La “marcia verde” del popolo libico è partita oggi dalla capitale Tripoli, verso la città di Bengasi, seconda città del paese e occupata dai ribelli, con l’obiettivo di dirimere le differenze con gli insorgenti , terminare il conflitto bellico e evitare l’invasione militare straniera.
L’inviato speciale di TeleSUR a Tripoli, Jordan Rodriguez ha affermato che la marcia è partito e percorrerà circa 1200 kilometri fino a Bengasi.
Uomini e donne pensano di marciare in forma pacifica fino all’est del loro paese, aggregando altri partecipanti in ogni località che incontreranno sul cammino.
L’idea è di raggiungere la città di Sirte in serata e nella giornata di domani continuare verso Bengasi.
Secondo quanto affermato dai portavoce della marcia, una volta raggiuinta Bengasi cercheranno di dialogare per risolvere in forma pacifica le differenze con gli abitanti della città ribelle.
Affermano che “il problema non è se Muhammar Gheddafi lasci o no la presidenza; il problema è l’unità della nazione e il ritiro dell’aggressione degli USA, della Francia e dell’Inghilterra.”
La convocazione di un “marcia verda” così denominata per il colore della bandiera nazionale, era stata fatta dal leader libico, dopo che, sabato scorso, aerei e navi della coalizione imperialista avevano bombardato le posizioni militari lealiste per evitare il loro ingresso armato a Bengasi. (…)
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