8570 Bahrain, assassinio di Stato

 
20110317 20:57:00 redazione-IT

[b]di Vittorio Longhi[/b]

La notte scorsa è stato arrestato il vicesegretario della federazione dei lavoratori Gfbtu, uno dei più attivi sostenitori del movimento per la democrazia in Bahrain.
La brutalità della repressione ha spinto anche le grandi organizzazioni del lavoro a pronunciarsi contro il regime.
Una condanna netta è arrivata ieri dal sindacato internazionale ITUC e dall’ILO, agenzia ONU, per la violenza con cui il re Hamad Bin Isa Al Khalifa sta soffocando la protesta popolare. Il sovrano conta sull’aiuto degli altri paesi del Golfo, uniti nel Consiglio di Cooperazione costituito dal Kuwait, dall’Arabia Saudita che ha già inviato mille soldati, dagli Emirati Arabi Uniti, dal Qatar e dal sultanato di Oman.
Invece, la coalizione formata da varie organizzazioni della società civile, che comprende il Gfbtu, ha lanciato un appello per fermare il massacro di cittadini innocenti in lotta per ottenere i minimi, legittimi diritti democratici.

GUARDA IL VIDEO:
[url]http://www.youtube.com/watch?v=IIJIPEdsDCo[/url]

“Sulle strade del Bahrain si sta assistendo a un vero e proprio assassinio di Stato”, si legge in una nota del sindacato. Il paese è oggetto di critiche e osservazioni degli organismi internazionali da tempo per la sistematica violazione dei diritti umani, soprattutto nei confronti dei lavoratori e dei migranti provenienti dall’Asia e dall’Africa. Questi rappresentano il 60 per cento degli occupati e sono impiegati principalmente nelle costruzioni e nel lavoro domestico.

La condizione di sfruttamento e di discriminazione è tale che i migranti hanno incrociato le braccia più volte per chiedere diritti e un trattamento migliore, ma le autorità e le imprese continuano a rifiutarsi di negoziare. Tanto più che i diritti elementari di associazione e di contrattazione sono già ristretti per gli stessi lavoratori nativi.

“Oggi più che mai il Bahrain ha bisogno di un dialogo nazionale che guardi al futuro”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’ILO, Juan Somavia. “È evidente che il ricorso alle misure di sicurezza, unitamente al rischio di ingerenze esterne, aggiungono ulteriori complicazioni ad una crisi già avanzata”.

In questo video dell’emittente araba Al-Jazeera è documentata l’aggressione subita anche da alcuni funzionari pubblici.

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GUARDA IL VIDEO:

[url]http://www.youtube.com/watch?v=IIJIPEdsDCo[/url]

http://longhi.blogautore.repubblica.it/2011/03/16/bahrain-assassinio-di-stato/?ref=HRER1-1

 

 
 
 

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