5931 Scontri a piazza Navona, l'Ue mette sotto accusa il governo

20081030 14:32:00 redazione-IT

(fascisti del Blocco studentesco a Piazza Navona, foto Ansa)

La Commissione europea si attende che le autorità italiane facciano chiarezza sugli scontri avvenuti ieri durante le manifestazioni contro la riforma scolastica, pur sottolineando che non esiste alcun dubbio sul rispetto dei diritti fondamentali in Italia e che le questioni della istruzione riguardano i singoli Stati.
Lo ha detto il portavoce dell’esecutivo Ue, Amadeu Altafaj, rispondendo a una domanda posta durante il tradizionale briefing di mezzogiorno nella quale si domandava se la Commissione si fosse attivata per prendere informazioni su quanto accaduto e se avesse qualche dubbio sul rispetto dei diritti fondamentali in Italia.

«Noi confidiamo che le autorità italiane facciano chiarezza sugli eventi spiacevoli e tristi di ieri – ha detto Altafaj -. Non abbiamo comunque al momento alcun dubbio sul rispetto dei diritti fondamentali in Italia». Il portavoce ha ricordato che le questioni dell’istruzione «sono principalmente di natura interna agli Stati».

Tornano liberi i due giovani fermati , nel corso degli scontri avvenuti tra piazza Navona e piazza delle Cinque Lune, di fronte al Senato, tra il gruppo di destra "Blocco studentesco" e quello dei centri sociali, di sinistra. Il giudice monocratico Valerio De Gioia ha convalidato l’arresto di Yassir Goretz, 33 anni e di Michele Bauml, 19. A fronte della richiesta di rinvio, per «termini a difesa», chiesta dai legali, la prossima udienza del processo per direttissima si terrà il 17 novembre.

Goretz, che lavora nel servizio sicurezza di Rifondazione comunista, deve rispondere delle accuse di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo quanto riferito, anche in aula, dagli agenti operanti, il giovane avrebbe partecipato al lancio di oggetti contundenti e, dopo essere stato preso dalla polizia, si sarebbe opposto all’azione degli uomini delle forze dell’ordine.

Goretz avrebbe causato, così facendo, il ferimento di un agente, che ha riportato lesioni per 4 giorni.

Bauml, invece, deve rispondere solo di resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto spiegato dai suoi difensori il ragazzo, che durante il corteo ha sempre avuto il volto scoperto, è stato preso mentre cercava di scappare. Il giudice Di Gioia non ha accolto, per entrambe, la richiesta del pm Patrizia Ciccarese, per l’applicazione come misura cautelare dell’obbligo di firma. Sia Goretz che Bauml sono risultati, fra l’altro, incensurati.

L’avvocato Arturo Salerni, difensore di Goretz, ha spiegato che il suo assistito è intervenuto sulla piazza dopo essere stato chiamato dalle stesse forze dell’ordine, in virtù del suo ruolo all’interno di Rifondazione. Bauml, invece, come spiegato dall’avvocato Lorenzo Contucci, non ha assolutamente partecipato ad alcuno scontro. «Lui ha solo cercato di scappare».

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EmiNews 2008

 

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