8805 Merlo (MAIE): Basta col mandare i nostri anziani a riscuotere le pensioni alla Western Union

 
20110524 16:43:00 redazione-IT

Merlo (MAIE):Governo intervenga urgentemente
Basta mandare i nostri anziani a riscuotere le pensioni alla Western Union

Negli ultimi giorni ho ricevuto molte lettere da pensionati italiani residenti all’estero e dai loro familiari, con richieste di aiuto e di consiglio, poiché costretti a recarsi, per riscuotere la pensione, presso gli sportelli della Western Union, invece che presso i consueti istituti bancari, al fine di dimostrare la propria esistenza in vita. Questa procedura ha gettato nello sconforto i nostri connazionali che stanno protestando soprattutto per la mancanza di attenzione dell’INPS nei confronti dei cittadini più deboli.

Coloro che hanno immaginato questo escamotage (cioè, obbligo per il pensionato di recarsi di persona presso uno sportello WU per verificare l’esistenza in vita per riscuotere il proprio diritto) non hanno avuto il minimo scrupolo nei confronti di tante persone che, anche in condizioni di salute precaria a causa dell’età, sono costrette a subire pesanti disagi: ricerca degli sportelli WU abilitati ai pagamenti in città molto distanti dalla propria residenza, file interminabili, rischi di furti e rapine, anche a rischio della vita.

Questa metodologia di pagamento, a mio parere, presenta anomalie ingiustificate ed inaccettabili.Tribuna Italiana, giornale della collettività italo argentina, nei giorni scorsi, ha sollevato il problema conducendo un’indagine, sia sui metodi di pagamento delle pensioni che sui rischi cui vengono esposti i nostri connazionali anziani, da cui emerge il grave dato della mancanza di sicurezza, se non in tutte le sedi della WU, in gran parte dei concessionari di questa Agenzia, che a volte sono “farmacie, librerie, chioschi, o altro genere di negozi di piccoli servizi…/… non ci sono gli sportelli per riscuotere, ma una cassa presso la quale bisogna presentarsi e spiegare che si va a riscuotere la pensione italiana. Anche in questo caso c’è il rischio di essere visti e “marcati” da persone senza scrupoli che poi possono tentare di ingannare o rubare i pensionati…” (Trib.It.17 Maggio 2011)

Alla luce di quanto sta accadendo, ascoltate le testimonianze dirette, riportate anche dalla stampa, il MAIE denuncia l’assurdità di questa scelta e aderisce al contenuto della lettera inviata al coordinatore delle Convenzioni internazionali dell’INPS, Salvatore Ponticelli, dal Comites di Buenos Aires in merito alla situazione dei pensionati italiani residenti in America Latina, e chiede a questo ente – con urgenza e a salvaguardia della tutela, della sicurezza e della dignità dei nostri connazionali anziani – di indirizzare nuovamente i pagamenti delle pensioni attraverso i canali bancari scelti e comunicati dai pensionati stessi.Ritenendo, infine, assolutamente necessario concedere ai pensionati INPS all’estero, coinvolti in questa vicenda, una proroga per la presentazione dei Certificati di Esistenza in vita, come legislatore del MAIE presenterò un’interrogazione parlamentare su questa materia, invitando tutti i legislatori eletti all’estero a sottoscriverla.

 

 
 
 

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