5943 FEDI (PD): “BENE BARROSO SULLA CRISI, SOSTENERE I REDDITI”

20081031 14:43:00 redazione-IT

La Commissione europea, tramite il suo presidente Barroso, ha definito in questi giorni la strategia per affrontare la crisi economica conseguente al crollo finanziario e passare alla ripresa sostenibile. Un quadro di politiche che verranno sviluppate ulteriormente nei prossimi mesi.
L’obiettivo naturalmente è di portare i Paesi dell’Unione ad adottare linee di politica economica, fiscale e di sostegno alle famiglie che rispettino le scelte adottate dalla Commissione. Con alcune interessanti proposte concrete, sulle quali possiamo riscontrare una convergenza con le posizioni già espresse dal Partito Democratico.

Priorità assoluta va data allo sforzo di rendere minimo l’impatto negativo sull’occupazione, sul potere di acquisto e sul livello di benessere dei cittadini dell’Unione. La crisi economica deve essere affrontata con analoga energia e con un approccio coordinato come per la crisi finanziaria. Non è giusto e soprattutto non è economicamente saggio salvare il vertice senza occuparsi della base della nostra realtà economica.

Concordiamo con Barroso quando afferma che, se gli strumenti principali per stimolare la domanda e l’occupazione rimangono ovviamente nelle mani dei Paesi dell’Unione (lo ricordi bene il governo italiano!), è tuttavia certo che per avere successo è necessario lavorare insieme. Il 26 novembre l’UE adotterà un programma completo di ripresa economica basato su obiettivi a breve termine da aggiungere agli obiettivi di medio termine previsti nella strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione.

Prima di tutto misure per aiutare le famiglie d’Europa. Disoccupazione al minimo, anche attraverso il rafforzamento del Globalisation Adjustment Fund e il Fondo Sociale europeo per fare in modo che chi è disoccupato trovi lavoro e possa anche avviare attività d’impresa. La solidarietà tra i Paesi dell’Unione deve crescere.

Il compito dell’Europa dovrà essere quello di adottare politiche per far crescere la domanda. Al contempo, bisogna impegnarsi per far scendere l’inflazione e nel supporto al reddito della parte più vulnerabile della popolazione. Investire in nuove tecnologie, trasporti ed autonomia energetica, fissando un’agenda sul tema dell’efficienza energetica e della tutela ambientale.

Inoltre, Barroso afferma risolutamente che questa crisi non metterà in dubbio la salda applicazione delle regole europee fondamentali: anche il Pd è d’accordo sul fatto che il Patto di stabilità e crescita va mantenuto in vigore, sebbene – come riconosce il presidente della commissione UE – occorre flessibilità, per tenere conto dei differenti aspetti di una crisi che non sta tardando a investire anche le economie reali dei singoli Paesi.

Infine, il leader europeo insiste molto sulla necessità di istituire una vera governance globale dell’economia e della finanza. Se ne parla da molto, ora più che mai è un dovere urgente. Lo dimostra l’origine dell’attuale crisi: poche regole uguali in tutto il mondo e poco condivise, insieme alla mancanza di autorità sopranazionali di controllo e arbitrato.

Possiamo trarre da questa crisi l’opportunità per elaborare un nuovo orizzonte. Va bene “salvare il sistema”, ma non è possibile farlo se la politica non riprende voce sulla finanza e se non si scende a livello delle persone che tutti i giorni fanno i conti con l’economia reale.

On. Marco FEDI
Segretario III Commissione Affari Esteri e Comunitari
Camera dei Deputati

 

 

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EmiNews 2008

 

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