8763 Felicità nell’assassinio

 
20110505 22:20:00 redazione-IT

[b]di Tonino D’Orazio[/b]

Come si fa a sghignazzare e applaudire per l’uccisione, con una pallottola in testa, o in faccia tipo western, di un uomo disarmato (si è saputo in una seconda versione) e morente, già diventato e considerato ormai “ininfluente” dalla CIA.
Quale esempio di civiltà è possibile “insegnare” al mondo con una barbarie assolutamente illegale. Quale splendido esempio di forza. La Clinton: «giustizia è stata fatta». Il mondo è più sicuro, ci potete credere. Sotto a chi tocca.
Dopo il Wanted vivo o morto. Meglio morto, così non parla. Meglio sfigurato, così non si riconosce. Meglio nell’oceano così non si trova.
Con sullo sfondo il dubbio che, dalle torri gemelle a questo ultimo atto, tutto sia stato una grande e tragica farsa. I droni, gli elicotteri speciali e segreti, belli e neri anche se cadono al posto dovuto.

Ma cos’era, un MH 60 usato di solito dai Navy Seals oppure un RQ 170 Sentinel? La devianza informativa, sul cavillo mediatico, della super potenza che sa e “vede” tutto, anche se sembra averci messo dieci anni e una mezza spiata per trovare il mostro, ma pronta per l’avvio di una nuova fase elettorale nord americana.
Dopo questa vittoria quale candidato repubblicano oserà contendere la presidenza a Obama, nobel per la pace e vincitore nel duello con Bin Laden? Il blitz sarebbe stato preparato da cinque riunioni alla sua presenza. Faranno in tempo i nord americani a trovare un altro nemico che spaventi il mondo prima del voto ? Pensiamo all’intrattenimento e alla curiosità morbosa e centellinata nell’attesa “della foto”: “Le foto sono troppo cruenti ma una sarà pubblicata anche se non si sa quando”. C’è qualche giornale o televisione per l’acquisto? Delicatezza, sensibilità ritrovata.
Il tutto corroborato dal silenzio forzato di un morto, anzi anche del figlio, della moglie e altri, in una catena di incongruenze, di fotomontaggi, di rapida inumazione marittima. Inumazione completamente contraria alle regole dell’Islam. Immaginate la Navy che salmeggia per tre quarti d’ora leggendo il Corano prima di inabissarlo? Ma non hanno ancora imparato che non si scherza con le religioni? Uomini del mondo abbiate ancora paura e tremate, la nostra Guantanamo è appena cominciata, hanno recuperato un computer “segreto” pieno di dati e nomi di persone del “terrorismo” mondiale, anche di “dormienti”. E ci sono voluti anche 8 minuti in più nel piano di attacco. Portavano sicuramente con loro gli attrezzi di laboratorio per certificare il DNA al cento per cento. Manco nei film.
Ancora mani avanti sulla maledetta rete internet: l’Fbi ha intanto allertato gli utenti della rete, per mail, contro quelli che propongono foto o video di Bin Laden ucciso: «Potrebbero contenere un virus in grado di rubare dati personali o infettare il computer». Secondo l’Fbi questo tipo di mail potrebbe arrivare come i virus anche da indirizzi di amici o familiari ignari. Ah già, poverini, gli innocenti, gli ignari della rete! Diffidate della delazione se non viene da noi.
Quale anticipazione di polizia e di pulizia etnica e politica al mondo! A quando l’occupazione della Siria? Forse si comincia dal Libano? Ma l’Algeria che fa? Non ci saranno mica talebani a Cuba? O magari in Venezuela, in Brasile, dove c’è il petrolio? Sembra che i Bush, gli Obama e i Bin Laden adorino questi paesi.
L’Egitto sembra “sistemato” con i militari, ma la smettano di tagliare il gas a Israele. La Tunisia conta poco, si vedrà, magari qualche atto di liberalità democratica, giusto per l’esempio. Per la Libia non ci sono problemi, tutti negano e tutti d’accordo sull’uccisione di un altro uomo e della sua famiglia, in accordo con i presidenti europei amici e bombaroli, quelli cioè che nascondono le nefandezze proibite dall’Onu dietro la maschera della Nato. Il gioco delle tre carte ha funzionato in Serbia, in Afganistan e potrebbe funzionare anche in Libia. Anzi anche per sempre. Certamente la guerra continuerà in Afganistan. L’Onu, come la nostra Costituzione, è picconata e sgretolata, proprio da quelli che dovrebbero garantirne l’esistenza. Il diritto internazionale è diventato la legge del più forte. L’assassinio in coalizione. Insieme c’è meno responsabilità. E bisogna che tutti applaudano consenzienti.
Anche i gerarchi nazisti ebbero un tribunale che li condannò in modo pubblico e esemplare. E per quelli almeno eravamo sicuri delle nefandezze. Per Bin Laden non era possibile, avrebbe parlato troppo. Chissà cosa avrebbe detto. Invece adesso che giustizia è fatta sapremo tutto.
Ma si è ucciso l’uomo o l’idea? Ora sarà il braccio destro di Osama, Ayman al Zawahiri, a prendere il comando della rete terroristica. Punto e a capo.
La ferocia di questo articolo, che ovviamente non intende minimamente accettare il terrorismo, sta nel rammarico della perdita generale del senso del diritto in un mondo che sta diventando sempre più senza regole, sempre più in uno stato di polizia e nel fatto che si continua a prenderci in giro tranquillamente.
Fate conto che sia diventato oggi un fan del Vaticano: «di fronte alla morte di un uomo un cristiano non festeggia»

 

 
 
 

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