8848 Alture del Golan, le forze israeliane sparano contro gruppo di giovani: 23 morti e oltre 300 feriti.

 
20110605 18:28:00 redazione-IT

InfoPal. Majdal Shams, Golan Heights.

E’ salito a 23 il bilancio delle vittime dell’attacco israeliano contro i manifestanti nelle Alture del Golan. I feriti sono 280.

Le truppe israeliane hanno aperto il fuoco contro centinaia di manifestanti che tentavano di attraversare la frontiera siriana al confine con le Alture del Golan, occupate dallo Stato sionista a giugno del 1967, a seguito della "Guerra dei sei giorni", di cui oggi ricorre l’anniversario.

Come già accadde un mese fa, in un analogo episodio svoltosi durante la commemorazione della Nakba (la Catastrofe palestinese che segna la nascita dello Stato sionista, ndr), Israele ha accusato il governo siriano di voler distogliere l’attenzione dalla propria problematica situazione interna.

I manifestanti, che si erano dati appuntamento attraverso social network come Facebook, hanno oltrepassato avamposti siriani e delle Nazioni Unite per giungere alla linea del "cessate il fuoco" controllata dall’esercito israeliano. Un gruppo di giovani ha tagliato il filo spinato, nel tentativo di entrare nelle Alture del Golan occupate, come era accaduto un mese fa, in occasione della celebrazione della Nakba.
Le truppe israeliane hanno aperto il fuoco, uccidendo 23 persone, e ferendone altre 280, come riferiscono fonti giornalistiche siriane e di altri Paesi arabi.

Le proteste sono iniziate questa mattina verso le 11 ora locale: la folla è aumentata nel corso della giornata, fino ad raggiungere un migliaio di persone, che hanno intonato canti e slogan contro l’occupazione israeliana delle terre arabe.

Durante la "Guerra dei sei giorni", Israele sottrasse alla Siria le Alture del Golan, tuttora occupate, all’amministrazione egiziana la penisola del Sinai (poi restituita nel 1979) e la Striscia di Gaza (evacuata nel 2005), e alla giurisdizione giordana la Cisgiordania e Gerusalemme Est.

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Domenica, ore 12. Tre morti e 9 feriti: questo è il bilancio dell’aggressione dell’esercito israeliano contro un gruppo di giovani che, questa mattina, nelle Alture del Golan, hanno cercato di scavalcare una barriera di filo spinato. Tra le vittime c’è anche un bambino.

Oggi si commemora il 44° anniversario della Naksa, "la Ricaduta" segnata dalla sconfitta araba nella "Guerra dei sei giorni" contro le forze di occupazione israeliane. Per protestare contro la sottrazione di altre terre, tra cui le Alture del Golan, siriane, avvenuta a seguito della guerra del giugno del 1967, gruppi di giovani siriani e palestinesi hanno tentato di scalare una barriera di filo spinato, ma i soldati di Israele hanno aperto il fuoco uccidendone e ferendone diversi.

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[b]44 anni fa la Naksa[/b]

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La pulizia etnica israeliana nei confronti dei Palestinesi continua…

Cronologia della Naksa. La Guerra dei 6 giorni.

1966

13 novembre – Ha luogo il più grave incidente dalla guerra del 1956: Israele attacca il villaggio palestinese di al-Samua, a sud di Hebron, in Cisgiordania. I morti sono 18, i feriti 50 e 125 case rase al suolo.

25 novembre – Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU adotta una risoluzione che condanna Israele per l’attacco di al-Samua.

1967

Grave tensione in tutto il Medio-Oriente, Egitto e Siria denunciano pubblicamente i preparativi militari di Israele. Il leader egiziano Nasser dichiara di voler chiudere il Canale di Suez alle navi che riforniscono Israele.

maggio – Il Cairo chiede il ritiro delle truppe ONU, occupa le zone smilitarizzate nel ’57 e blocca il golfo di Aqaba. A fine maggio Iraq e Giordania entrano a far parte del patto militare siriano-egiziano.

Con il pretesto di difendersi dall’accerchiamento arabo, Israele lancia un fulmineo attacco, reagisce con una guerra lampo, passata alla storia come "guerra dei sei giorni".

5 giugno – Alle ore sette l’aviazione israeliana entra in azione distruggendo a terra il 90% dell’aviazione di tutti i paesi arabi.

10 giugno – Israele ha già completato l’occupazione del Sinai egiziano, della Striscia di Gaza, delle alture del Golan siriane, della Cisgiodania e di Gerusalemme araba.

28 giugno – Israele decide il passaggio di Gerusalemme Est sotto la legislazione, la giurisdizione e l’amministrazione israeliana.

8 agosto – Viene indetto uno sciopero generale di massa della popolazione araba di Gerusalemme contro l’annessione.

22 novembre – Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU vota la risoluzione 242, che chiede il ritiro di Israele dai Territori Occupati, il rispetto di confini sicuri e la soluzione del dramma dei profughi.

11 dicembre – Nasce ad Amman il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina.
Un mese dopo la guerra, i profughi palestinesi sono già 100mila, ma diventeranno in breve 300mila, perché Israele inizia subito la politica di insediamento dei coloni.

http://www.infopal.it/leggi.php?id=18549

 

 
 
 

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