6190 "I TAGLI ALL’ESTERO NON LI VOGLIAMO": LA COMUNTÀ ITALIANA IN SVIZZERA MANIFESTA DAVANTI AI CONSOLATI

20081201 17:51:00 redazione-IT

CONTRO I TAGLI DELLA FINANZIARIA

"I tagli all’estero non li vogliamo". Con questo slogan, sabato 29 novembre, la comunità italiana in Svizzera ha manifestato di fronte ai consolati italiani distribuiti sul territorio elvetico, Basilea, Berna, Ginevra, Losanna, San Gallo, Zurigo e l’agenzia di Neuchâtel, esprimendo "civilmente la propria opinione sui tagli della finanziaria 2009"
I manifestanti, circa 2500, hanno consegnato ai consoli una lettera ed una petizione indirizzate al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed ai ministri del governo ricordando loro che nel preventivo della finanziaria 2009 il governo di centro destra ha stralciato circa 62 milioni di franchi destinati agli italiani residenti all’estero creando le premesse per il collasso del sistema Italia nel mondo.

A farne le spese saranno in primis la diffusione della lingua e cultura italiana, i connazionali indigenti e gli organismi di rappresentanza Comites e CGIE.
Nel corso delle manifestazioni sono stati occupati il Consolato Generale di Basilea e il Consolato di Losanna. A Basilea una ventina di studenti sostenuti dai Comites, dagli esponenti dei partiti di opposizione, dai rappresentanti delle associazioni, dai comitati dei genitori, dagli enti gestori, dagli insegnanti assunti in loco e ministeriali, hanno occupato, alle ore 12 di sabato 29, il Consolato Generale intenzionati a resistere fino a quando il ministro degli esteri, Franco Frattini, non si fosse deciso a recarsi nella città renana ad ascoltare le loro ragioni. Gli studenti occupanti hanno ricevuto numerose manifestazioni di solidarietà da parte di parlamentari e membri del CGIE.
Anna Ruedeberg, Michele Schiavone e l’on. Franco Narducci si sono recati a Basilea per esprimere di persona il proprio sostegno agli studenti e si sono impegnati, come CGIE e come gruppo parlamentare, a continuare nella ricerca delle soluzioni che possano sbloccare la grave situazione che rischia di compromettere la vita della comunità italiana nel mondo a partire dal 2009.
Dopo 24 ore di trattative e grazie soprattutto alle rassicurazioni di ulteriore coinvolgimento da parte dei parlamentari, Claudio Micheloni, Franco Narducci e Gianni Farina, e del CGIE,- i quali chiederanno formalmente al governo di riferire in parlamento sulle manifestazioni in Svizzera e sulle iniziative che esso intende mettere in campo per fronteggiare la profonda crisi amministrativa e di gestione del sistema italiano all’estero, gli occupanti del Consolato generale di Basilea hanno deciso di interrompere l’occupazione al grido di: "questo è stato solo un assaggio… I brutti giorni non son finiti!".

(aise/Eminotizie)

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Comunicato stampa del 1° dicembre 2008

Manifestazione di protesa davanti al Consolato Generale di Basilea

Oltre 250 connazionali hanno partecipato sabato 29 novembre 2008 alla manifestazione davanti al Consolato Generale di Basilea per protestare contro i tagli previsti dalla legge
finanziaria 2009. Le misure di risparmio colpiranno pesantemente gli italiani all’estero, soprattutto per quanto concerne i finanziamenti ai corsi di lingua e cultura italiana.
La manifestazione pacifica organizzata dai COMITES di Basilea, Soletta e Argovia ha coinvolto i rappresentanti delle associazioni e degli enti gestori e ha visto la partecipazione sentita e spontanea di molte famiglie e studenti preoccupati dalla possibile chiusura dei
corsi.
Una delegazione dei manifestanti, composta dai rappresentanti dei COMITES, degli Enti gestori, delle Associazioni genitori e dei docenti, è stata ricevuta dal Console Generale di Basilea, Dr. Rodolfo Buonavita. Al Console Generale sono state consegnate una petizione
firmata da oltre 3000 famiglie e una nota di protesta rivolta al Capo dello Stato e al Presidente del Consiglio.

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Comitato degli Italiani all’ Estero
Nauenstr. 71 – 4002 Basilea
Tel. 061/271 78 50 www.comites comites-basilea.ch comites@vtxmail vtxmail.ch .

Lettera al Presidente della Repubblica
GIORGIO NAPOLITANO

Al Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
Palazzo del Quirinale
Roma

Al Presidente del Consiglio
On. Silvio Berlusconi
Palazzo Chigi
Piazza Colonna
Roma

Pc.:
Ministro Economia e Finanze
On. Giulio Tremonti
Ministro Affari Esteri
On. Franco Frattini

Sottosegretario di Stato
Sen. Alfredo Mantica

Presidente della Camera dei Deputati
On. Gianfranco Fini

Presidente del Senato
Sen. Renato Schifani

Ai Capigruppo
della Camera dei Deputati
del Senato

Ai 18 parlamentari eletti nella circoscrizione estero

Al Segretario Generale del CGIE
Sig. Elio Carrozza

Gentile Presidente,

La legge finanziaria 2009 ancora in discussione nel Parlamento italiano prevede, per alcuni interventi specifici, dei sacrifici difficilmente sostenibili da parte degli italiani che vivono all’estero.
Se la normativa sarà approvata senza modifiche, produrrà degli effetti traumatici ed insanabili nei rapporti futuri tra i cittadini italiani all’estero e la madrepatria.

L’annuncio degli ingenti tagli, che la Finanziaria del prossimo anno apporterà agli interventi destinati al funzionamento degli organi di rappresentanza, all’insegnamento della lingua e cultura italiana all’estero, all’assistenza diretta e indiretta ai connazionali, alle iniziative culturali e ad ogni altra attività destinata al sistema degli italiani all’estero, ha suscitato profondo stupore e scompiglio nella collettività italiana tanto da indurla, nel corso delle scorse settimane, a promuovere con
l’ausilio dei Comitati degli italiani all’estero in Svizzera (Com.It.Es.), delle associazioni dei genitori e degli insegnanti, numerose assemblee pubbliche ed una manifestazione nazionale di protesta, che si è svolta a Berna il 31 ottobre us, in occasione della visita del Sottosegretario, Sen. Alfredo Mantica.

Quell’iniziativa, tesa a richiamare l’attenzione del governo sul malcontento della comunità rispetto alla manovra finanziaria destinata agli italiani all’estero, ha visto un’ampia partecipazione sentita e spontanea di connazionali di tutte le età e significativamente di numerosi studenti, degli organismi di rappresentanza politica, sociale ed associativa, provenienti da ogni area geografica della Svizzera.

I cittadini italiani in Svizzera esprimono una forte preoccupazione per i pesanti tagli, annunciati dal 2009 al 2011, ai vari capitoli di intervento che regolano la vita del sistema che hanno costruito con tanti sacrifici. Chiedono la revoca di tali misure ed il ripristino totale dei capitoli per il sostegno e la promozione delle politiche destinate agli italiani all’estero. Come anche reclamano l’estensione del diritto alla defiscaliz-zazione dell’ICI sulla prima casa anche a chi è residente all’estero. Sembra
assurdo che proprio nel momento di maggiore considerazione le nostre comunità all’estero debbano essere umiliate e punite ingiustamente dal nostro Paese.

Gli interventi dell’Italia a favore delle nostre comunità servono non solo a mantenere vivi i rapporti tra i residenti all’estero ed il nostro Paese, ma concorrono anche alla promozione dell’immagine e dell’economia dell’Italia. Tra questi, in particolare i corsi di lingua e cultura italiana continuano a svolgere una funzione di rilievo per la formazione e lo sviluppo dell’identità dei ragazzi e delle
ragazze che li frequentano. I risultati statistici confermano come la sicurezza nella padronanza della lingua materna costituisca una premessa fondamentale per il buon apprendimento della lingua locale e una ricchezza irrinunciabile nel processo di integrazione nella realtà scolastica locale, nel mondo del lavoro e nella società in senso lato.

I corsi costituiscono l’architrave a sostengono del bi- e plurilinguismo e alimentano significative competenze multiculturali. Da ciò muove la necessità di un investimento a lungo termine.
I rappresentanti della collettività italiana in Svizzera, i consiglieri del CGIE, i presidenti dei COMITES, i rappresentanti degli enti, delle associazioni e dei Comitati Genitori, le famiglie e gli alunni chiedono che il Governo ponga rimedio alla situazione venutasi a creare, ripristinando le risorse per l’anno prossimo allo stesso livello di spesa previsto per l’anno in corso mediante un
decreto o un fondo specifico, indicando una corsia preferenziale, già nel dibattito parlamentare sulla legge finanziaria che sarà dibattuta nei prossimi giorni nel Senato della Repubblica.

Attendiamo fiduciosi una Sua risposta, che sia anche di riconoscimento del nostro ruolo e della nostra importanza al di fuori dei confini del Paese.
Nell’attesa voglia gradire l’espressione dei nostri migliori sentimenti di cittadini italiani.

I COMITES della Circoscrizione Consolare di Basilea

Per il COMITES di Basilea
Il Presidente
Antonio Arcuri

Basilea, 29 novembre 2008

 

 

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EmiNews 2008

 

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