6221 Amaro (CGIL): “Cresce nel mondo dell’emigrazione la mobilitazione contro i tagli della Finanziaria

20081205 13:44:00 redazione-IT

Il vice segretario CGIE Andrea Amaro: “Cresce nel mondo dell’emigrazione italiana la mobilitazione contro i tagli della Finanziaria”

ROMA – Si estende in tutta la comunità degli italiani all’estero la protesta e la mobilitazione contro i tagli previsti dalla finanziaria al capitolo di spesa per l’emigrazione italiana. Particolarmente pesante, riduzione di oltre il 50%, è l’intervento sulle voci di vitale importanza come l’assistenza diretta ed indiretta per i connazionali che si trovano in condizione di bisogno ed i finanziamenti alle attività di lingua e cultura, che rappresentano la risposta alla domanda crescente delle generazioni più giovani.

Si tratta di cifre in assoluto relativamente limitate ma tali da compromettere le attività in atto, che già risultano inadeguate rispetto ai bisogni dei nostri connazionali.

Per la prima volta dal dopoguerra si delinea il rischio concreto di una frattura fra il mondo dell’emigrazione e l’Italia, con un danno profondo per il nostro paese in termini economici e culturali ed un suo indebolimento sul terreno geopolitico.

L’emigrazione ha dato tanto all’Italia in termini di rimesse economiche e soprattutto ha rappresentato un’insostituibile risorsa per la diffusione dell’immagine dell’Italia, la penetrazione della sua economia, l’attrattiva della sua cultura e delle bellezze naturali.

Considerare l’emigrazione soltanto un peso significa riperpetuare il danno nei confronti di chi è stato costretto ad emigrare per cercare il lavoro e le migliori condizioni di vita che non erano assicurate in patria e, soprattutto, significa compromettere una delle principali risorse che l’Italia può mettere in campo in un mondo globalizzato: le comunità italiane ed il loro ruolo nei paesi di accoglienza.

Il Governo italiano si ostina a non volere modificare la politica dei tagli previsti dalla finanziaria ma deve sapere che noi non ci rassegneremo e continueremo a richiedere provvedimenti legislativi che ripristinano la spesa per le comunità all’estero, sicuri di poter contare sull’appoggio delle associazioni, sull’impegno dei Parlamentari eletti all’estero e di gran parte del Parlamento italiano. La mobilitazione deve continuare in Italia ed all’estero, nuove manifestazioni dovranno realizzarsi nelle principali città del mondo e nei luoghi simbolo della nostra emigrazione e nessun esponente del governo italiano all’estero potrà sottrarsi al confronto con le nostre comunità e le loro richieste. Il movimento sindacale, in primo luogo la Cgil, sosterrà, in Italia ed all’estero queste richieste.

Si tratta di un problema che interessa tutti, al di là delle distinzioni politiche, e che richiede un impegno unitario di tutte le componenti politiche ed associative, in coerenza con una lunga storia di lotte per migliorare le condizioni dei cittadini italiani nel mondo ed assicurare loro pienezza di diritti.

A cosa serve avere riconosciuto il diritto di voto anche ai residenti all’estero, avere consentito di eleggere una loro rappresentanza parlamentare se poi i loro diritti fondamentali, la loro stessa dignità vengono nei fatti misconosciuti? (Andrea Amaro*/Inform)

*Vice segretario generale del CGIE per l’area di nomina governativa

 

 

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EmiNews 2008

 

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