8674 EGITTO: Mubarak di nuovo sulla scena

 
20110411 10:52:00 redazione-IT

Inaspettatamente, Mubarak è tornato sulla scena. Come attore principale, questa volta. Nel pomeriggio, infatti, la tv saudita al-Arabiya, con sede a Dubai, ha trasmesso un suo messaggio registrato, diretto agli egiziani. Durante il discorso, sul video campeggiava la foto di Mubarak e sotto scorreva una sorta di monitor del battito cardiaco (di chi, di Mubarak?). Se non ci credete, date un’occhiata al video del discorso:

[url]http://www.youtube.com/watch?v=AUj1MCVBS4A&feature=player_embedded#at=96[/url]

Comunque, a parte questo fatto ridicolo, alla conclusione del discorso, in Egitto si è scatenato il putiferio. Riassumendo, Mubarak ha cominciato il discorso dichiarandosi addolorato per le campagne di diffamazione contro di lui e la sua famiglia, volte a ledere la loro reputazione e onestà. Quindi, dopo il solito excursus sui suoi meriti politici e militari, al servizio della patria e dei figli d’Egitto (bello anche il passaggio in cui afferma di aver deciso – lui – di farsi da parte per il bene del paese), è passato a dire che non possiede alcuna proprietà all’estero, né conti bancari.

Ha affermato di aver aspettato settimane nella fiducia che il Procuratore Generale avrebbe infine appurato la verità, grazie ai rapporti provenienti dai vari stati stranieri, i quali confermerebbero tutti la sua versione dei fatti. Tuttavia, di fronte alle continue e ingiuste campagne di diffamazione contro di lui e la sua famiglia, non poteva tacere. Pertanto, ha dichiarato di aver deciso quanto segue: rendersi disponibile a sottoscrivere qualunque documento necessario al Procuratore Generale per investigare sui suoi conti esteri (tanto ormai avrà avuto tutto il tempo di farli sparire) e per verificare l’esistenza di proprietà estere a suo nome, o a nome di qualcuno della sua famiglia (che probabilmente avrà già venduto). Infine, ha annunciato che, una volta accertata la sua completa innocenza, farà valere i suoi diritti in tribunale contro chiunque l’ha calunniato e diffamato. Tutto ciò, naturalmente, per servire l’Egitto. Amen.

A questo punto, potrei commentare e analizzare queste parole, anche in rapporto alla situazione attuale interna dell’Egitto, ma mi limiterò a far notare il tempismo di questo discorso, subito dopo le violenze di piazza Tahrir, la cui regia, secondo la maggioranza, è da attribuirsi ai fedeli del PND, il partito di Mubarak. L’esercito e il governo, già sotto l’attacco delle pesanti critiche della piazza, ricevono ora un duro colpo dall’ex rais, che mira a far apparire false tutte le accuse contro di lui. Mubarak non è un avversario facile, si sapeva. E si sospettava anche che non fosse ancora del tutto sconfitto. Ma in proposito preferisco lasciar parlare gli egiziani, trascrivendo una selezione dei loro commenti, immediatamente dopo il discorso di Mubarak. Sono fioccati per ore, su Twitter e su Facebook, e rendono bene l’idea di una tipica giornata rivoluzionaria egiziana. Come sempre, sono pervasi di ironia (e tralascio i commenti che contengono insulti e basta).

Beh, almeno ha detto che è l’ex Presidente! E’ già una soddisfazione!

Ha detto che lui e la moglie non hanno proprietà all’estero, ma non ha menzionato i figli.

Grazie, Mubarak! Le tue parole ci renderanno di nuovo uniti!

Mubarak è belligerante, come sempre.

Buona fortuna, Mubarak! Dovrai portare in tribunale tutto l’Egitto! Dai, fammi causa, ladro, bugiardo e assassino!

Chiaramente Mubarak non è agli arresti domiciliari e l’esercito lo sta aiutando a rifarsi l’immagine. Ora dovremo anche aspettarci una manifestazione pro-Mubarak?

Caro SCAF (Supremo Consiglio delle Forze Armate), i sauditi ti hanno appena fregato! (sì, perché al-Arabiya è saudita e l’Arabia Saudita non ha mai nascosto il suo appoggio a Mubarak)

E’ un tentativo di far cadere lo SCAF e il governo.

Hai visto, Tantawi, che cosa ti ha procurato la tua amicizia personale con Mubarak, e il tuo tentativo di ritardare il suo processo?

Wael Ghonim: Quanto è lontano Sharm el-Sheykh?

Quante ore sono in macchina dal Cairo a Sharm el-Sheykh?

SCAF! Andate a Sharm, prendete Mubarak e gettatelo in piazza Tahrir! Adesso si tratta di voi o di lui!

Breaking News: al-Arabiya trasmetterà a breve un messaggio registrato di Ahmed Ezz, in cui dichiarerà di non essere basso. (Questo è uno scherzo, ovviamente. Ahmed Ezz è un esponente del PND, ora in prigione, ed evidentemente deve essere molto basso…)

Ayman Nour: Dalla voce si capisce che è in piena salute, al contrario di quanto dicono i rapporti medici…

Mubarak non va processato solo per i conti all’estero, ma anche per l’uccisione dei manifestanti, per le torture durante tutto il periodo del suo governo, per i brogli elettorali e per la corruzione della vita politica.

Murid Barghouti, celebre poeta palestinese, rifugiato in Egitto: La squadra saudita è scesa in campo… e gioca… e giocherà…

Se Mubarak non ha beni all’estero, come hanno fatto Usa e Gran Bretagna a congelarli?

Adesso si tratta di Tantawi contro Mubarak, i giochi di potere sono iniziati.

No, non penso. Si tratta della gente contro Mubarak e Tantawi.

Mohammed el-Baradei: Gli sforzi per far fallire la rivoluzione non cessano mai. Bisogna subito prendere provvedimenti per salvarne la credibilità.

Per me il discorso di Mubarak è solo un modo per discolpare lo SCAF dall’accusa di collusione con Hosni. (Hosni Mubarak, ovviamente)

Se c’è una cosa su cui gli egiziani sono uniti al 100% è la convinzione che lui e la sua famiglia abbiano rubato miliardi. Mossa maldestra Signor Presidente!

Come e quando è stato registrato il messaggio, se lui è agli arresti domiciliari? Ha ottenuto un permesso dallo SCAF? Come può essergli stato permesso, se lui e la sua famiglia sono sotto inchiesta?

Hossam Mikawi: Mubarak è il leader della contro-rivoluzione. Dopo aver nascosto i soldi e le proprietà nei mesi scorsi, con l’aiuto dei paesi del Golfo, nel momento in cui parte l’inchiesta sui suoi figli, si ribella, nega e accusa. Vuole assicurarsi che lui e i suoi figli saranno al sicuro.

L’Arabia Saudita protegge la contro-rivoluzione, senza dubbio. E poi, da quando in qua le inchieste avvengono in televisione???? (L’amico Mubarak ha imparato bene…)

Il prossimo venerdì sarà il "venerdì della piscina"… nella piscina di Mubarak a Sharm el-Sheykh.

A questo punto giunge una dichiarazione del Procuratore Generale, che afferma che il discorso di Mubarak non influenzerà le indagini. Anzi, il Procuratore emana l’ordine che Mubarak e figli si presentino immediatamente in Procura per avviare le indagini.

I Fratelli Musulmani: Il discorso di Mubarak indica che lui non ha capito quel che è successo in Egitto. Continuiamo a chiedere che sia processato.

La conseguenza inattesa di questo discorso sarà unire tutti gli egiziani per recarsi a prendere Mubarak a Sharm el-Sheykh. Preparate i costumi!

Ci sono delle offerte negli hotel a Sharm el-Sheykh? Preparo i bagagli!

Wael Ghonim: Mubarak è addolorato per le campagne diffamatorie contro di lui, ma non è addolorato per le centinaia di migliaia di egiziani morti per malattia e per fame, né per il martirio di più di 500 persone, uccise dalle pallottole della polizia, né si addolora per la tortura di decine di migliaia di persone nelle prigioni…

Murid Barghouti: Non abbiate paura per la rivoluzione. Ogni volta che questa si placa, la stupidità del regime la riaccende.

Slogan da piazza Tahrir (dove sono ancora radunate varie persone): Mubarak è impazzito! Mubarak è impazzito!

Mia mamma mi ha detto: prendi queste vecchio scarpe, lì nell’angolo, e quando vai a Sharm, tirale sulla sua villa!

Non ha dei conti all’estero, infatti ha delle banche!

Messaggio per al-Arabiya: Mubarak non è l’ex Presidente, è il Presidente DESTITUITO!

Wael Ghonim: Viva Mubarak, che unisce tutti gli egiziani! (Contro di lui, ovviamente)

Contro-rivoluzione in azione, dunque? Temo di sì, la partita è ancora aperta. Intanto, l’ex primo ministro di Mubarak, Ahmed Nazif, è stato arrestato per 15 giorni come misura cautelare. Un’altro pesce grosso del PND in gabbia e anche il primo premier egiziano a finire in prigione. Fra poco – commenta Hossam – potremo formare il governo di Tora! Tora è il nome di una prigione del Cairo. Come prima risposta al discorso arrogante di Mubarak non c’è male, poi ci sarà presto un altro venerdì… I giovani di Tahrir sembrano estremamente decisi ad andare a Sharm el-Sheykh.

 

 
 
 

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