8986 GIOVANNA D'ARCO (BOTTERI) intorno al caso Strauss-Kahn

 
20110702 01:05:00 redazione-IT

[b]di Rodolfo Ricci[/b]

L’esito del caso Strauss-Kahn, con la scarcerazione del personaggio e la restituzione dei 5 milioni di dollari di cauzione, pone alcune questioni sostanziali:

1)- è normale che uno dei luoghi del potere mondiale più importanti possa essere destabilizzato nel giro di una giornata con un’accusa infamante di una singola persona ? Casi di questo genere sono rarissimi, anzi, il caso di Strauss-Kahn è unico nel suo genere.
2)- è normale che le affermazioni di una persona, ancorchè non verificate né nel merito, né nella fonte, assurgano a prova, seppur provvisoria, per consentire l’immediato arresto dell’imputato e la defenestrazione delle sue funzioni istituzionali ? Casi di questo genere sono rarissimi, anzi il caso di Strauss-Kahn è unico nel suo genere.

Il caso Strauss-Kahn somiglia molto ai casi dell’inquisizione medioevale, salvo il fatto che a distanza di due settimane, l’imputato che rischiava 70 anni di carcere, viene improvvisamente rilasciato, poiché sia le accuse, sia la sua fonte appaiono totalmente inattendibili.

Ora i media si affrettano a magnificare le virtù della giustizia americana, in grado di correggersi in così breve tempo, e cià vorrebbe significare che abbiamo una ennesima dimostrazione della validità del sistema giudiziario americano, e dei fondamenti di libertà e garantismo che lo contraddistinguono.

Nel frattempo, però, Strauss-Kahn non è più il Direttore dell’FMI, si è dovuto, suo malgrado dimettere, e una volta acquisite le sue dimissioni, è stato eletto un nuovo direttore, donna (era utile) e ancora una volta francese, tanto per non far insorgere sospetti.

Si è vociferato a lungo di un complotto ordito da Sarkozy o da suoi emissari al Sofitel, contro il potenziale e forte candidato alla presidenza della Repubblica francese alle prossime elezioni presidenziali. Tutto è possibile.

Ma il fatto di oggi, il solo oggettivo dato di fatto, è che Strauss-Kahn, non è più il Direttore dell’FMI. E se di complotto si è trattato, è su questo versante che bisognerebbe approfondire la questione.

Vale a dire: Strauss-Kahn aveva in mente di operare qualche modifica importante alle procedure di funzionamento del Fondo ? Stava per presentare al pubblico mondiale qualche proposta dirompente per qualcuno ?

Ciò che avverrà nelle presidenziali è cosa da venire, mentre la sua defenestrazione dall’FMI è già avvenuta. E lui, guarda caso, viene liberato subito dopo.

Alcuni sostengono che la proposta ventilata da Strauss-Kahn due mesi or sono, secondo la quale era arrivato il tempo di sostituire il dollaro con un paniere di monete (euro, dollaro, yen, rembinbi, ecc.) come strumento di pagamento nelle transazioni commerciali internazionali, possa essere all’origine dell’affaire.

Non ci è dato sapere se a questo si aggiungessero altri corollari pericolosi.

Fatto sta che è la prima volta nella storia, che sulla base di un’accusa infamante e infondata, il vertice dell’istituzione internazionale più importante del pianeta, assieme ad ONU e Banca Mondiale, viene decapitato.

E’ interessante notare, invece, come abbiano reagito i media: fino a ieri, Strauss-Kahn era un “vecchio porco”, come lo ha definito Giovanna Botteri, inviata a New York per il TG-3, la quale si distingue ormai da mesi per una informazione che loda la grandezza dell’America e il suo leader meticcio, che, in quanto tale, viene presentato come un santo.

(Altri santi sono Lady Gaga e i gay comunque e dovunque siano, soprattutto se al vertice delle corporations mediatiche e finanziarie: un giochetto antico. Noi siamo invece per la santificazione dei gay proletari e sottoproletari; dei neri e degli ebrei proletari e sottoproletari).

E’ probabile che il premio Nobel della pace Barack Obama, sia la migliore delle persone che il destino ci potesse riservare, con i tempi che corrono, al comando del comando supremo della forze armate del più potente paese del globo.

Ma sappiamo che anche lui ha ricevuto qualcosa come mezzo miliardo di dollari dalle diverse multinazionali USA che governano questo paese, per vincere le presidenziali.

Qualche dubbio o sospensione di giudizio è sempre utile, in questi casi. In attesa di conferme.

Tantopiù dopo la dichiarazione di guerra alla Libia e alla Siria (che, come noto, costituiscono, secondo Barack, dei gravi pericoli alla sicurezza degli USA). E al mancato rientro delle truppe dall’Iraq e dall’Afghanistan.

Giovanna Botteri, che abbiamo apprezzato a suo tempo, come cronista sul campo durante l’ultima guerra del Golfo, si è ritrovata proiettata nella grande mela, nell’unica sede Rai all’estero che ci rimane.

Lancia quotidiani servizi per Rai-1. Rai-2 e Rai-3. Per Radio-1, Radio-2 e Radio-3.

Tra tutti i servizi quotidiani che è costretta a produrre secondo i nuovi parametri di produttività del servizio pubblico, gli resta certamente poco tempo per studiare e approfondire le questioni.
Passacarte italo-americani gli costruiscono gli articoli di cui lei è una avvincente lettrice.

Rilancia news di altre emittenti statunitensi che costituiscono le sue acritice fonti. Non si pone molte questioni, se non letterarie e di costume; con un lessico ammiccante transita dentro i cervelli dell’opinione pubblica, in particolare di quella orientata a sinistra, come fa, dal mediterraneo e dal medio oriente, l’altra emergente di Rai-3, Lucia Goracci, che sembra più che altro, una portavoce del Governo provvisorio (e bipartisan) di Benghasi (ove siedono 12 membri della Jihad di cui si tengono nascosti i nomi e che costituiscono un’avanguardia già sperimentata a Bagdad tra il 2006 e il 2007).

Però, il “vecchio porco” Strauss-Kahn di due settimane or sono, è diventato, ieri notte 1 luglio, al TG-3 Linea notte, un uomo che "molto probabilmente è stato gabbato", a dimostrazione, che si fa informazione senza neanche il minimo sentimento di dignità personale e professionale, senza la minima ammissione di un errore.

Il conduttore, Maurizio Mannoni, amichevolmente connivente, le ha tirato la volata dicendo:”allora, Giovanna, “come tu avevi ipotizzato”, le cose non sembrano essere andate come sembrava.

In raltà, Giovanna non aveva ipotizzato alcunchè, si era solo limitata, fino a pochi giorni fa, a sostenere le accuse mainstream, sul “vecchio porco” Strauss-Kahn, per il quale, noi ascoltatori, non avevamo prima, nè abbiamo ora, alcuna simpatia.

Come non ne abbiamo per gran parte dell’informazione all’italiana, compresa, purtroppo, quella sempre più penosa, incompetente, embedded e anglosassone del TG-3 di Bianca Berlinguer.

 

 
 
 

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