6176 Rapporto ILO. Cresce la disuguaglianza salariale e non si riducono le differenze di genere

20081128 17:48:00 redazione-IT

– Discriminazione sul lavoro. Procedura contro 6 paesi UE, tra cui l’Italia.
– La libera circolazione dei lavoratori è un vantaggio per l’Europa.
– Il Parlamento europeo chiede di innalzare l’età pensionabile e di ridurre le imposte sul lavoro.
– Invecchiamento e crisi dei sistemi pensionistici: l’immigrazione potrebbe essere la soluzione.

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Osservatorio Inca Cgil per le politiche sociali in Europa

Rapporto ILO. Cresce la disuguaglianza salariale e non si riducono le differenze di genere

Rapporto ILO sui salari nel mondo: la crisi economica mondiale produrrà nel 2009 tagli dolorosi ai salari di milioni di lavoratori nel mondo. Saranno colpiti soprattutto i salari bassi e le famiglie più povere. Ma anche classi medie saranno seriamente danneggiate. E resta grande il divario di retribuzione tra uomini e donne

Discriminazione sul lavoro. Procedura contro 6 paesi UE, tra cui l’Italia

La Commissione europea ha inviato pareri motivati a sei paesi UE sollecitandoli ad attuare appieno la normativa che proibisce la discriminazione nell’accesso al lavoro e nell’occupazione. Austria, Lituania, Slovenia, Ungheria, Italia e Malta hanno due mesi di tempo per rispondere.

La libera circolazione dei lavoratori è un vantaggio per l’Europa

La libera circolazione dei lavoratori dei paesi che hanno aderito all’UE nel 2004 e nel 2007 ha avuto un impatto positivo sull’economia degli Stati membri. I lavoratori dei nuovi paesi UE hanno dato infatti un contributo significativo alla crescita economica, senza penalizzare in modo significativo i lavoratori locali e senza determinare un "dumping salariale".

Il Parlamento europeo chiede di innalzare l’età pensionabile e di ridurre le imposte sul lavoro

A fronte dell’invecchiamento della popolazione, il Parlamento europeo chiede di ammodernare i sistemi di protezione sociale e i regimi pensionistici per garantirne la sostenibilità. Secondo l’Europarlamento occorre innalzare l’età pensionabile, ricorrere maggiormente a schemi pensionistici complementari e professionali, limitare le imposte sul lavoro e riformare i sistemi di assistenza sanitaria.

Invecchiamento e crisi dei sistemi pensionistici: l’immigrazione potrebbe essere la soluzione
Secondo il rapporto presentato dalla Commissione europea in occasione del secondo Forum Demografico Europeo (Bruxelles, 24-25 novembre) la percentuale di lavoratori ultrasessantenni in Europa non raggiunge ancora l’obiettivo di Lisbona (50%). Tuttavia un numero crescente di europei decide di continuare a lavorare nella terza età, invertendo la precedente tendenza al prepensionamento e contribuendo ad alleviare il problema dell’invecchiamento demografico nell’Ue. Ma la vera soluzione potrebbe venire proprio dall’immigrazione, come mostra l’esempio del Regno Unito, destinato a diventare il paese più popolato dell’UE grazie ai flussi migratori.
Conferenza euro africana sull’emigrazione e lo sviluppo
Si è svolta a Parigi, nel quadro della presidenza francese dell’Unione europea, la seconda Conferenza ministeriale euro-africana sull’emigrazione e lo sviluppo. Vi hanno preso parte oltre 80 delegazioni di Europa e Africa, riunitesi per definire un programma di cooperazione pluriennale in materia d’emigrazione e di sviluppo imperniato sui tre aspetti: l’emigrazione legale, la lotta contro l’emigrazione irregolare, le sinergie tra emigrazione e sviluppo.

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EmiNews 2008

 

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