3764 CONTINUA LA MOBILITAZIONE DEGLI EDILI SVIZZERI PER IL CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO

20071025 12:50:00 redazione-IT

COINVOLTI DECINE DI MIGLIAIA DI ITALIANI EMIGRATI O FRONTALIERI. IL SOSTEGNO DEL SINDACATO ITALIANO MARTEDI’ 30 ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

Il sindacato italiano ribadisce il suo sostegno pieno e convinto alla lotta dei lavoratori edili svizzeri per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro.

Si tratta non soltanto di solidarietà tra organizzazioni sindacali che ormai da anni collaborano proficuamente, ma anche di un interesse diretto per meglio esercitare la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori italiani emigrati (sono 290.000 gli italiani residenti in Svizzera) e frontalieri (oltre 50.000 dalle provincie di Como, Sondrio, Varese, Verbano – Cusio – Ossola, Aosta e Bolzano).

Martedì 30 ottobre prossimo anche questo problema sarà portato dai sindacati all’attenzione del Parlamento italiano, nel corso dell’audizione già programmata da parte del Comitato per gli italiani all’estero della Camera dei Deputati, presieduto dall’on. Franco Narducci, dedicata al mantenimento dell’indennità speciale di disoccupazione anche dopo il 1° giugno 2009 e dei ristorni fiscali per i frontalieri.

Allego il comunicato in proposito del Consiglio sindacale interregionale Ticino-Lombardia – Piemonte; analoga presa di posizione sarà assunta dal CSIR Lombardia-Grigioni.

Claudio Pozzetti
Responsabile nazionale CGIL frontalieri
Consigliere CGIE

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LA NOSTRA SOLIDARIETA’ e il NOSTRO SOSTEGNO
AI LAVORATORI EDILI in SVIZZERA

In tutta la Svizzera i lavoratori edili lottano per riavere il Contratto Nazionale di Lavoro (Contratto Mantello) disdetto unilateralmente dall’Associazione degli Impresari costruttori. Agli scioperi sui cantieri NEAT e su quelli di Berna, Neuchàtel e Zurigo, seguirà nei prossimi giorni lo sciopero di tutti i lavoratori edili di Zurigo.

Con la disdetta del Contratto Mantello non sono più garantiti i salari minimi finora definiti, né la tredicesima mensilità, le ferie, l’orario di lavoro regolare, e neppure la perdita di guadagno e la tutela contro i licenziamenti in caso di infortunio. La Conseguenza del vuoto contrattuale è il rischio di imbarbarimento delle condizioni di lavoro nei cantieri svizzeri.

Il Contratto Nazionale Mantello dell’Edilizia, in vigore da più di 60 anni, è uno dei più importanti Contratti collettivi esistenti in Svizzera. Il Consiglio Sindacale Interregionale Ticino-Lombardia-Piemonte è pienamente solidale con le rivendicazioni dei lavoratori dell’Edilizia, consapevole del fatto che sono più di 12.000 gli italiani – tra residenti e frontalieri – che operano in questo settore in Svizzera. Il C.S.IR. è anche allarmato per le conseguenze che il vuoto contrattuale può avere sulla politica dell’Europa, in particolare sugli Accordi Bilaterali Svizzera – U.E., che tra l’altro saranno sottoposti a Referendum facoltativo in Svizzera nel 2009. Infatti, nel confermare che la libera circolazione delle persone tra Svizzera e U.E. è un passaggio importante sulla strada dell’integrazione, il CSIR rileva che il vuoto contrattuale fa cadere un importante strumento contro il dumping salariale e sociale, e così si rischia di inasprire il risentimento contro gli stranieri, già purtroppo diffuso in diversi strati della popolazione svizzera.

Il C.S.IR. sostiene il diritto dei lavoratori edili a ottenere il Contratto Nazionale di lavoro, e ne sostiene le lotte rivendicative che sono a difesa delle condizioni di lavoro ma al tempo stesso per l’affermazione di una maggiore coesione sociale.

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Presidente : Roberto Cattaneo, UIL Como –
Vice presidente : Giancarlo Bosisio, OCST Ticino
Presidenza e Segreteria Organizzativa : c/o UIL – via Torriani, 27 – 22100 Como
Tel. +39 031-273295 fax +39 031-264132 – e-mail : robertocattaneo6@virgilio.it
frontalieri@ital-uil.it

 

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EmiNews 2007

 

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