8731 Rino Giuliani (IFS) sulla riforma dei Comites e del Cgie

 
20110428 17:39:00 redazione-IT

[b]“La non emendabilità della Bozza Tofani è sotto gli occhi di tutti”. Il 2 maggio riunione dell’ufficio di presidenza della Cne[/b]

ROMA – Sulla bozza Tofani, il disegno di legge che riforma gli organi di rappresentanza degli italiani all’estero, interviene il vice presidente dell’Istituto Fernando Santi Rino Giuliani. Ricordiamo che questo provvedimento è stato rinviato dall’Aula del Senato, al fine di portare avanti ulteriori approfondimenti, alla Commissione Esteri di Palazzo Madama.
“L’associazionismo – scrive Giuliani sottolineando la contrarietà propria e di molti operatori dell’emigrazione alla proposta di legge – non ha avuto tentennamenti nel valutare criticamente i comportamenti delle forze politiche presenti in parlamento. La Cne (Consulta nazionale emigrazione) si è sempre espressa unanimemente contro il disegno di azzeramento delle forme in cui si è espressa la rappresentanza degli italiani all’estero”.

“Ho rapporti di lunga conoscenza ed in alcuni casi di amicizia e di comune sentire – prosegue Giuliani – con deputati Pd eletti all’estero. Ho molto apprezzato in specie la dichiarazione dell’on Porta ma non credo che sia sufficiente l’appello di alcuni di loro della fine di marzo ‘a riflettere in modo più approfondito e cercare di ricomporre con i rappresentanti reali delle nostre comunità una prospettiva condivisa’. C’è da domandarsi in quali forme, in quali sedi ed in quali tempi e con quali criteri di individuazione dei sopracitati “rappresentanti reali”. L’appello si chiude con una richiesta: “Non chiediamo una rinuncia ma un atto di responsabilità e di incontro di tutte le forze dell’emigrazione”.Credere che sia possibile, al punto in cui siamo arrivati, che quelle forze politiche che sono state caparbie nel loro disegno, insieme a compagni di strada di diversa provenienza partitica, possano avere un ripensamento e vogliano smontare una costruzione tanto voluta quanto anche largamente avversata mi appare una ingenuità o, più verosimilmente, una anticipata presa di distanza in attesa che il Senato voti la bozza Tofani”.

“Nella sacrosanta avversione al provvedimento di larghissima parte degli italiani nel mondo (comites, Cgie, associazioni, consulte regionali) – prosegue Giuliani dopo aver espresso condivisione per le recenti critiche espresse sulla bozza Tofani dai consiglieri del Cgie Amaro e Pozzetti ed aver auspicato il voto contrario dell’intero gruppo del Pd nei confronti del testo unico – i parlamentari della circoscrizione Estero non hanno mostrato di essere in grado, in quanto tali, di mettere in campo una forza propositiva omogenea negli intenti e nella capacità di rappresentarli. Nel prenderne atto dobbiamo segnalare anche l’assenza di un progetto di trasformazione della relazione fra l’Italia e le comunità italiane e di origine italiana che innestandosi sulla realtà esistente rinnovi davvero e non azzeri il mondo della rappresentanza degli italiani all’estero. Il primo responsabile di questo vuoto è sicuramente il governo che in quanto tale non ha alcuna politica verso gli italiani nel mondo. L’opposizione, pur con diversa responsabilità per diverso ruolo, avrebbe avuto tutto il tempo per una proposta organica da confrontare ma ha fatto altro”.

Da Giuliani, che vede una strada senza uscita nella sostituzione delle associazioni con la rete degli uffici elettorali dei 18 eletti all’estero, viene inoltre criticata la proposta di adozione del sistema maggioritario di voto. Una scelta, quest’ultima, che secondo il deputato Porta potrebbe rafforzare “feudi e potentati affaristico-elettorali”. Alla luce di questo scenario Giuliani si chiede che senso ha “il far credere che oggi sia possibile proporre ed ottenere emendamenti migliorativi di un testo la cui non emendabilità è sotto gli occhi di tutti traendo lo stesso origine dalla sostanza dei suoi principi ispiratori”.

“La Cne, – annuncia infine Giuliani – che ha convocato l’Ufficio di presidenza per il giorno 2 maggio, ha in preparazione una grande iniziativa nazionale che si svolgerà a Roma come risposta all’attacco alle associazioni e più in generale alle forme della rappresentanza degli italiani all’estero. A fine maggio la Cne sarà accanto al Cgie nella iniziativa per il 150° dell’Unità d’Italia. Una delle relazioni,non a caso illustrerà il ruolo ed il contributo delle associazioni all’estero per l’unità d’Italia.(Inform)

 

 
 
 

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