6266 Abruzzo, vince il PDL. Crolla l'affluenza: meno 16% rispetto al 2005. Il Pd scende al 20%

20081216 10:08:00 redazione-IT

Corruzione: arrestato il sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso (Pd). Indagato anche Carlo Toto, patron di Air One

A più di due terzi delle sezioni scrutinate (1.169 su 1.625 seggi), Gianni Chiodi conduce con un vantaggio incolmabile la corsa verso la presidenza della Regione Abruzzo. Il distacco con il candidato del centrosinistra, Carlo Costantini, è tale che la vittoria per l’esponente di destra può dirsi certa. I voti per lui sono 183.925 con una percentuale del 48,9 per cento. L’esponente del Pd-Idv è a 160.732 con una percentuale del 42,7 per cento. Per quanto riguarda i partiti, il Pdl è al primo posto con il 35,4 per cento seguito dal Pd con il 20 per cento e dall’Idv. Ottimo risultato per il movimento di Antonio Di Pietro che alle scorse regionali aveva ottenuto solo il 2,4 per cento mentre ora è sul 15,4.

Proprio sull’alleanza con l’Idv e sulla scelta di Carlo Costantini come candidato presidente si appuntano le critiche del senatore Pd Marco Follini che evidenzia «il costo politico dell’alleanza con Di Pietro». Sulla stessa lunghezza d’onda Nicola Latorre. Caustico Parisi: «Spero che ora Veltroni rinsavisca».

Il dato fino ad ora definitivo e ufficiale è rappresentato dalla bassissima affluenza alle urne, che si è attestata intorno al 53%, un dato storico per la regione Abruzzo, circa il 16% in meno rispetto alle amministrative di tre anni fa. Il voto anticipato arriva dopo la bufera giudiziaria relativa a presunte tangenti nella sanità che nello scorso luglio ha travolto la Giunta regionale, portando a undici arresti eccellenti, tra i quali quello del presidente della Regione, Ottaviano Del Turco. Oltre che per il presidente della regione si votava anche per l’elezione di 500 consiglieri regionali.

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Pd: «Segno di malessere. Necessario moralizzare la politica»

Il forte astensionismo che si è registrato per le elezioni in Abruzzo dimostra che c’è «malessere» e indica che il Pd deve «fare di più sulla strada della moralizzazione della vita pubblica», secondo il segretario democratico Walter Veltroni.
Parlando all’assemblea dei circoli del Pd del Lazio, Veltroni spiega: «Dobbiamo essere severi con noi stessi, ed essere severi con gli altri. E Berlusconi non si deve permettere di parlare di una questione morale nel nostro partito». Resta il fatto, insiste, che «ci sono situazioni nelle quali dobbiamo intervenire con severità e durezza. Io dico che in certe situazioni è meglio pagare un prezzo elettorale subito, ma garantire un futuro al riformismo e al Pd».

Prima che fossero noti i risultati definitivi Andrea Orlando, portavoce del Partito Democratico ha inoltre dichiarato: «Si delinea una vittoria del candidato della destra in Abruzzo. Si tratta di un’affermazione che è tuttavia il frutto di un clamoroso dato, quello di un’astensione di massa dal voto, piuttosto che di un travaso di voti dal centrosinistra alla destra. Sta qui, innanzitutto, la causa dell’insuccesso della nostra coalizione».

«Molti cittadini, non partecipando al voto – ha continuato Orlando – hanno espresso una presa di distanza da una politica che in quella regione, anche per le note vicende giudiziarie, è apparsa lontana dalla gente. Il Partito Democratico è stato colpito più di altre forze politiche da questo malessere e ciò per noi sarà motivo di riflessione. Il Pd, infatti, è nato proprio per rinnovare la politica, l’azione di governo a tutti i livelli, le classi dirigenti. E questo voto ci impone di proseguire con più determinazione su questa strada di rinnovamento e di superamento di vecchie logiche e modi di fare politica».

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Corruzione, arrestato il sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso (Pd). Indagato anche Carlo Toto, patron di Air One

Sono 40 complessivamente gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura della repubblica di Pescara (titolare il Pm Gennaro Varone), sulle presunte tangenti negli appalti pubblici, che ha portato nella notte all’arresto del sindaco Luciano D’Alfonso, che è anche segretario regionale del Pd, dell’imprenditore Massimo De Cesaris e dell’ex dirigente al patrimonio del comune di Pescara, Guido Dezio. Tra gli indagati anche il patron di Air One, Carlo Toto e il fratello Alfonso. Indagato anche l’imprenditore Dino Di Vincenzo.

De Cesaris è titolare insieme al padre della società Fidia, che ha vinto l’appalto per la gestione dei servizi cimiteriali. L’accusa sarebbe di associazione per delinquere, concussione, abuso e falso ideologico e truffa per D’Alfonso e Dezio, corruzione per De Cesaris. Secondo l’accusa, invece, Carlo Toto e il fratello Alfonso avrebbero fornito al sindaco di Pescara un’auto con autista per tre anni, dal settembre 2004 al gennaio 2007, per ottenere appalti. Dalle indagini, inoltre, sarebbero state trovate tracce di tangenti in denaro, concessione di voli gratis sulla compagnia area Air One, pranzi e cene per circa 11mila euro. I fratelli Toto, sempre secondo le accuse, avrebbero anche versato finanziamenti a società ed enti ricollegabili in qualche modo a D’Alfonso ( 100 mila euro alla Pro Loco di Lettomanoppello, 100mila euro per acquisito mezzo di soccorso sempre a Lettomanoppello).

Nel corso della notte si è anche appreso che D’Alfonso aveva già presentato da qualche giorno le sue dimissioni da primo cittadino e da segretario regionale del partito.Una decisione che era rimasta in gran segreto proprio per non interferire su una campagna elettorale difficile. Ora a Pescara si metteranno in moto le procedure di scioglimento anticipato del Consiglio comunale e con il ritorno al voto anticipato che potrebbe arrivare già nel turno elettorale di giugno 2009. D’Alfonso, al suo secondo mandato, era stato confermato nell’incarico nell’aprile scorso a larghissima maggioranza.

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EmiNews 2008

 

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