20070824 13:32:00 redazione-IT
”Esprimo il dolore mio e di tutta la Cgil per la scomparsa di Bruno Trentin”: con queste parole il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, saluta un ”protagonista” della storia della Cgil a cui, dice il leader sindacale, ”lascia una lezione di grande rigore morale, coerenza e autonomia difese con intransigenza, di attenzione ai valori sociali e di difesa del valore della confederalita”’. ”Bruno ha rappresentato in tutto il dopoguerra un punto di riferimento fondamentale nella lotta per la democrazia, l’uguaglianza sociale e per i diritti del mondo del lavoro. Si puo’ dire che non c’e’ pagina nella storia della Cgil e del movimento sindacale italiano in cui non sia stato protagonista.
Il piano per il lavoro, la programmazione economica, la centralita’ del Mezzogiorno, le lotte operaie dell’autunno caldo, la stagione del sindacato dei diritti, gli accordi fondamentali del ’92 e del ’93 lo hanno visto protagonista indiscusso”, ricorda Epifani. Alla Cgil, aggiunge Epifani, ”Bruno lascia una lezione di grande rigore morale, coerenza e autonomia difese con intransigenza, di attenzione ai valori sociali e di difesa del valore della confederalita’. A lui deve molto non solo la Cgil ma l’insieme del movimento dei lavoratori, le forze politiche del Paese e le altre organizzazioni sindacali verso le quali ebbe sempre una grande attenzione unitaria a partire dall’esperienza dei metalmeccanici”. La Cgil si stringe ”vicino alla famiglia e a Marie ed esprime il suo cordoglio e fara’ di tutto perche’ il suo esempio e la sua figura restino come punto di riferimento per le nuove generazioni”.
24/08/2007
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EmiNews 2007
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