8987 GLBQT da bombardamento – Lady Gaga ultima risorsa dell'Occidente

 
20110702 11:53:00 redazione-IT

La notizia non può mettere che di buon umore. La NATO e quindi gli USA sono nella cacca sino al collo. Ce lo racconta il segretario statunitense alla Difesa Robert M. Gates. Sul N Y Times il politico americano parlando di Afganistan e principalmente della campagna di Libia ha dipinto un futuro fosco per l’alleanza. Soldi non ce ne sono, alleati che si impegnano a svolgere il compito che il padrone d’oltreoceano comanda sono pochini, gli arsenali stanno esaurendosi (per la gioia dell’industria americana) ed i piloti cominciano ad essere stressati. Quella che doveva essere una azione di killeraggio mirata, a tre mesi dal suo inizio e dopo oltre 10.000 incursioni aeree sta rivelandosi un flop clamoroso. In tutta la vicenda l’assurdo è il ruolo di legittimità che si vuol riconoscere ad istituzioni internazionali il cui unico fine è quello di dare una giustificazione alla volontà omicida di chi continua a pensare di voler esportare la sua visione di democrazia cospargendo il mondo di cadaveri.

Come giustamente scrive Massimo Fini “degli afgani , e in generale dei cosiddetti “popoli tradizionali” , io apprezzo alcuni valori prepolitici che sono venuti completamente meno in Occidente: coraggio, fisico e morale, dignità, lealtà, rispetto della parola data …”
E contro questi popoli, dall’alto della sua supponenza, l’Occidente riversa quintali di bombe e missili “intelligenti” non disdegnando l’utilizzo dei robot. Ma nel suo delirio di dominio, la più grande democrazia dell’occidente, e quindi del mondo, un trattamento parallelo lo riserva pure agli stati satelliti. Per i quali mancando la dignità ed il senso comunitario, (basta guardare i locatari dei "palazzi" romani) non necessita scatenare l’uragano che si riversa sui “popoli tradizionali”. Noi siamo stati già domati dal cow-boy. E’ sufficiente mantenerci in questo stato vegetale. Dall’agenzia TMNews del 9 giugno apprendiamo che – E’ stato l’ambasciatore americano a Roma, David H. Thorne a convincere Lady Gaga a esibirsi sul palco dell’EuroPride di Roma. Un’accoppiata non proprio ortodossa, quella del diplomatico imprenditore democrat laureato a Yale con l’ex cubista poliedrica che ha scalato le classifiche musicali mondiali; coppia che si giustifica con l’interesse comune per "la difesa dei diritti umani e civili" come ha spiegato ieri lo stesso Thorne.
"L’amministrazione Obama attribuisce grande importanza alla tutela dei diritti umani e civili di tutte le persone, e quindi anche di gay, lesbiche e trans" fanno notare fonti diplomatiche statunitensi. "L’ambasciatore in questi anni in Italia si è impegnato in prima persona in questa politica, che porta avanti come uomo e come rappresentante dell’amministrazione Usa". E in effetti Thorne è stato protagonista negli anni di diverse iniziative: ha addirittura messo la faccia nell’ultima campagna televisiva della Gay Help Line, andata in onda su Mtv in occasione della giornata mondiale per i diritti umani il 10 dicembre scorso.
Se i libici e gli afgani sono stufi di essere considerati degli obbiettivi per la gloriosa quanto inefficiente armata della NATO, si proclamino unilateralmente gay, lesbiche o trans. E non rompano con queste assurde rivendicazioni di tradizioni e culture secolari. Queste sono le uniche diversità che hanno il riconoscimento ed il bollino blu di “diritti umani”. O vi beccate Lady Gaga o un missile cruise. Poi non dite che il premio Nobel per la pace non vi aveva avvertito.

(Giuseppe Coppedè – Movimento di Azione Popolare)

 

 
 
 

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