5957 Petizione mondiale dei membri CGIE di Svizzera, Croazia e S.Marino contro i tagli della finanziaria

20081103 12:11:00 redazione-IT

[b]Consiglio Generale degli Italiani all’Estero
Delegazione di Svizzera, Croazia e San Marino

Petizione mondiale lanciata dalla delegazione eletta nel Consiglio Generale per gli italiani all’estero (CGIE) in rappresentanza della Svizzera, Corazia e San Marino, rivolta a tutti i Parlamentari italiani, ai consiglieri del CGIE ed ai Presididenti dei Comitati degli italiani all’estero (Comites) nel mondo.Contro i tagli contenuti nella manovra finanzia 2009 a copertura delle politiche per gli italiani all’estero.

PETIZIONE[/b]

PETIZIONE

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[url]http://firmiamo.it/petizionemondialecontroitaglidellafinanziaria[/url]

[b]L’annuncio dei tagli che la Finanziaria del prossimo anno apporterà alle risorse a disposizione per gli organi di rappresentanza, la scuola italiana all’estero, l’assistenza diretta e indiretta ai connazionali, le iniziative culturali e ogni altra attività ha suscitato stupore e scompiglio e in molte parti del mondo si stanno organizzando manifestazioni di protesta.

La misura non è infatti interpretabile come meramente dettata da esigenze di bilancio ma come un vero e proprio disconoscimento della realtà degli Italiani fuori d’Italia e della loro importanza, strategica, per il nostro Paese e il suo sviluppo futuro. Il bilancio a disposizione per il 2009 mette a repentaglio il funzionamento di una rete che si è completata con l’istituzione del Collegio estero e compromette gravemente l’immagine del nostro Paese non solo presso le Italiane e gli Italiani che risiedono all’estero ma anche presso le Autorità e le opinioni pubbliche dei Paesi in cui è maggiore la presenza di connazionali.

I sottoscritti rappresentanti istituzionali delle collettività all’estero, parlamentari, consiglieri del C.G.I.E., presidenti di COMITES, chiedono che il Governo ponga rimedio alla situazione venutasi a creare, ripristinando le risorse per l’anno prossimo allo stesso livello di spesa previsto per l’anno in corso, con un apposito emendamento alla Legge Finanziaria in discussione in Parlamento o, qualora non fosse politicamente o tecnicamente possibile, con un decreto apposito da emanarsi con urgenza all’indomani dell’approvazione della Finanziaria.

Occorre che il trauma che la drastica e generalizzata diminuzione delle risorse a disposizione produrrà sia evitato e che si ristabilisca il clima di fiducia che in questi anni si è tentato di creare. È l’Italia intera ad avere il massimo interesse a non perdere il rapporto con i tanti suoi cittadini che non risiedono sul suo suolo. La storia dell’emigrazione è una storia lunga e triste e solo dopo molte tergiversazioni la nostra legislazione è riuscita a riconoscere l’esistenza della diaspora italiana con la quale, però, si è rischiato e ancora più si rischia di perdere ogni contatto soprattutto con le giovani generazioni. Le difficoltà che i tagli genereranno saranno tali da vanificare i risultati che speriamo positivi della prossima Conferenza Mondiale dei Giovani Italiani nel Mondo.

Noi Italiani all’estero soffriamo della scarsa considerazione dimostrata nei nostri confronti e dell’incomprensione dell’effettiva risorsa che rappresentiamo. L’estensione dello stile di vita italiano, dalla gastronomia alla moda, che alimenta le esportazioni del nostro Paese è in buona parte dovuto alla presenza degli Italiani nel mondo. Così l’attenzione per la nostra cultura e la nostra lingua, la diffusione delle tante bellezze del nostro Paese e dell’incommensurabile patrimonio storico e archeologico è generata dalla nostra presenza nel mondo. Lo stesso turismo, considerando l’importanza e la dimensione del cosiddetto “turismo di ritorno”, non sarebbe più lo stesso senza il ruolo di veri e propri promotori del nostro Paese svolto proficuamente dagli Italiani nel mondo.

Gli Italiani si sono affermati nei vari Paesi che li hanno accolti. Sono stimati e considerati e spesso hanno saputo conquistare i vertici professionali e anche politici. Lo stesso nostro sistema di rappresentanza, Collegio estero, C.G.I.E. e Comites, è molto apprezzato in Europa e preso a esempio da diversi Stati per realizzare un’analoga rappresentanza dei loro cittadini residenti nel mondo.

Siamo consapevoli che una razionalizzazione degli interventi all’estero sia necessaria e, in effetti, sia il C.G.I.E. che i COMITES la chiedono da anni, soprattutto per quanto riguarda l’efficienza e la qualità dei servizi consolari. Vogliamo però essere protagonisti del cambiamento e contiamo di essere considerati e coinvolti nella riflessione per giungere a una migliore, anche in termini di costi, allocazione delle risorse disponibili. Non è però possibile accettare che sia praticamente azzerato l’esistente con i tagli previsti, umiliando tutti gli Italiani residenti nel mondo.

Riteniamo possibile, e assolutamente necessario, che sia posto rimedio a quanto previsto nella Finanziaria o in sede di approvazione della Legge stessa o, eventualmente, con un apposito decreto. Attendiamo fiduciosi un segnale che sia anche di riconoscimento del nostro ruolo e della nostra importanza al di fuori dei confini del Paese.[/b]

http://firmiamo.it/petizionemondialecontroitaglidellafinanziaria

 

 

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EmiNews 2008

 

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