8605 DUE CONTINENTI + CINA, RUSSIA e INDIA, CONTRO LA GUERRA DELL'OCCIDENTE ALLA LIBIA

 
20110323 12:20:00 redazione-IT

[b][u]IL FUTURO E’ CONTRO LA GUERRA:[/u] OLTRE ALLA GERMANIA, OLTRE A RUSSIA, CINA e INDIA, DUE INTERI CONTINENTI (America Latina e Africa) SONO SCHIERATI CONTRO L’ATTACCO ANGLO-FRANCESE-AMERICANO ALLA LIBIA. PER DARE UN’ORDINE DI GRANDEZZA, IL COMPLESSO DI QUESTE AREE DEL MONDO RAPPRESENTA CIRCA 4 MILIARDI DELLA POPOLAZIONE MONDIALE. IERI, LA PRESIDENTE DEL BRASILE DILMA ROUSSEF HA RIAFFERMATO CHE IL BRASILE SI ATTENDE UNA SOLUZIONE PACIFICA AL CONFLITTO. C’E’ IN BALLO LA QUESTIONE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU E DELLE PROCEDURE CON CUI PRENDERE LE DECISIONI. LA PROSPETTIVA DEI PAESI MINORI E’ INVECE BEN RAPPRESENTATA DA DANIEL ORTEGA, PRESIDENTE DEL NICARAGUA.[/b]

La Presidente del Brasile, Dilma Roussef, ha affermato ieri che il suo paese è a favore di una soluzione pacifica al conflitto in Libia, mentre il Presidente del Nicaragua, Daniel Ortega ha chiesto la cessazione dell’aggressione alla nazione nordafricana.
"L’intervento militare sta ottenendo un effetto contrario a quello desiderato e, invece di proteggere i cittadini libici, provoca ancora più morti”, ha affermato Dilma Roussef a Manaus (capitale dell’Amazzonia), in occasione della presentazione di una campagna di informazione contro il cancro.

Dilma ha aggiunto che “questa non è soltanto la nostra posizione, ma anche quella della Cina, dell’India e della Russia”, nazioni che, insieme al Brasile, compongono il gruppo di paesi emergeni conosciuto com il BRIC, a cui recentemente si è aggiunto il Sud Africa.

La Presidente brasiliana ha inoltre affermato che “non esisterà un Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite riformato, senza la presenza, in qualità di membri permanenti, di paesi di grande forza emergente nell’economia mondiale, come India o Brasile.”

“Il Brasile”, ha aggiunto “è oggi la settima economia del mondo e tra pochi anni diventerà la quinta, o la quarta, o la sesta, e in ogni caso, non è concepibile un Consiglio di Sicurezza dell’ONU riformato, senza un seggio permanente del Brasile “.

“Su questo”, ha concluso la Presidente brasiliana, “non vi è alcun dubbio”.

[b]Il Nicaragua chiede che cessi l’aggressione [/b]

Il Presidente nicaraguense ha chiesto che cessino i bombardamenti sulla Libia e di sostenere un meccanismo di dialogo, come tra l’altro chiesto dallo stesso Gheddafi.

Riferendosi a dichiarazioni fatte da Barack Obama durante la sua visita in Cile, che, ad una domanda postagli sopra il patrocinio del colpo di stato contro il presidente cileno Salvador Allende nel 1973, ha risposto che questo è parte della storia e che non si debbono ricordare cose del passato.

Ortega ha affermato che “volentieri condividerei con il Presidente Obama il fatto di smetterla di parlare della politica del passato, se queste politiche fossero scomparse”.

“Però disgraziatamente, mentre Obama sta percorrendo l’America Latina, aerei nordamericani, navi nordamericane, forze della NATO, al comando di Inghilterra e Francia, stanno bombardando un paese sovrano, la Libia, e intendono assassinare il leader di questo Stato”, ha aggiunto Ortega.

Ortega ha inoltre difinito come “tirannica e dittatoriale” la attuale forma e modalità di funzionamento del Consiglio di Sicurezza ONU, sostenendo che le misure e decisioni importanti dovrebbero essere prese nel pieno dell’organismo (Assemblea) e non da un ridotto gruppo di paesi potenti.

“Quando si tratta di decisioni che possono mettere a rischio il mondo intero, la cosa logica è che esse vengano prese nel plenum dell’Assemblea Generale ONU e che i 192 paesi membri dell’ONU discutano e decidano”, ha affermato Daniel Ortega.

Oltre al Brasile e al Nicaragua, paesi come Venezuela, Bolivia, Uruguay, Paraguay, Argentina, Cuba e Ecuador hanno condannato l’attacco imperialista diretto da USA, Regno Unito e Francia contro la Libia.

Da ricordare anche che parallelamente, l’Unione Africana (UA), ha chiesto ripetutamente la cessazione dell’attacco e di passare ad una trattativa diplomatica e politica tra le parti in lotta, affermando che la soluzione alla crisi libica deve essere una soluzione "africana" e non imposta da altri paesi.

http://www.telesurtv.net/secciones/noticias/90668-NN/brasil-y-nicaragua-abogan-por-una-solucion-pacifica-a-conflicto-en-libia/

 

 
 
 

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