20071102 11:23:00 redazione-IT
Oltre un migliaio, tra atleti e dirigenti, gli immigrati organizzati dalla FILEF che si impegnano nelle diverse discipline. Decine di squadre nelle diverse discipline.
Sedici squadre di calcio. E poi calcetto, cricket (ben quindici formazioni), pallavolo, pallacanestro, atletica leggera, ping – pong, tiro alla fune, kabbadi (sport a squadre tipico dell’India, in cui si segnano punti catturando o toccando gli avversari). Complessivamente sono oltre un migliaio, tra atleti e dirigenti, le persone che si impegnano nelle diverse discipline.
Sono queste le cifre del movimento sportivo degli immigrati, che questa mattina, presso il Centro d’incontro Reggio Est, ha celebrato la propria festa annuale, organizzata dalla Filef (federazione italiana lavoratori emigrati e famiglie) e dalla Circoscrizione 6°, in collaborazione con le associazioni etniche e con il patrocinio di Comune, Provincia, Regione, CSI di Reggio Emilia, Coni comitato provinciale e regionale.
All’incontro ha partecipato anche il console marocchino in Italia.
Davanti a un pubblico numeroso, dirigenti della Filef, rappresentanti degli enti di promozione sportiva e amministratori pubblici (erano presenti il vicesindaco Franco Ferretti, l’assessore comunale Franco Corradini, l’assessore provinciale Marcello Stecco, la consigliera regionale Laura Salsi, il Presidente del Coni regionale William Reverberi, per il Coni provinciale Ivano Prandi e Siligardi Mauro per il CSI di Reggio Emilia,) hanno portato il loro saluto e hanno confermato l’impegno a favore della pratica sportiva, che costituisce uno dei più importanti strumenti di socializzazione e di integrazione per gli immigrati.
In particolare, a nome della segreteria provinciale Filef, il prof. Odilio Buzzoni ha fatto il punto sui risultati finora conseguiti e sugli obiettivi ancora da conseguire. “Le attività sportive coinvolgono un numero molto ampio di partecipanti – ha detto – e questo è un fatto molto positivo, per il quale ringraziamo tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito. Al tempo stesso, questa crescita porta con sé nuovi problemi da affrontare: costi economici, disponibilità di campi per l’allenamento, nel caso del cricket la necessità di strutture adeguate”.
Un’ altra questione molto sentita è l’inserimento dei bambini di famiglie immigrate nelle società sportive già esistenti sul territorio. “L’accoglienza in queste società deve essere incentivata – dice la Filef – anche attraverso interventi di sostegno da parte delle istituzioni pubbliche. La presenza di bambini immigrati in attività sportive, soprattutto nel calcio, è un buon segno: testimonia che questo inserimento è possibile e vantaggioso per tutti. Ma bisogna fare di più, perché sono ancora tanti i bambini, e soprattutto le bambine, che non svolgono alcuna attività”.
La festa si è conclusa con la consegna di attestati di benemerenza e materiale sportivo, offerto dal CONI, a squadre e atleti.
Reggio Emilia 1° novembre 2007
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EmiNews 2007
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