20071107 10:41:00 redazione-IT
Per non fare di ogni erba un fascio: una delicata scrittrice rumena ci insegna ad amare la Romania nella nostra lingua
Per non fare di ogni erba un fascio: una delicata scrittrice rumena ci insegna ad amare la Romania nella nostra lingua
Per non fare di ogni erba un fascio, proviamo a raccogliere fiore a fiore un bouquet: "di mughetti e di rose, mele e grappoli, riflessi d’oro e luci venerine, canto e lacrime, verde, giallo e sapore di miele". Insieme a Valeria Mocanasu.
Valeria Mocanasu è nata nel 1959 in Romania. Dal 2001 vive in Italia. Ha scritto in italiano il suo primo romanzo: Il sapore della mia terra, menzione speciale della giuria al "Premio nazionale di Arte Letteraria " 2007. Presentato in numerose occasioni – a marzo alla presenza del Console di Romania Mircea Gheordunescu, del sindaco di Bacu, del Presidente dell’Associazione "Fratia" Aurelia Miriţã – venerdì 16 novembre sarà proposto presso la Libreria MilleVolti, Corso Francia 101, a Torino.
Un villaggio contadino, sperduto nella valle del fiume Moldova, in Romania. L’arrivo del comunismo. L’espropriazione della terra e dei beni. La vita nella povertà, il rancore, i pregiudizi, sotto un regime che ha saputo dividere per regnare… A metà fra biografia di un popolo e nostalgia di una terra, in una prosa semplice e appassionata, "Il sapore della mia terra" è un’opera di "cultura delle radici", ma anche il viaggio di ogni essere umano, che di fronte alle nebbie presenti sceglie con forza di sognare un futuro migliore.
Valeria ha scritto per far capire la Romania e i romeni, per raccontare come è la sua terra e come non sia dissimile dalla nostra, forse quella rurale di qualche decina di anni fa. La Edizioni Angolo Manzoni l’ha pubblicata per dare l’opportunità di capire quella terra e i suoi abitanti. Com’è necessario. Soprattutto nei momenti dolorosi e difficili.
Scrivendo in italiano, Valeria Mocanasu ha compiuto una rivoluzione silenziosa: perché "sono i dizionari ad abbattere le barriere" (Massimo Gramellini). E l’Autrice fa un uso sapiente del vocabolario, strumento per imparare una lingua ma anche per scomporla nelle sue sfumature, illuminarne di luci venerine il ricordo e concludere:
"La mia terra,
Fresco sapore di latte
e rotondi occhi di bambino.
Nera e gialla con rughe callose,
quando affaticati schiavi
vogliono rubargli il nerbo.
Odorando di mughetto e rose,
di mele e grappoli,
nelle feste, saltando di gioia.
Impronta di sangue e polvere nera,
nel focolare dei bimbi
che sanno la faccia del padre
dai quadri anneriti di fumo.
Calda e calma, fredda e umida
Culla eterna.
Riflessi d’oro e luci venerine.
Cuori seppelliti dal vivo
senza nere candele
La mia terra
Canto e lacrima, verde e gialla,
con sapore di miele".
(Da Valeria Mocanasu, Il sapore della mia terra. In Italia con il cuore in Romania, Narrativa Edizioni Angolo Manzoni 2006)
Valeria Mocanasu è nata nel 1959 in Romania. Dopo gli studi ginnasiali, si diploma al Liceo Industriale Energetico di Piatra Neamt. Dal 2001 vive in Italia. Il sapore della mia terra è il suo primo romanzo, ed è il frutto della nostalgia per la gente e i luoghi dell’infanzia, che rimarranno per sempre il suo "a casa".
http://www.angolo-manzoni.it/collane/libro.asp?ID=461
3853-valeria-mocanasu-ci-fa-conoscere-la-romania-in-italiano
4609
EmiNews 2007
Views: 59
Lascia un commento