6230 SINISTRA DEMOCRATICA in Svizera: l'iniziativa politica tra gli italiani all'estero

20081209 09:01:00 redazione-IT

Il Coordinamento di Sinistra Democratica in Svizzera, riunitosi a Zurigo il 7 dicembre 2008, ha fatto il punto sugli impegni riguardanti l’iniziativa politica tra gli italiani all’estero.

Sciopero generale indetto dalla CGIL

Lo sciopero generale indetto dalla CGIL il prossimo 12 dicembre rappresenta un momento importante di opposizione alle misure economiche e sociali assunte di fronte alla crisi dal governo Berlusconi: misure che risultano assolutamente insufficienti a garantire il potere d’acquisto di salari e pensioni e prive delle risorse necessarie per gli ammortizzatori sociali a tutela dei milioni di lavoratori precari che per primi stanno conoscendo l’espulsione dal ciclo produttivo.

Lo sciopero rappresenta un richiamo forte e giusto affinché la politica metta al primo posto i diritti del lavoro e la tutela dei ceti più deboli, che rischiano oggi di essere travolti in una logica che si preoccupa solo di salvare il potere finanziario. Rispetto a questi temi, anche in Svizzera rivendichiamo insieme al sindacato locale la difesa del potere di acquisto dei salari e la necessitâ di legare il sostegno alle grandi banche ad una radicale iniziativa moralizzatrice e di controllo pubblico del settore finanziario.
Sinistra Democratica esprime l’auspicio che allo sciopero aderisca in misura significativa anche il personale di amministrazioni italiane operanti all’estero e chiede che la CGIL si faccia carico anche delle rivendicazioni delle comunità italiane nel mondo affinchè vengano ripristinate le risorse per alcuni servizi essenziali alle comunità.

Costituente della sinistra italiana in Svizzera

Sinistra Democratica in Svizzera ritiene urgente dare vita anche in questo Paese ad un soggetto nuovo ed originale della sinistra italiana. Il dato ormai evidente è che in Svizzera si stia perdendo la presenza della sinistra italiana: una presenza e una tradizione che risale alla storia dell’antifascismo e si è poi estesa e radicata nelle rivendicazioni dei diritti delle nostre collettività. Non bastano le trasformazioni sociali e culturali della nostra comunità a spiegare questo declino. Vi sono ragioni più specifiche e politiche che vanno indagate: la perdita di iniziativa e di eleborazione dell’associazionismo politico, la scelta di dare vita, tra gli italiani all’estero, al Partito Democratico secondo una visione a tratti egemonica che tende ad assorbire l’insieme delle rappresentanze. È evidente poi la difficoltà, e talvolta la scarsa volontà a voler costruire un soggetto effettivamente nuovo ed unitario delle forze della sinistra. Anche così si spiega il risultato fortemente negativo dell’Arcobaleno alle elezioni politiche dello scorso aprile.
Noi non ci arrendiamo. Pensiamo che una presenza della Sinistra italiana in questo Paese sia ncora utile ed importante: come forza in grado di porre all’attenzione della Svizzera le tematiche ancora aperte dei diritti e della cittadinanza e di affiancare le forze politiche e sindacali svizzere nelle iniziative sociali e civili. Pensiamo inoltre ad una sinistra che sappia definire un nuovo profilo degli interventi italiani a sostegno delle nostre collettività e sappia restituire al nostro Paese la testimonianza della sua storia di emigrazione come strumento per affrontare i temi dei migranti.
Il nostro riferimento è certamente la Costituente avviata in Italia, ma la nostra prospettiva deve essere la costruzione di un soggetto autonomo ed originale, calato nella realtà in cui viviamo, capace di raccogliere anche il contributo di forze politiche e sindacali, di singole personalità del Paesi in cui viviamo. Per quest’obiettivo nelle prossime settimane ci faremo promotori di una iniziativa di dibattito e di aggregazione attorno ad un nucleo di proposte e idee che porremo all’attenzione della nostra comunità.

I tagli ai corsi di lingua e cultura italiana

I massicci tagli ai capitoli degli italiani all’estero decisi dal governo Berlusconi colpiscono diversi interventi di sostegno alle nostre comunità e soprattutto mettono in discussione la continuità dei corsi di lingua e cultura italiana. I tagli sono espressione di una politica „miope“, che annulla di colpo elaborazioni condivise sulla funzione della promozione linguistica e culturale e sul ruolo delle nostre collettività come elemento moltiplicatore della cultura italiana nel mondo. Di fronte al rischio di una grave riduzione, chiediamo al Governo, al Parlamento, alle Autorità consolari di adoperarsi affinchè, anche attraverso misure amministrative, siano ripristinate le risorse necessarie per garantire la continuità dei corsi. Nello stesso tempo, in attesa di una riforma legislativa, le rappresentanze degli italiani in Svizzera ( COMITES, CGIE, Associazioni e Partiti), assumendo come centrale l’interesse della comunità, devono farsi promotori di una proposta di riordino organizzativo e gestionale del servizio scolastico. In particolare appare necessario ottimizzare l’impiego del personale docente MAE e di quello locale, al quale vanno fornite precise garanzie e regole contrattuali, procedere ad una concentrazione delle gestioni pubbliche e private, anche per evitare dispersione di risorse. Inoltre, cogliendo anche le opportunità date dalle norme svizzere sull’insegnamento delle lingue nazionali, vanno sollecitate le nostre Autorità scolastiche ad intraprendere trattative a livello cantonale per verificare una possibile compartecipazione svizzera all’insegnamento della lingua e della cultura italiana.

Basilea, 08.12.2008

Sinistra Democratica in Svizzera
Wallstrasse 10
4002 Basilea
Tel./Fax +41 61 272 24 10
info@sinistra-democratica.ch

 

 

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EmiNews 2008

 

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