6152 APPELLI. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": AI CONVEGNISTI CHE SI RIUNISCONO OGGI A VITERBO

20081126 13:40:00 redazione-IT

– OSVALDO ERCOLI: LE FORTI RAGIONI DELLA NOSTRA OPPOSIZIONE AL MEGA-AEROPORTO A VITERBO
– ANTONELLA LITTA: L’IMPATTO DEL TRASPORTO AEREO SULLA SALUTE

[Riportiamo il seguente appello diffuso dall’Associazione "Respirare" il 25 novembre 2008, dal titolo completo "Ai convegnisti che si riuniscono oggi a Viterbo nel ‘VI forum internazionale dell’informazione per la salvaguardia
della natura’".
"Respirare" e’ un’associazione viterbese per la promozione dell’azione legale, istituzionale e della societa’ civile, finalizzata ad impedire il disastro ambientale e sanitario che sarebbe provocato dall’entrata in funzione della centrale a carbone di Tor Valdaliga Nord a Civitavecchia.
L’associazione "Respirare" e’ stata promossa dalla sezione di Viterbo dell’"Associazione medici per l’ambiente (Isde – Italia)" e dal "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo]

Egregi signori,
partecipando oggi e nei prossimi giorni al "VI forum internazionale
dell’informazione per la salvaguardia della natura" che si tiene a Viterbo
vorremmo che coglieste l’occasione anche per prender coscienza di tre
vicende che minacciano questo territorio.
La prima: la minaccia dell’avvio di una centrale a carbone a Tor Valdaliga
Nord, a Civitavecchia, che avra’ ricadute catastrofiche per l’ambiente, per
la salute e per l’economia del nostro territorio.
La seconda: la minaccia di nuovamente realizzare a Montalto di Castro una
centrale nucleare, dopo che la volonta’ popolare espressasi in un referendum
nel 1987 sanci’ la cessazione della follia atomica in Italia.
La terza: la minaccia di realizzare a Viterbo un nocivo e distruttivo
mega-aeroporto che devasterebbe irreversibilmente l’area termale del
Bulicame di enorme rilevanza naturalistica, storica, culturale, terapeutica
ed economica, e provocherebbe disastrose conseguenze per la salute e il
benessere dei cittadini.
Vi preghiamo di voler essere attenti a queste tre gravi minacce, e di
volervi associare ai cittadini, ai movimenti e agli illustri scienziati che
sono impegnati contro la centrale a carbone di Tor Valdaliga Nord, contro la
dissennata ripresa del nucleare, contro il mega-aeroporto che devasterebbe
ambiente e salute.
Un cordiale saluto,
L’associazione "Respirare"
Viterbo, 25 novembre 2008

__________________

RIFLESSIONE. OSVALDO ERCOLI: LE FORTI RAGIONI DELLA NOSTRA OPPOSIZIONE AL MEGA-AEROPORTO A VITERBO
[Ringraziamo Osvaldo Ercoli (per contatti: osvaldo.ercoli@fastwebnet.it) per
questo intervento.
Osvaldo Ercoli, gia’ professore amatissimo da generazioni di allievi, gia’
consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa
dell’ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e’ per unanime consenso nel
viterbese una delle piu’ prestigiose autorita’ morali. Il suo rigore etico e
la sua limpida generosita’ a Viterbo sono proverbiali. E’ tra gli animatori
del comitato che si oppone all’aeroporto di Viterbo e s’impegna per la
riduzione del trasporto aereo]

La costruzione di un mega-aeroporto con 10 o addirittura 20 milioni di
passeggeri all’anno, come dovrebbe essere quello di Viterbo nelle
dichiarazioni dei suoi propagandisti, non e’ una bazzecola; e pertanto non
puo’ essere decisa come fosse una gita fuori porta, enfatizzandola e
promettendola con superficialita’ preoccupante, costringendoci a sperare che
questa superficialita’ sia dovuta solo a innocente carenza di conoscenze
tecniche e assoluta ignoranza dell’impatto sul territorio.
La costruzione di un mega-aeroporto da 10 o addirittura 20 milioni di
passeggeri all’anno modifica profondamente la fisionomia del territorio in
tutti i suoi aspetti piu’ caratteristici e sensibili per la salute,
l’ambiente e lo sviluppo.
Ovviamente noi non vogliamo abolire il traffico aereo, come non vogliamo
abolire macchine e strade, strumenti con i quali dobbiamo convivere; ma
vogliamo che questi strumenti siano usati con razionalita’ e consapevolezza,
e non in modo dissennato a fini di mero profitto per alcuni e provocando
gravi danni per tutti.
Il traffico aereo che noi vogliamo sia ridotto e’ una delle fonti di
inquinamento atmosferico di entita’ rilevante, inquinamento dovuto ad
emissioni di anidride carbonica e polveri sottili, che contribuiscono in
ingente misura sia all’effetto serra devastante per la salute del pianeta ed
i cui effetti negativi colpiranno senza distinzione alcuna tutti gli esseri
umani, sia all’insorgere di pericolose malattie.
La costruzione del mega-aeroporto comporta inevitabilmente una enorme
emorragia di denaro pubblico, denaro che si potrebbe invece utilizzare per
le necessita’ piu’ urgenti ed inderogabili della popolazione tutta, e non
solamente per soddisfare gli interessi di pochi.
In particolare, la costruzione del mega-aeroporto di Viterbo sarebbe una
calamita’ ambientale per il territorio circostante l’area aeroportuale: per
le colate indiscriminate di cemento per i vari servizi e infrastrutture, e
per gli inquinamenti vari, un danno irreversibile che si infliggerebbe alla
zona delle sorgenti del Bulicame che sono la naturale e potenziale ricchezza
di Viterbo.
Il denaro pubblico dovrebbe essere finalizzato e speso tenendo conto delle
vere priorita’: e per Viterbo nell’ambito della mobilita’ e’ indiscutibile
la priorita’ dei collegamenti via terra per Roma, in particolare su
ferrovia, anche per alleviare i pesanti disagi dei numerosi pendolari.
*
Noi del "comitato che si oppone al mega-aeroporto a Viterbo e s’impegna per
la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell’ambiente,
della democrazia, dei diritti di tutti" siamo persone che considerano il
nostro pianeta un mondo non infinito ma finito, e le risorse della terra
ugualmente non infinite ma finite: andrebbero quindi usate con estrema
parsimonia ed oculatezza, in modo che tutti gli abitanti del mondo ne
possano godere in pari misura.
Siamo quelli che vorrebbero lasciare ai propri figli, ai propri nipoti,
all’umanita’ da venire una terra ancora vivibile.
Siamo quelli che si rendono conto che le risorse che depauperiamo
giornalmente sono il frutto di milioni di anni di lavoro della natura e che
difficilmente potremo di nuovo ripristinarle.
Siamo quelli che prima di abbracciare l’ipotesi di un progetto siamo usi
analizzarne la realta’ e le conseguenze, e porre sull’altro piatto della
bilancia le ferite inferte dalla realizzazione del progetto all’unico mondo
che abbiamo, e poi consapevolmente prendere una decisione: nel caso del
mega-aeroporto a Viterbo e’ del tutto evidente che provocherebbe un grave
danno all’ambiente e alla salute, al territorio e ai cittadini, ai diritti
di tutti e al pubblico bene.

__________________

RIFLESSIONE. ANTONELLA LITTA: L’IMPATTO DEL TRASPORTO AEREO SULLA SALUTE

[Anticipiamo una sintesi della relazione della dottoressa Antonella Litta
che verra’ presentata al convegno sul tema "L’aeroporto di Ciampino e la
salute dei cittadini", che si svolgera’ a Marino (Roma) il 29 novembre 2008,
sintesi gia’ apparsa nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino".
Antonella Litta e’ la portavoce del Comitato che si oppone alla
realizzazione dell’aeroporto a Viterbo; svolge l’attivita’ di medico di
medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E’ specialista in
Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita’ di ricerca scientifica
presso l’Universita’ di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione
di uno tra i primi e piu’ importanti studi scientifici italiani
sull’interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato
sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11,
pp. 41-47, 1993. E’ referente locale dell’Associazione italiana medici per
l’ambiente (International Society of Doctors for the Environment – Italia).
Gia’ responsabile dell’associazione Aires-onlus (Associazione internazionale
ricerca e salute) e’ stata organizzatrice di numerosi convegni
medico-scientifici. Presta attivita’ di medico volontario nei paesi
africani. E’ stata consigliera comunale. E’ partecipe e sostenitrice di
programmi di solidarieta’ locali ed internazionali. Presidente del Comitato
"Nepi per la pace", e’ impegnata in progetti di educazione alla pace, alla
legalita’, alla nonviolenza e al rispetto dell’ambiente]

Il problema
Nell’ultimo decennio il trasporto aereo ha registrato una costante crescita,
soprattutto per quanto riguarda il settore del trasporto delle merci e
quello dei voli low cost, solitamente legato al turismo definito anche
"mordi e fuggi".
Solo una minima parte della popolazione mondiale viaggia in aereo mentre le
drammatiche conseguenze del surriscaldamento climatico, derivanti anche dal
trasporto aereo, sono pagate dall’intera umanita’ in termini di
desertificazione, alluvioni, cicloni, sconvolgimenti climatici cosi’ gravi
che determinano distruzioni e carestie in aree sempre piu’ estese del
pianeta.
Il trasporto aereo contribuisce in ingente misura alle emissioni di anidride
carbonica – le stime internazionali piu’ accreditate vanno da un minimo dal
3% al 10% – contribuendo cosi’ in maniera decisiva all’effetto serra e
all’inquinamento dell’aria. Le persone che vivono in prossimita’ di scali
aeroportuali sono costrette a subire oltre all’inquinamento dell’aria anche
quello acustico ed elettromagnetico.
Secondo le stime di Eurocontrol, l’organizzazione cui partecipano 38 Stati
europei e il cui scopo principale e’ di sviluppare e mantenere un efficiente
sistema di controllo del traffico aereo a livello europeo, il numero dei
voli nell’Unione Europea raddoppiera’ nel 2020 rispetto al 2003 e cosi’
l’entita’ delle emissioni nocive da trasporto aereo.
Il trasporto aereo si configura cosi’ sempre piu’ come un rilevante elemento
d’inquinamento ambientale e di danno alla salute.
Diverse sono le problematiche ambientali e sanitarie legate a questo
particolare tipo di mobilita’.
Nella presente relazione saranno esaminate le tematiche sanitarie ed
ambientali legate alle emissioni prodotte dai motori degli aerei,
l’inquinamento acustico ed elettromagnetico subito dai residenti in aree
prossime agli aeroporti.
*
Le emissioni dei motori degli aerei
Le emissioni prodotte dai motori degli aerei, alimentati con cherosene (una
miscela composta da diversi tipi di idrocarburi), sono simili per
composizione a quelle generate dalla combustione di altri carburanti fossili
ma contribuiscono fortemente all’effetto serra perche’ sono rilasciate
direttamente nell’atmosfera: nella parte piu’ alta della troposfera e in
quella piu’ bassa della stratosfera e per questo sono ancora piu’ dannose.
Queste emissioni, costituite da gas e polveri, alterano la concentrazione
dei gas serra naturali, a cominciare dall’anidride carbonica (CO2), l’ozono
(O3) e il metano (CH4); innescano la formazione di scie di condensazione e
aumentano gli addensamenti di nubi contribuendo fortemente anche in questa
maniera al surriscaldamento climatico.
Il particolato (PM) derivato dalle emissioni dei motori gioca un ruolo
sempre piu’ importante nel dibattito sul danno da trasporto aereo
all’ambiente, agli ecosistemi e alla salute delle persone, soprattutto di
quelle che vivono in aree prossime agli aeroporti: infatti il quantitativo
maggiore di particolato viene prodotto proprio nelle fasi di decollo ed
atterraggio, e anche dall’attrito delle gomme e dei freni degli aerei nella
fase di atterraggio.
*
L’inquinamento acustico
Le zone prossime ad un aeroporto sono sottoposte all’inquinamento acustico
generato dalle fasi di avvicinamento, atterraggio e decollo degli aerei, e
dal connesso traffico veicolare.
Il rischio di contrarre patologie cardiovascolari, insonnia e disturbi delle
fasi del sonno, irritabilita’, astenia, disturbi del sistema endocrino, del
sistema digestivo e dell’udito e’ elevatissimo come ormai noto da moltissimo
tempo e dimostrato scientificamente.
Ben documentati anche i disturbi dell’apprendimento in studenti che
frequentano scuole ubicate in aree sottoposte ad inquinamento acustico.
*
L’inquinamento elettromagnetico
I sistemi radar delle torri di controllo e quelli a bordo degli aerei
insieme alle antenne di radiotrasmissione ed ai sistemi elettromagnetici
utilizzati per i controlli di sicurezza producono inquinamento
elettromagnetico e i lavoratori e i residenti in aree prossime agli
aeroporti possono essere esposti ad effetti di sommazione di campi
elettromagnetici provenienti da piu’ fonti: antenne di telefonia, cavi
elettrici ad alta tensione, linee elettriche delle ferrovie etc.
Questo particolare tipo di inquinamento, soprattutto quello legato alla
presenza degli aeroporti, e’ sicuramente il meno studiato e se ne sa ancora
poco.
*
La difesa del diritto alla salute
Lorenzo Tomatis, gia’ direttore dello Iarc e presidente dell’Associazione
italiana medici per l’ambiente Isde (International Society of Doctors for
the Environment – Italia) affermava: "tutti gli esseri umani sono
responsabili dell’ambiente, e i medici lo sono due volte".
Lorenzo Tomatis era un medico, scienziato e scrittore ma soprattutto un uomo
giusto ed onesto.
Un personaggio scomodo perche’ capace di dire la verita’ in ogni
circostanza. Egli ha sostenuto e dimostrato nella sua lunga attivita’ di
ricerca che la maggior parte delle malattie deriva dall’interazione tra
fenomeni di inquinamento ambientale e genetica umana. Questa certezza e
consapevolezza e’ stata recepita anche nel nuovo Codice di deontologia
medica che all’articolo 5 afferma: "Il medico e’ tenuto a considerare
l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante
della salute dei cittadini… Il medico favorisce e partecipa alle
iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di
promozione della salute individuale e collettiva".
Quindi i medici sono chiamati ad un ruolo di responsabilita’ nella tutela e
salvaguardia dell’ambiente proprio come primo intervento per la difesa della
salute di tutte le persone.
Il trasporto aereo rappresenta inconfutabilmente un fattore di rischio e
danno alla salute e all’ambiente, e pertanto deve essere costantemente
studiato, monitorato nei suoi effetti e soggetto a programmi e politiche di
contenimento e riduzione.

http://www.coipiediperterra.org/

 

 

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EmiNews 2008

 

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