8479 È il tuo momento Frattini!

 
20110214 21:33:00 redazione-IT

[b]di Mauro Montanari[/b]

Che il ministro agli Affari esteri onorevole Franco Frattini non sia un genio è noto. Peraltro alla corte dei miracoli che si muove intorno al capo del governo essere geni, o anche solo creativi, non serve; anzi, è un impedimento, una jattura.
Serve molto più cantare le lodi del capo e srotolare tappeti rossi. Peraltro la politica estera, da quando Frattini siede sulla poltrona della Farnesina, non viene decisa alla Farnesina stessa, ma alla Presidenza del consiglio, e gli amici dell’Italia sono obbligati: Gheddafi, Lukaschenko e Putin. Perché gli altri capi di Stato e ministri addetti, del governo italiano non vogliono sapere niente, in particolare in Europa, ma non solo.
Avrà colpito la fantasia di qualcuno il fatto che la signora Clinton, proprio da noi in Germaina, a Monaco, nel corso della Conferenza internazionale per la sicurezza, abbia detto che le elezioni da sole non bastano a garantire la democrazia, bensì servono altri parametri, come la indipendenza della Magistratura, la effettiva libertà di stampa, il sostegno alle istituzioni, la protezione delle minoranze. Parlava davvero soltanto di Mubarak? È un dubbio che lacuni commentatori italiani hanno avuto.

Ma tornando a Frattini, viene in mente il caso Battisti, conclusosi con un ceffone alla nostra diplomazia, perfettamente isolata sul piano internazionale anche quando difende una giusta causa. Peraltro l’impressione è che a Frattini della politica estera non gliene freghi niente.

Se la fa un po’ raccontare da qualche funzionario tra un party e un altro. Non parlo solo delle politiche per gli italiani nel mondo, che sono di pura distruzione. Non parlo della diffusione della cultura italiana, di cui non gli potrebbe fregare di meno. Non parlo del fatto che la nostra diplomazia è ormai sbeffeggiata ovunque. Non parlo nemmeno del fatto che la lingua italiana è uscita dal gruppo dalle lingue d’uso in Europa; cosa, questa, passata nella più serena indifferenza dei media nazionali. Parlo piuttosto della politica estera di un Paese che sta a cavallo tra Europa e Africa mediterranea, nella quale Africa mediterranea stanno accadendo rivolgimenti epocali che coinvolgono regimi e popoli in rivolta. Con morti, feriti, sangue e lacrime.

Vogliamo chiedere a Frattini se, sulla questione, ha un qualche concetto suo, che non sia tolto pari pari dalle note editoriali di Novella 2000? Ci avrà pensato almeno un attimo? Ma no, è in vacanza. Come durante la crisi tunisina. Come durante l’invasione russa della Georgia, nell’estate del 2008. Era alle Maldive. E a fine dicembre 2008, quando Israele attacca militarmente Gaza nell’operazione denominata „Piombo fuso“ (diecine di migliaia di morti)? Frattini viene intervistato dal Tg1 sulla pista da sci, con tanto di cuffia e occhiali.

E sulla crisi in Egitto, volete sapere che ha dichiarato? „Speriamo che il presidente Mubarak continui, come ha sempre fatto, a governare il suo Paese con saggezza e con lungimiranza“. E via col liscio! Franco, sei tutti noi. Peccato che Totò sia morto, altrimenti potevi fargli da spalla e dargli la battuta nel remake di „Siamo uomini o caporali?“.

http://www.corritalia.de/Dettaglio.26+M5527a747684.0.html

 

 
 
 

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