20071111 13:19:00 redazione-IT
“Siamo soddisfatti perché abbiamo approvato il documento sulle nuove generazioni e trovato un accordo ‘storico’ per la diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo”
ROMA- Si è conclusa alla Farnesina l’Assemblea plenaria del Cgie. Durante questi cinque giorni d’intenso lavoro i consiglieri hanno ascoltato e dibattuto i documenti delle varie commissioni tematiche, le relazioni dei vice segretari di area e gli interventi dei senatori e dei deputati, molti dei quali eletti all’estero, che hanno detto la loro sulle principali problematiche degli italiani nel mondo.
Per avere un quadro di sintesi dei lavori abbiamo chiesto al segretario generale del CGIE Elio Carozza di fare un primo bilancio a caldo sui risultati raggiunti dall’Assemblea.
“Secondo me è andata benissimo – ha risposto Carozza – Abbiamo conseguito l’obiettivo dell’approvazione di due documenti propositivi da destinare al Governo e al Parlamento. Il primo non affronta solo la questione della Prima Conferenza mondiale dei giovani, ma parla anche di come l’Italia deve rapportarsi con le nuove generazioni nel mondo”
“Sull’altro documento il Consiglio Generale ha finalmente trovato un accordo, che potremo definire quasi storico, per quanto riguarda la riforma della diffusione all’estero della lingua e della cultura italiana. Dal 2001 – ha ricordato Carozza – io lavoro in seno al CGIE e ricordo che su questo tema vi sono stati molti momenti importanti di discussione. Credo dunque che dobbiamo essere soddisfatti di questa sintesi che ha trovato l’accordo unanime del Consiglio Generale e del Ministero degli Affari Esteri.
“Questo non significa – ha puntualizzato il segretario generale – che noi abbiamo realizzato la Prima Conferenza dei Giovani Italiani nel mondo o che siamo riusciti a trovare il percorso per migliorare il legame con le nuove generazioni. Non abbiamo riformato nemmeno la normativa sulla lingua e sulla cultura italiana all’estero, ma il Consiglio Generale ha portato avanti ciò che la legge gli assegna e cioè fare in modo che arrivino al Governo ed al Parlamento le indicazioni delle nostre comunità su questi due temi.
Se a questi documenti – ha concluso Carozza allargando l’analisi all’intera attività del 2007 – aggiungiamo quelli già consegnati nella scorsa plenaria, riguardanti l’informazione e la riforma degli organismi rappresentativi degli italiani nel mondo in presenza dei 18 parlamentari eletti all’estero, possiamo allora trarre un bilancio, che timidamente definirei abbastanza positivo, non solo di questa plenaria ma dell’intero anno di attività del Cgie”.
(Goffredo Morgia-Inform/Eminotizie)
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EmiNews 2007
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