[b]da: Gruppo EveryOne[/b]
Lussemburgo, 28 aprile 2011. Ci siamo battuti a lungo, con tutte le nostre forze, contro la legge (razziale) n. 94 del 7 luglio 2009, che introduceva nell’ordinamento giuridico italiano il "reato di clandestinità". Ci ha sorpresi, durante le nostre azioni contro tale aberrazione giuridica, il senso di accettazione, di indifferenza da parte di quasi tutti gli italiani – giuristi, avvocati, attivisti, giornalisti, intellettuali, personaggi pubblici – verso una figura di reato che si poneva in antitesi con i valori democratici e costituzionali dell’Unione europea, nonché i fondamenti etici e morali della civiltà.
Ora la Corte di Giustizia dell’Ue, ai cui magistrati inviammo già nell’estate 2009 un nutrito dossier, spiegando la natura antidemocratica e discriminatoria della norma, in base alla sentenza impugnata da un cittadino straniero condannato al carcere in base alla stessa, boccia – con nostro grande sollievo – il "reato di clandestinità".
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[url]http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=147274&sez=HOME_INITALIA[/url]
http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2011/04/28/immigrati_reato_clandestinita_corte_europea_bocciatura.html[/url]
[url]http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-04-28/corte-giustizia-boccia-italia-105424.shtml?uuid=AalPHZSD[/url]
[url]http://www.repubblica.it/esteri/2011/04/28/news/corte_ue_boccia_reato_di_clandestinit-15471497/[/url]
http://wwww.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/04/28/visualizza_new.html_896781805.html[/url]
Nella foto, la Corte di Giustizia dell’Unione europea
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