8689 GAZA: Vittorio Arrigoni è stato rapito.

 
20110414 21:15:00 redazione-IT

InfoPal. Vittorio Arrigoni, il noto attivista italiano dell’Ism, che vive a Gaza ormai da anni, è stato rapito da un gruppo salafita, denominatosi "Hisham as-Su’eidani": [url]http://www.youtube.com/watch?v=gCyA7A4pDXc&feature=youtu.be[/url]

Dal messaggio diramato nel sito, sembra che Vittorio sia in mano a un gruppo salafita legato ad al-Qa’ida.

Il video mostra Vittorio bendato e con delle abrasioni. Il testo del messaggio minaccia l’uccisione dell’attivista entro le prossime 30 ore se il governo Hamas non rilascerà dei salafiti rinchiusi in carcere.

Il ministero degli Interni del governo di Gaza ha confermato la notizia e ha fatto sapere di aver avviato le ricerche, ma non ha escluso che il sequestro coinvolga realtà esterne alla Striscia di Gaza.

Al-Qa’ida a Gaza? Fonti ufficiali del governo di Gaza hanno dichiarato alla nostra redazione che non esiste alcuna organizzazione legata ad al-Qa’ida a Gaza, ma si tratterebbe, invece, di una realtà creata dall’intelligence israeliana per fomentare conflitti interni a Gaza, che si avvale di "manovalanza" locale, indottrinata e convinta di rappresentare il network di Bin Laden.

"Tutti i gazesi sanno che questa organizzazione non esiste davvero – ci ha spiegato un collega al telefono -. Ci sono degli individui che si dichiarano suoi aderenti, ma il regista è Israele. Questo gruppo ‘salafita’ ha rapito Arrigoni per chiedere la liberazione di loro commilitoni imprigionati. Ma perché proprio un occidentale? Un italiano? Piuttosto, per far pressioni sul governo di Gaza, avrebbero potuto rapire un militante o dirigente di Hamas.

Purtroppo, noi temiamo che dietro ci sia Israele, che vuole spaventare gli attivisti della Freedom Flotilla2, in partenza il mese prossimo. C’è molta rabbia tra la gente di Gaza: tutti conoscono e apprezzano Vittorio".

Questo è il primo rapimento a Gaza, dopo quello di Alan Johnston (si legga: [url]http://www.infopal.it/leggi.php?id=4737[/url]; [url]http://www.infopal.it/leggi.php?id=5727[/url]; [url]http://www.infopal.it/leggi.php?id=5189[/url])

Fonti all’interno della Freedom Flotilla2 hanno dichiarato di "non escludere che ci sia Israele dietro il rapimento di Vittorio Arrigoni, in segno di minaccia nei confronti degli attivisti della flotta per Gaza"

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[url]http://www.ism-italia.org/[/url]

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Vittorio Arrigoni rapito a Gaza da un gruppo salafita. “Lo uccideremo domani”

L’attivista per i diritti umani e giornalista collaboratore de “Il manifesto” Vittorio Arrigoni sarebbe stato rapito tra questa notte e questa mattina nella Striscia di Gaza, dove vive e lavora, da un gruppo di estremisti salafiti che minacciano di ucciderlo entro 30 ore se non saranno accolte le loro richieste. La Farnesina ha appena confermato la notizia.

Vittorio “Utopia” Arrigoni è un giornalista, blogger ma soprattutto attivista per i diritti umani, uno dei pochissimi a scrivere direttamente dalla striscia di Gaza sotto i continui bombardamenti israeliani. Con il suo blog, "Guerrilla radio", ci dà una preziosa testimonianza delle decine di ingiustizie, soprusi, e violenze perpetrate ogni giorno dall’esercito e dal governo israeliano ai danni della popolazione palestinese.

[img]http://www.agoravox.it/local/cache-vignettes/L600xH367/30535_1444299874749_1450700398_1117492_648599_n-510ea.jpg[/img]

Il gruppo salafita che lo ha preso in ostaggio ha pubblicato stamattina un video su YouTube nel quale il giornalista viene tenuto per i capelli con gli occhi bendati con del nastro adesivo e le mani legate dietro la schiena. A giudicare dai segni di sangue sul viso deve essere stato picchiato. I sequestratori minacciano di ucciderlo entro 30 ore, ovvero entro le 16 di venerdì ora italiana, se il governo di Hamas non libererà immediatamente i salafiti prigionieri nelle carceri palestinesi.

Notizia questa che stupisce, poiché Arrigoni non è mai stato tenero nei confronti del Governo di Hamas, ha anzi spesso denunciato nei suoi post ed articoli la situazione di “doppia dittatura” sotto la quale vivono i palestinesi di Gaza: quella esterna israeliana e quella interna proprio di Hamas. Proprio nei mesi scorsi Vittorio aveva spesso partecipato alle manifestazioni studentesche in varie zone della Striscia, il più delle volte represse duramente dal Governo dei Territori.

Arrigoni viene inoltre accusato genericamente di “diffondere i vizi occidentali”, ma chi lo conosce sa quanto questo ragazzone di 36 l’orecchino, il basco in testa e la pipa in bocca abbia a cuore il popolo palestinese, con quanto rispetto, pazienza e umiltà lavori costantemente alla causa pacifista; un amore talmente grande da spingerlo a vivere stabilmente a Gaza City, dove un paio di anni fa ha comprato casa, nonostante i disagi ed i grossi rischi che ciò comporta.

Nello stesso video poi ripubblicato dal sito “ThisIsGazaVoice” una scritta in sovrimpressione recita: "Il popolo di Gaza si dispiace per quello che questi bigotti hanno fatto a Vittorio. Siamo sicuri che presto sarà libero e salvo".

Nel 2008 “Vik” (come si firma nei suoi post) era stato arrestato dai guardiacoste israeliani mentre si trovava a bordo di un peschereccio insieme ad altri due membri dell’International Solidarity Movement; incarcerato per diversi giorni, era stato successivamente liberato, anche grazie agli sforzi dei suoi numerosi lettori che avevano fatto pressione sul Ministero degli Esteri italiano.

I suoi reportage sono da sempre fonte di informazione unica riguardo ciò che succede ogni giorno nella Striscia. Arrigoni è stato infatti l’unico giornalista italiano, oltre che uno dei pochissimi al mondo, a scrivere direttamente da Gaza durante i giorni dell’operazione “Piombo fuso”, la violentissima campagna militare scatenata dal Governo israeliano nei territori palestinesi tra dicembre 2008 e gennaio 2009 che ha fatto più di 1000 morti e oltre 5000 feriti tra la popolazione civile. Gli articoli per “il manifesto” sono stati poi raccolti in un libro dal titolo “Restiamo umani”, che è la firma con cui Vittorio chiude tutti i suoi pezzi e tradotti in diverse lingue.

L’ultimo post del suo blog è di ieri. Vittorio vi denunciava la morte di quattro lavoratori nei tunnel presso Rafah, al confine con l’Egitto.

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IL BLOG DI VITTORIO ARRIGONI

[url]http://guerrillaradio.iobloggo.com/[/url]

http://www.infopal.it/leggi.php?id=18080

 

 
 
 

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