8924 LIBIA /SIRIA: Aggiornamenti sulla situazione nei due paesi

 
20110621 18:06:00 redazione-IT

[b]- Libia: REGIME DENUNCIA NUOVE VITTIME CIVILI IN RAID DELLA NATO.
– Siria, DISCORSO ASSAD: MANIFESTAZIONI PRO-GOVERNO, CAUTA COMUNITÀ INTERNAZIONALE[/b]

Sarebbero tutte civili le quindici vittime, di cui tre bambini, di un raid aereo della Nato condotto ieri a Sorman, circa 70 chilometri a ovest da Tripoli. Questa la versione fornita da Mussa Ibrahim, portavoce del regime, secondo cui l’attacco delle forze internazionali avrebbe colpito la residenza di Khuwildi Hemidi, un vecchio compagno di lotta di Muammar Gheddafi.

REGIME DENUNCIA NUOVE VITTIME CIVILI IN RAID DELLA NATO

Sarebbero tutte civili le quindici vittime, di cui tre bambini, di un raid aereo della Nato condotto ieri a Sorman, circa 70 chilometri a ovest da Tripoli. Questa la versione fornita da Mussa Ibrahim, portavoce del regime, secondo cui l’attacco delle forze internazionali avrebbe colpito la residenza di Khuwildi Hemidi, un vecchio compagno di lotta di Muammar Gheddafi.

Le autorità libiche hanno portato un gruppo di giornalisti sul luogo del bombardamento e poi al vicino ospedale, dove corrispondenti della stampa estera hanno visto almeno nove cadaveri, inclusi quelli di due bambini.

Pur ammettendo che il raid su Sorman ha effettivamente avuto luogo, un portavoce della Nato, il generale canadese Charles Bouchard, ha negato che siano stati colpiti obiettivi civili, sostenendo che ad essere bombardato è stato un centro di comando militare di alto livello. “Questo raid sferra un duro colpo alle forze del regime di Gheddafi” ha aggiunto Bouchard.

La vicenda giunge poco dopo l’ammissione da parte della Nato di un errore, in un raid effettuato domenica, costato la vita ad alcuni civili, nove secondo fonti libiche.

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DISCORSO ASSAD: MANIFESTAZIONI PRO-GOVERNO, CAUTA COMUNITÀ INTERNAZIONALE

Il giorno dopo il discorso con cui il presidente Bashar Al Assad si è rivolto alla nazione (per la terza volta dall’inizio delle proteste anti-governative a marzo), parlando di meccanismi per avviare un dialogo nazionale su questioni politiche e sociali sollevate dalla piazza, migliaia di suoi sostenitori si sono riversati oggi per le strade di Damasco. Secondo il quotidiano libanese ‘Al Safir’, ieri le società di telefonia mobile operanti in Siria hanno inviato ai loro utenti messaggi di testo invitando a scendere in piazza a sostegno di Assad a Damasco, ma anche ad Aleppo e Lattakia. Secondo fonti di stampa internazionale, in alcune località della Siria e tra i profughi siriani riparati in Turchia, il discorso era stato invece accolto ieri da proteste.

Sul piano internazionale, i riflettori sono puntati sulla Turchia, che negli ultimi anni ha ripreso e rafforzato legami economici e politici con il governo di Damasco. Sulla base di notizie riferite dal quotidiano turco ‘Hurriyet Daily news’, gli ambienti diplomatici di Ankara avrebbero accolto in maniera cauta il discorso di Assad e la “vaga proposta di un dialogo nazionale”. Secondo il quotidiano, che cita fonti diplomatiche ben informate, se da una parte Assad sembra aver accolto i suggerimenti della Turchia (nei giorni scorsi ad Ankara era arrivato per colloqui l’inviato di Assad, Hasan Turkmani), dall’altro non è piaciuta la denuncia di presunti complotti orditi da gruppi di opposizione sostenuti da paesi stranieri. Ciononostante, fonti del ministero degli Esteri turco, sostengono che l’offerta di allargare di termini di un’amnistia generale, il lancio del dialogo nazionale e la proposta di una riforma della legge che regola i partiti politici, sarebbero comunque tutti passi nella giusta direzione. Il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, riferisce una nota della Casa Bianca, ne ha anche parlato telefonicamente con il presidente americano Barack Obama. “I leader sono concordi nel ritenere che il governo siriano deve astenersi dall’uso della violenza – dice la nota – e mettere in atto significative riforme nel rispetto delle aspirazioni democratiche del popolo siriano”.

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