5930 Roma e Milano, scuola in piazza: Sfilano sindaci, bimbi e maestre

20081030 11:05:00 redazione-IT

I sindacati: no al decreto Gelmini

Piazza della Repubblica è strapiena, il corteo verso piazza del Popolo è partito con in testa i gonfaloni dei piccoli Comuni che rischiano di vedersi chiudere le scuole. Tantissima gente anche a Milano. Bambini, insegnanti e genitori sfilano per gridare il loro "no" al governo Berlusconi, ai tagli all’università in finanziaria e alla sua controriforma della scuola, appena votata in Senato. Lo sciopero generale della scuola è proclamato da tutti sindacati di categoria (Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda e Snals).

In una giornata che si è aperta con un tempo piovoso, è partito da piazza della Repubblica il corteo organizzato dai sindacati confederali in occasione dello sciopero della scuola. «Uniti per la scuola di tutti», questo è scritto sullo striscione che apre la manifestazionei manifestanti che sfileranno per le vie di Roma per contestare le politiche del Governo in materia di istruzione, in concomitanza con lo sciopero generale della scuola proclamato dai sindacati di categoria (Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda e Snals).

Piazza della Repubblica è strapiena. In testa al corte i gonfaloni dei piccoli comuni in cui saranno chiuse le scuole elementari. Sfilano insegnanti, studenti e genitori. Tantissimi i bambini che sfilano, un gruppo di bambine solleva lo striscione: "Gelmini ti combatteremo con cuore di bambine".

Ecco il contenuto di alcuni striscioni: "Con i fantocci non si governa : referendum". "Le tre "i" : invecchiamento, impoverimento, ignoranza". "Ad un governo di arroganti servono sudditi ignoranti". "Il futuro dei bambini non fa rima con Gelmini". Tra la folla si possono incontrare facce note, come Rosy Bindi, Guglielmo Epifani, Beppe Fioroni, Fabio Mussi e Antonio Di Pietro: sono molte le mamme che portano i loro bimbi per farsi fare una foto insieme a loro.

Centinaia di pullman e diversi treni speciali hanno portato a Roma, da tutta Italia, i lavoratori del settore. Ma in piazza ci saranno anche tante famiglie e studenti, compresi gli universitari che sin dall’inizio hanno solidarizzato con la protesta della scuola.

Si contesta il decreto Gelmini, approvato in via definitiva al Senato, che ripristina il maestro unico alle elementari, con il rischio di mettere in discussione la «tenuta» del tempo pieno, ma non solo. Nel mirino ci sono i tagli dei posti di lavoro e degli orari di lezione, il dimensionamento della rete scolastica (con l’accorpamento di istituti con pochi alunni), la mancanza di investimenti nel settore.

Il corteo si snoderà per le vie del centro e arriverà a piazza del Popolo, dove sono previsti i comizi finali.

È iniziato intorno alle 9 il concentramento degli studenti delle scuole superiori e dei genitori e insegnanti delle primarie in largo Cairoli, a Milano, per il corteo organizzato nell’ambito dello sciopero nazionale del mondo della scuola contro la riforma Gelmini.

Mentre gli studenti universitari si stanno incontrando nelle diverse facoltà degli atenei milanesi per poi ritrovarsi in piazza Cordusio, sono numerosi i piccoli cortei degli studenti medi delle scuole di Milano e provincia che si stanno dirigendo in largo Cairoli. Tra questi gli alunni del liceo Artistico di Brera che, truccati da clown, sfilano dietro uno striscione con la rappresentazione dell’ ‘Ultima cenà di Leonardo da Vinci che recita «Che questa sia l’ultima».

Tre studenti, inoltre, sostengono un altro striscione che riproduce il volto del ministro dell’Istruzione truccata da pagliaccio e con la scritta: «Il regime dei buffoni».

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=80423

 

 

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EmiNews 2008

 

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