8447 11 compagne di prigione, ex guerrigliere, all'insediamento di Dilma

 
20110101 16:58:00 redazione-IT

Dilma Rousseff si insedia oggi come nuovo presidente del Brasile. Alla cerimonia hanno annunciato la loro presenza i rappresentanti di più di 130 paesi. Sarenno presenti come ospiti d’onore 11 amiche, ex guerrigliere che hanno condiviso con lei la prigione durante la dittatura militare.
Furono imprigionate insieme nei primi anni settanta e recluse nel carcere Tiradentes di São Paulo, accusate di voler attuare un regime comunista di stampo sovietico in Brasile.

Erano finiti in carcere e ora si incontrano come in un sogno: "Non avrei mai immaginato che qualcuno della lotta armata potesse un giorno essere presidente della Repubblica", dice Rita Sipahi oggi avvocato che presiede la Commissione di amnistia presso il Ministero della Giustizia.

Tra gli invitati vi sono l’economista Maria Lucia Urban, che era incinta in carcere e fu accudita da Dilma. Secondo un’altra delle prigioniere, la sociologa Lenira Machado, Maria Lucia e Dilma ganno avuto un rapporto speciale che hanno mantenuto per sempre.

Oggi Urban è direttice del Centro di formazione dello Stato del Paraná Estatística.

Dilma Rousseff, la nuova presidente, è stata quella che trascorse la maggior parte del tempo in prigione, quasi tre anni, durante i quali fu torturata per 22 giorni consecutivi. Dilma e Lenira erano le più radicali e attive tra le prigioniere. Anche Lenira fu torturata e riconobbe il suo aguzzino che denunciò pubblicamente.

La giornalista Rose Nogueira, è una delle altre compagne di carcere invitate alla festa di insediamento e ricorda la passione di Dilma per i libri, l’economia e i classici della letteratura mondiale, così come per la musica. Gli piaceva cantare canzoni popolari. Rose ricorda anche che si intratteneva per ore, come Nogueira, nell’hobby del ricamo.
Secondo lei, la giovane Dilma era un leader naturale e di grande supporto dei suoi compagni prigionieri.

Le altre compagnwe di prigione che onorerà la prima donna presidente ex-guerrigliera del Brasile, sono l’architetta Maristella Scofield, l’uruguayana Maria Cristina de Castro, che oggi lavora presso il Ministero delle Miniere e dell’Energia, la psicologa, Lucia Maria Salva Coelho, Francisca Soares e le sorelle Eugenia Lara de Seixas e Seixas Leda, appartenenti ad una famiglia che ha combattuto lungamente contro la dittatura.

Dilma ha affermato che dopo la sua vittoria alle urne in Brasile, da ora in poi "le ragazze potranno avere gli stessi sogni da ragazzi" e ha promesso misure speciali contro la discriminazione delle donne nella società. "Le donne oggi potranno festeggiare due volte!"

La presidente eletta, in un avvio anticipato della sua agenda internazionale, ha ricevuto ieri il primo ministro di Bulgaria, Boiko Borisov, presso la sede del Ministero degli Affari Esteri. Secondo le parole di Borisov ai giornalisti, Rousseff è interessato a rafforzare la cooperazione tra Brasile e Bulgaria nei settori dei trasporti ferroviari e aerei.

Un incontro dal simbolismo speciale per Rousseff, figlia di un immigrato bulgaro Petar Rusev, comunista, emigrato in Francia nel 1929, vissuto poi in Argentina e che infine si stabilì in Brasile, dove ha adottato il nome di Pietro Rousseff per facilità di pronuncia in portoghese.

Il primo ministro bulgaro, che sarà presente nel momento in cui Luiz Inacio Lula da Silva lascierà l’incaro a Dilma, ha rivelato di aver regalato alla nuova Presidente una tavola genealogica delle famiglia Rusev e una foto di sua nonna, di cui la presidente eletta è rimasta "entusiasta".

(da El Pais)

http://www.elpais.com/articulo/internacional/Rousseff/hara/honor/pasado/guerrillera/investidura/elpepuint/20101231elpepuint_1/Tes

 

 
 
 

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