8957 Chávez: Sognare non è proibito, anche ad occhi aperti

 
20110627 00:33:00 redazione-IT

[i]Viva Chávez, cabrones![/i]

Giallo su Chavez: "E’ in condizioni critiche"
Il presidente venezuelano operato a L’Avana. Forse ha un cancro alla prostata.
Raggiunto nelle ultime ora a Cuba anche dalla moglie Marisabel e dalla figlia Rosinés. All’unisono, tutta la catena del latifondo mediatico -nazionale e no- ha rilanciato la notizia allarmistica sulle condizioni di salute del Presidente del Venezuela. In soldoni, tutti hanno sparato quel che La Stampa esibisce in prima pagina. All’unisono. Fonti? Semplice, la "bloggher" cubana Yoani Sánchez, la più amata dagli USA e dagli occidentalisti di complemento, e naturalmente -noblesse oblige!- il tampax Miami Herald che raggruma le nostalgie neocoloniali di quella provincia. Vale a dire: la La Stampa dei cubani trapiantati a Miami da due generazioni. Usi a finanziare le loro organizzazioni neoterroriste fungendo da cassa di risonanza e propagazione delle veline dei "servizi" USA.

Avevano in Roger Noriega e nel famigerato Joe Negroponte due protagonisti di rilievo, a cui il Dipartimento di Stato aveva appaltato le relazioni con l’America latina. Con risultati catastrofici a sud di Panama (per gli USA).

Davvero singolare che La Stampa -che non ha in grande simpatia i blog- si aggrappi ai viscerali umori della bloggher pon-pon Yoani per dirci che Chávez "forse" ha un cancro. Notasi la delicata mancanza dei soliti eufemismi di rigore: male oscuro, incurabile ecc. Forse La Stampa è a corto di argomenti. Forse santa Yoani de La Habana, venerata sulle due sponde atlantiche, ha svolto con troppo zelo l’incarico di piccola untrice. A Torino, l’enclave residuale della FIAT, continua a considerarla come fonte cristallina, quasi battesimale. Son tempi bui: la Juventus è ai minimi storici, la Ferrari non ci azzecca più, è proprio necessario riciclare le sciacquature dei bassifondi politici di Miami? Sognare, buttando al macero l’ipocrita pietas di circostanza, non è reato. E’ solo inutile.

Da Rio de Janeiro, anche R. Cotroneo sul Corriere della sera, ricama sullo stesso strofinaccio, senza fonti diversificate e comparate. Svelano solo le loro antipatie e piaggerie. Per tutti questi untori sciacalleschi, specialisti dell’autogol, è proibito ammalarsi, è assai sospettoso farsi operare (a Cuba), gravissimo ricevere visite dei familiari (senza apposita conferenza stampa). Ma è normale mettere la mano sul fuoco delle "verità" cloacali targate Miami Herald.

http://selvasorg.blogspot.com/2011/06/chavez-sognare-non-e-proibito-anche-ad.html#more

 

 
 
 

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