8775 GLI ERRORI DI DAMASCO NEL RACCONTO DI UN GESUITA “PATRIOTA”

 
20110509 16:08:00 redazione-IT

La maggioranza della popolazione è favorevole a “un’evoluzione positiva graduale”, secondo una linea condivisa dal presidente Bashar al-Assad, l’unica in grado di scongiurare un conflitto civile: così alla MISNA padre Paolo Dall’Oglio, gesuita e fondatore della comunità monastica siro-cattolica di Deir Mar Musa.

Impegnato da 30 anni per il dialogo tra cristiani e musulmani in un paese da sempre multireligioso, ricco di cultura e occasioni di confronto, padre Dall’Oglio racconta dell’impossibilità di lasciare la Siria per alcune conferenze in Europa a causa di problemi “legati ai documenti di residenza” e di “preoccupazioni di natura politica”.

A un incontro organizzato a Milano dalla rivista “Popoli” avrebbe dovuto presentare il suo ultimo libro, “Innamorato dell’Islam, credente di Gesù”. Non può muoversi, spiega ora alla MISNA, perché “nonostante il mio profondo sentimento patriottico” il governo di Damasco “non vuole siano in troppi a parlare a nome della Siria”.

Il contesto è difficile. Da una parte organizzazioni non governative che, sbandierando l’impegno per i diritti umani, denunciano repressioni dell’esercito dal confine con la Giordania a Banyas, da Homs alla periferia di Damasco. Da un’altra la versione dell’esecutivo, secondo il quale c’è “un complotto terroristico” contro la Siria che si avvale del sostegno delle televisioni satellitari modello “Al-Jazira”.

Secondo padre Dall’Oglio, il contesto internazionale delle rivoluzioni in Egitto e in Tunisia ha offerto “un’occasione d’oro” a chi vuole “rovesciare” la situazione siriana. “Ma nonostante questo pericolo e nonostante elementi del panorama politico di Damasco siano favorevoli alla conservazione – dice il gesuita – al-Assad ha sottolineato la necessità di un cambiamento”.

Il cammino è pieno di insidie, alcune delle quali arrivano forse anche da scelte controproducenti del governo. È il caso dei divieti e degli ostacoli opposti ai giornalisti delle testate straniere, tenuti lontani dalle città e dalle piazze difficili. “Nel tentativo di contrastare un complotto delle televisioni arabe – sostiene padre Dall’Oglio – si favorisce l’accusa di manipolare l’opinione pubblica: dal pluralismo dell’informazione, al contrario, la Siria avrebbe da guadagnare”.

http://www.misna.org/economia-e-politica/gli-errori-di-damasco-nella-testimonianza-di-un-gesuita-%E2%80%9Cpatriota%E2%80%9D/

 

 
 
 

Views: 1

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI