rappresentanza parlamentare – in Italia – degli eletti nella circoscrizione Estero, organizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Emigrazione Immigrazione (Fiei).

“L’obiettivo è rilanciare la nostra azione politica sulle tematiche dell’integrazione – ha detto Anna Maria Cimini in rappresentanza della Fclis – proprio in un momento in cui anche in Svizzera assistiamo ad una battuta d’arresto su questo fronte e, nello stesso tempo, fornire, attraverso la nostra esperienza, un contributo concreto al dibattito attuale”.

“Considero il convegno un indicatore preciso del nostro percorso politico nei confronti dell’integrazione – ha detto Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato – opposto alla via tendente alla separazione degli immigrati che viene tracciata da mozioni come quella della Lega Nord che prevede l’introduzione di classi speciali nelle scuole per i bambini stranieri alle prese con difficoltà nella lingua italiana”.

“Un’iniziativa di questo tipo contribuisce al mutamento di prospettiva nei confronti degli stessi parlamentari italiani eletti all’estero – ha aggiunto Anna Finocchiaro – perché la rappresentanza è uno strumento indispensabile, ancorché perfettibile, per rispondere adeguatamente a tutte le necessità poste dall’integrazione sociale. Agli eletti all’estero non si deve guardare quasi che fossero un’aggiunta che può essere difesa o negletta a seconda delle strategie politiche, ma come a una parte integrante, a cui deve essere data la possibilità di partecipare il più attivamente possibile ai lavori parlamentari”. Il capogruppo del Pd ritiene infatti che andrebbe modificata la calendarizzazione dell’attività parlamentare, lasciando agli eletti all’estero una settimana di tempo per mantenere e coltivare i contatti sul territorio, intervallata all’impegno in assemblea e nelle commissioni.

“L’intenzione è quella di fornire un contributo alle tematiche sul campo in Italia e in Svizzera – afferma il sen. Claudio Micheloni, presidente della Fclis eletto per il Pd in Europa, ricordando una prima occasione importante di riflessione e dibattito svoltasi nel 2003 con il Convegno internazionale promosso a Treviso, città in cui l’allora sindaco Gentilini sollevò una ventata di polemiche con la decisione di eliminare le panchine “colpevoli” del bivaccare degli extracomunitari.

Il sen. Micheloni tiene a sottolineare che “non vogliamo insegnare niente a nessuno, solo dare un contributo al dibattito, grazie alla condivisione di esperienze di politici e amministratori italiani e svizzeri alle prese con le tensioni che sempre più spesso minacciano la tenuta della società civile”.

“L’obiettivo – conclude – è quello di trasmettere il messaggio che i migranti non sono oggetti che possono essere usati a seconda dei propri interessi, con cui si vincono o si perdono le elezioni, ma un soggetto politico, attori e protagonisti delle scelte che li riguardano”.

Anche Maurizio Gasparri, capogruppo per il PdL al Senato, è intervenuto per esprimere il proprio interesse per l’iniziativa. “Riteniamo tutto ciò che riguarda i temi della partecipazione e dell’integrazione – ha detto – degno della più grande attenzione, al di là delle soluzioni proposte che possono orientarsi verso direzioni diverse”. Gasparri ha ricordato che il provvedimento proposto della Lega Nord in merito alle classi separate “non è una legge ma una mozione che parte però da un’esigenza che noi condividiamo, che è il requisito della conoscenza della nostra lingua tra i bambini che vogliono frequentare le nostre scuole”. Ha ricordato la recente presa di posizione di Fini, presidente della Camera, che si è dichiarato favorevole al voto amministrativo per gli immigrati extra-comunitari residenti in Italia, “anche se personalmente non sono d’accordo: la Costituzione italiana concede il diritto di voto ai cittadini italiani e questo è l’iter che dobbiamo seguire. Qualsiasi cambiamento dovrebbe comunque passare attraverso una modifica della carta costituzionale e non attraverso una legge ordinaria. Possiamo discutere – ha aggiunto Gasparri – sulle norme che regolano l’acquisizione della cittadinanza italiana, specie per i figli di immigrati che nascono nel nostro Paese, senza tuttavia arrivare all’automatismo nella concessione della cittadinanza per sola nascita”.

Infine Rodolfo Ricci, segretario generale della Fiei, ha rimarcato come “le esperienze all’estero possano contribuire ad arricchire il dibattito sull’integrazione in Italia. Per fare un esempio, da tempo ci battiamo contro il meccanismo delle Sonderschule in Germania, le scuole differenziali dedicate ai bambini deboli nell’apprendimento linguistico. Molto spesso queste classi non divengono uno strumento di integrazione, favorendo la ghettizzazione dei gruppi sociali migranti e impedendo loro qualsiasi mobilità sociale”. “L’augurio è che il Convegno possa innescare una riflessione più ampia – ha detto Ricci – sulle buone pratiche che producono integrazione e rifuggire soluzioni dannose”.

L’appuntamento del 7 novembre avrà inizio alle ore 9 e prevede la partecipazione di autorità comunali e cantonali svizzere, di consiglieri comunali italiani eletti nelle amministrazioni cittadine in Svizzera, dirigenti della Fclis, personalità di governo, istituzionali, del mondo associativo e sindacale italiano e svizzero.

(Viviana Pansa – Inform)

__________________

"INTEGRAZIONE: DIRITTI E DOVERI": PRESENTATO OGGI IN SENATO IL CONVEGNO SULLA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA DEI MIGRANTI PROMOSSO DALLA FCLIS
ROMA aise – "Integrazione: diritti e doveri. La partecipazione democratica dei migranti, strumento d’integrazione" è il tema del convegno che, promosso dalla Fclis e co-organizzato dalla Fiei, si terrà il prossimo 7 novembre nella Biblioteca del Senato a Roma. A presentarlo questa mattina a Palazzo Madama sono stati il senatore del Pd Claudio Micheloni, presidente della Fclis, Anna Maria Cimini, membro dell’esecutivo nazionale della Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera, e Rodolfo Ricci, Segretario generale della Fiei. Presenti alla conferenza anche i senatori Angela Finocchiaro e Maurizio Gasparri, rispettivamente capigruppo di Pd e Pdl a Palazzo Madama.
Prima ad intervenire, Anna Maria Cimini ha brevemente riassunto la storia delle Colonie Libere, nate in Svizzera negli anni ’20 su impulso dei fuoriusciti dal regime fascista, federatesi nel 1943 ad opera, tra gli altri, di Fernando Schiavetti, che tre anni dopo entrerà a far parte della Costituente, ed Egidio Reale, primo ambasciatore dell’Italia in Svizzera con l’avvento della Repubblica. Una storia importante, quella delle Colonie Libere, che da subito diventano in Svizzera la prima organizzazione rappresentativa dei connazionali emigrati, battendosi negli anni per il voto e il ricongiungimento familiare, per l’integrazione scolastica e per quella in senso lato.
"Quello di novembre – ha quindi ricordato la Cimini – non sarà il nostro primo convegno in Italia. Nel 2003 ci riunimmo a Treviso: erano i tempi in cui il sindaco Gentilini smantellava le panchine nei parchi per non farvi dormire gli immigrati la notte. La Bossi-Fini era stata emanata un anno prima". In quel contesto, la Fclis promosse una giornata di studio su "Migrazioni tra spinte xenofobe e politiche d’integrazione" per ribadire l’importanza della attenzione che la società dovrebbe prestare verso le comunità più deboli e prive di diritti civici.
Quello del 7 novembre, dunque, sarà un convengo che riprenderà il filo del discorso, focalizzando la propria attenzione sul diritto di voto degli immigrati come strumento di integrazione.
"Il convegno – ha spiegato la Cimini – ha due obiettivi: rilanciare le politiche di integrazione in Svizzera, che negli ultimi anni hanno subito una battuta d’arresto, e portare il nostro contributo al dibattito generale sull’integrazione in Italia, fornendo il contributo delle nostre esperienze, senza voler dare una lezione a nessuno". Al convegno, infatti, parteciperanno, tra gli altri, autorità svizzere e connazionali eletti nei consigli comunali elvetici.
Un’iniziativa, quella della Fclis, apprezzata dalla senatrice Finocchiaro che ha ribadito la centralità del tema scelto dal convegno non mancando di sottolineare come esso sia collegato alla presenza del Parlamento italiano dei 18 eletti all’estero.
"Nel Paese, oggi, si respira più un’aria di separazione che di integrazione degli immigrati", ha detto la Finocchiaro riferendosi in particolare alla mozione proposta dalla Lega e approvata dalla Camera sulla istituzione di "classi-ponte" per i bambini immigrati che hanno deficit nella conoscenza dell’italiano. "Un problema che esiste – ha concesso la senatrice del Pd – ma che si vuole risolvere nel modo sbagliato. Nessuno ha parlato di approfondimenti didattici per questi bambini e ragazzi, ma di separazione per di più nella scuola, che è il primo luogo di socializzazione".
Se questo è lo scenario politico, il convegno del 7 novembre darà "un contributo al dibattito sulle politiche di integrazione degli immigrati", così come sottolineerà l’importanza di avere in Parlamento gli eletti all’estero, "deputati e senatori che devono essere messi in condizione di svolgere al meglio il proprio compito dentro e fuori l’Aula con una diversa organizzazione dei lavori". La Finocchiario ha quindi ricordato che "già nella scorsa Legislatura si propose di scandire i lavori in tre settimane, due per le Commissioni e una per l’Aula, così da permettere agli eletti all’estero di dedicare la quarta ai contatti con l’elettorato".
Merito del convegno del 7 novembre, ha aggiunto, è quindi quello di "spostare il punto di vista". "Spesso – ha spiegato – la politica sa essere ipocrita: gli eletti all’estero vengono considerati una "aggiunta", a volte difesa, a volte negletta. Discutere della rappresentanza come uno degli strumenti possibili affinché i Paesi rispondano alle esigenze dell’integrazione non può fare che bene. Ed è quello – ha concluso – che il convegno vuole fare".
Senatore eletto in Europa, presidente della Fclis, Micheloni ha esordito ricordando l’appuntamento del 30 settembre che ha visto riuniti a Parigi gli organismi di rappresentanza dei cittadini europei emigrati. Una "giornata importante" ha detto Micheloni, durante la quale "il modello italiano è stato additato come esempio" e in cui "si è parlato di una sorta di "ventottesimo stato" dell’Ue, composto appunto dagli europei che vivono in Paesi diversi da quello d’origine".
"Al convegno del 7 novembre parleremo appunto dei diritti democratici perché – ha sottolineato il senatore – è un tema che da parte della nostra storia, che ha visto per gli emigrati in Svizzera momenti positivi e negativi, soprattutto nella Svizzera tedesca".
Micheloni ha quindi ribadito l’importanza del cambiamento di "approccio" ai migranti che, ha detto, "sono considerati un oggetto, più che un soggetto politico, e un oggetto si "utilizza" per i propri interessi e questo non è giusto quando si parla di persone e democrazia. Con questo "oggetto" si possono vincere le elezioni, ma certo così non si crea una società integrata".
Concludendo, Micheloni ha richiamato le ultime dichiarazioni del Presidente del Senato, Renato Schifani, che nei giorni si è appellato all’unità delle forze politiche per combattere ogni forma di razzismo. "Dichiarazioni significative contro la paura dell’immigrazione – ha concluso – e sicuramente un buon segno sul cambiamento di approccio all’intero fenomeno".
Ha assicurato che parteciperà al convegno del 7 novembre anche Maurizio Gasparri, capogruppo dei senatori del Pdl, secondo cui "ogni iniziativa in cui discute di democrazia e partecipazione va guardata con interesse".
Dopo aver ricordato l’impegno della destra in generale e dell’on. Tremaglia, in particolare, per il voto agli italiani all’estero, Gasparri ha definito la presenza dei 18 eletti all’estero come un "grande patrimonio per il Parlamento".
Detto questo, Gasparri ha rivendicato il diritto che il centrodestra ha di proporre soluzioni alle questioni migratorie. "La mozione della Lega – ha detto in proposito – continuerà a far discutere. Sottolineo che è una mozione, non una legge, e comunque parte da motivazioni giuste: il gap linguistico dei bambini immigrati esiste. Se non prevediamo strumenti adatti, questo "eccesso di inserimento", direi, finisce per creare una penalizzazione più che un vantaggio".
Sul voto amministrativo agli immigrati extra-Ue, rilanciato dal Presidente della Camera Fini che ieri ha ricordato di "aver avanzato la proposta di allargare il diritto di voto agli immigrati prima di essere presidente della Camera: non ho cambiato opinione anche se so che questa idea suscita molte perplessità, e ho amici che sono contrari", Gasparri ha confermato di essere uno di quegli amici contrari.
"Non ero d’accordo allora e non lo sono ora", ha ribadito il senatore ricordando che proprio ieri il Parlamento europeo ha approvato un emendamento del PPE contrario al voto, a dimostrazione che in materia ci sono "punti di vista diversi anche all’interno degli stessi schieramenti. Per me, se si vuole concedere il voto amministrativo agli immigrati occorre passare dalla Costituzione".
"L’immigrazione rappresenta problemi grandi e ineludibili, dalla sanità ai flussi, fino alla cittadinanza. Le vie dell’integrazione sono infinite e questo convegno – ha concluso – sarà importante perché ci aiuterà a discuterne, anche grazie al patrimonio di esperienze degli eletti all’estero".
Ultimo ad intervenire, Rodolfo Ricci ha sottolineato come la Fiei – Federazione Italiana Emigrazione Immigrazione – da sempre rappresenta le "due facce della stessa medaglia", raggruppando centinaia di associazioni sia di emigrati e che di immigrati, queste ultime soprattutto di Emilia Romagna, Sicilia e Friuli Venezia Giulia.
"Il convegno, che la Fiei organizza con la Fclis, è – per Ricci – un tentativo di riportare in Italia il vissuto dei nostri emigrati, sottolineando come i livelli di integrazione "migliori" dei nostri connazionali sono stati registrati nei Paesi che hanno storicamente un approccio culturale di apertura. Basti pensare ai problemi che ancora sussistono nella Svizzera tedesca o in Germania e, di contro, all’esperienza positiva dell’Australia multiculturale che ha consentito la valorizzazione delle culture di origine".
Quanto al dibattito sulla scuola innescato dalla mozione della Lega, per Ricci "basterebbe ricordare l’esperienza fallimentare delle Scuole differenziali della Germania che non hanno prodotto integrazione, ma solo marginalizzazione". Sempre rimanendo in Germania, Ricci ha citato lo studio di due tedeschi che "hanno dimostrato che i bambini che hanno una maggiore conoscenza della lingua madre si integrano meglio" e ricordato le parole del presidente della Confindustria tedesca che negli anni ’90, all’indomani di atti vandalici e razzisti conto la comunità turca, definì gli immigrati come "porta per l’internazionalizzazione delle nostre imprese nei loro paesi di provenienza".
"Ecco – ha detto concludendo – il convegno servirà a portare queste esperienze a conoscenza del nostro Paese, per favorire un confronto costruttivo".

(m.cipolloneaise)

 

 

5872-fclis-e-fiei-promuovono-il-convegno-sul-voto-amministrativo-per-i-migranti

6609

EmiNews 2008

 

Views: 1

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.