5879 Il Pd in piazza per salvare l'Italia L'opposizione riparte da qui

20081025 12:00:00 redazione-IT

Due cortei, poi tutti al Circo Massimo
(da l’Unità)

Il Pd in piazza per salvare l’Italia
L’opposizione riparte da qui
Due cortei, poi tutti al Circo Massimo
Si torna in piazza. Per la scuola, per i salari, per le famiglie, per rilanciare l’economia. Per tutto quello che il governo Berlusconi non fa. Il vento di protesta soffia sulla prima prova di piazza che il Pd si prepara ad affrontare sabato a Roma. Due cortei che partiranno da piazza della Repubblica e da Ostiense, convergeranno verso il Circo Massimo. E per chi non potrà essere a Roma, la manifestazione sarà trasmessa in diretta sul sito del Partito Democratico: [url]http://www.partitodemocratico.it[/url]
oppure su YouDem: [url]http://www.youdem.tv[/url]

Il vento di protesta, alimentato da cortei e mobilitazioni studentesche in tutta Italia, fa da traino alla prima prova di piazza che il Pd si prepara ad affrontare sabato al Circo Massimo. C’è ottimismo ai vertici del partito sul successo della manifestazione che sarà aperta a tutti, Idv e girotondi compresi, ma resterà la piazza dell’opposizione. Un avvertimento recapitato anche ad Antonio Di Pietro con il quale resta la polemica.
Sarà la frase di Vittorio Foa, stampata in questi giorni sui manifesti del Pd («Pensare agli altri oltre che a se stessi, al futuro oltre che al presente»), che spiega come essere di sinistra vuol dire pensare agli altri e al futuro, a campeggiare dietro il palco e ad aprire i due cortei che partiranno da piazza della Repubblica e da Ostiense.

Tutti i dirigenti del Pd saranno alla testa dei cortei (Veltroni farà la spola tra i due serpentoni) mentre Antonio Di Pietro e la pattuglia di parlamentari Idv si mescoleranno tra i manifestanti. Nonostante la rottura degli ultimi giorni con strascichi di polemica, l’ex pm non rinuncia alla piazza e potrà anche raccogliere firme per il referendum contro il Lodo Alfano, iniziativa che il Pd non ha condiviso. Di Pietro, spiega il capogruppo Idv Massimo Donadi, si è infuriato per l’accusa del leader Pd di aver rotto l’alleanza non facendo il gruppo unico «ma sabato ci saremo lo stesso perché condividiamo la piattaforma della manifestazione».

Una piattaforma concreta, molto incentrata sul disagio economico e contro la riforma Gelmini ma che spazierà dalla lotta alla criminalità organizzata alla difesa dei valori della Costituzione. «Andare in piazza è democratico e il 25 dimostreremo che la possibilità di dissentire c’è», spiega il vice Dario Franceschini mentre è ottimista Goffredo Bettini, in prima linea nell’organizzazione insieme al senatore Achille Passoni: «Di questa manifestazione c’è bisogno come il pane e più Berlusconi la osteggia in modo pregiudiziale, più questa manifestazione sta montando nel sentimento del nostro popolo».

L’aria di crisi economica influenza anche la scelta delle presenze sul palco. Niente vip ma 8 esponenti della società civile che dopo l’intervento di Veltroni, previsto per le 16,30, porteranno sul palco la loro vita in tempi di ristrettezza e sotto il governo di centrodestra. E tra critica al governo e proposta, il segretario, in un discorso che i suoi definiscono «di prospettiva», traccerà la rotta del Pd come forza d’alternativa. Senza però cedere ai richiami girotondini, rilanciati in questi giorni da Paolo Flores D’Arcais e da Furio Colombo che propone di completare lo slogan “Salva l’Italia” con «…dalla dittatura di Berlusconi».

http://www.unita.it/

 

 

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EmiNews 2008

 

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